2 Apr [19:41]
Al Sakhir, gara 1
Oriola è l'uomo della notte
Dario Sala
Nella suggestiva atmosfera della notte di Al Sakhir, Pepe Oriola si è aggiudicato la prima corsa della TCR 2016. Come accaduto spesso, la gara è stata spettacolare e tirata fino alla fine, mostrando il lato migliore delle corse Turismo. Pepe ha costruito il suo successo in partenza. Allo spegnersi dei semafori infatti sia Sergey Afanasiev sia Dusan Borkovic non sono scattati al meglio, favorendo così James Nash che ha preso il comando e Pepe Oriola che gli si è subito messo in scia. Gianni Morbidelli invece, ha mantenuto la quarta posizione mentre Borkovic è sceso fino al limite della zona punti.
Le prime tornate hanno visto un rude, ma bel duello fra gli alfieri della Craft Bamboo che si sono scambiati le posizioni fino a che Oriola ha preso il comando su Nash, non senza contatti, e scavato un piccolo solco. Il catalano però, non ha potuto restare tranquillo perché l’inglese al quarto passaggio si è messo in scia con tutta l’intenzione di attaccare. Cosa non avvenuta mentre è riuscita benissimo a Gianni Morbiedelli che con un bel sorpasso si è sbarazzato di Afanasiev e si è messo in caccia di Nash.
L’aggancio è avvenuto al quinto giro e, al settimo, Gianni ha rotto gli indugi passando la Léon dell’inglese. Nash però, sfruttando la maggior potenza del motore si è ripreso la posizione alla staccata del rettifilo principale per poi riperderla dopo poche curve a causa di una bella manovra da parte di Morbidelli. Il duello ha favorito la fuga di Oriola che, pur dovendosi guardare le spalle, ha potuto arrivare alla bandiera a scacchi con una certa tranquillità chiudendo davanti a Morbidelli, Nash (a podio alla sua prima corsa) e Afanasiev che ha sprecato un’occasione per finire sul podio.
Quinta piazza, dopo il fotofinish, per un ottimo Aku Pellinen con la Honda della West Coast e sesto per Borkovic che forse ha capito quanto è forte la competizione della TCR. Settimo il campione in carica Stefano Comini che non ha mai potuto lottare per le posizioni di vertice. Nonostante ció lo svizzero si è reso protagonista di bei duelli. In uno di questi é venuto in contatto con Borkovic il quale è poi franato addosso alla vettura di Jean-Karl Vernay costringendolo al ritiro.
Ottavo Mat’o Homola che proprio sulla linea del traguardo ha battuto Davit Kajaia al termine di un duello infinito e altamente spettacolare. Dodicesimo posto per la Subaru della Top Run condotta da Luigi Ferrara e tredicesimo per Michela Cerruti dopo che in partenza la sua Giulietta è stata tamponata. Problemi anche per Andrea Belicchi che ha concluso quattordicesimo.
Venerdì 2 aprile 2016, gara 1
1 – Pepe Oriola (Seat Léon) – Craft Bamboo - 10 giri 22’25”883
2 – Gianni Morbidelli (Honda Civic) – West Coast – 2”372
3 – James Nash (Seat Léon) – Craft Bamboo – 3”219
4 – Sergey Afanasiev (Seat Léon) – Craft Bamboo – 4”995
5 – Aku Pellinen (Honda Civic) – West Coast – 9”902
6 – Dusan Borkovic (Seat Léon) – B3 – 9”919
7 – Stefano Comini (Volkswagen Golf) – Leopard – 20”087
8 – Mat’o Homola (Seat Léon) – B3 – 23”319
9 – Davit Kajaia (Volkswagen Golf) – Engstler – 23”364
10 – Mikhail Grachev (Volkswagen Golf) – Engstler – 24”555
11 – Jordi Oriola (Opel Astra) – Target – 27”750
12 – Luigi Ferrara (Subaru STi) – Top Run – 29”889
13 – Michela Cerruti (Alfa Romeo Giulietta) – Mulsanne – 35”392
14 – Andrea Belicchi (Opel Astra) – Target – 45”761
15 – Salman Al Khalifa (Seat Léon) – Koeten – 54”024
16 – Hussain Karimi (Seat Léon) – Koeten – 1’17”967
Giro più veloce: Gianni Morbidelli 2’12”602
Ritirati
3° giro – Kevin Gleason
4° giro – Jean-Karl Vernay