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3 Apr [14:29]

Al Sakhir, gara 2
Oriola re del deserto

Dario Sala

“Quest’anno deve essere il mio anno. Punto al titolo, non ci sono altre soluzioni”. Pepe Oriola si era espresso in questi termini alla vigilia della stagione 2016 e in Bahrain il catalano ha dato un seguito alle sue parole imponendosi prima in gara uno e poi in gara due, mostrando un passo davvero inavvicinabile. Come nella prima frazione, la partenza è stata fondamentale. Davit Kajaia e Jean-Karl Vernay che partivano dalla prima fila sono stati letteralmente mangiati dalle Honda Civic di Kevin Gleason e Aku Pellinen che si sono subito impossessati della prima e seconda posizione. Vernay ha mantenuto la terza posizione, ma già alla fine del primo passaggio Oriola, autore anch’egli di un gran scatto, lo ha trafitto conquistando il terzo posto.

Da dietro intanto, James Nash e Gianni Morbidelli hanno guadagnato posizioni, mettendosi in caccia dei leader. Al terzo passaggio Oriola ha attaccato Pellinen, ma sul rettifilo principale il pilota della West Coast ha replicato senza però accorgersi dell’arrivo di Nash che così ha passato entrambi raggiungendo il secondo posto. Oriola si è ripreso la posizione al quinto passaggio, mentre Morbidelli ha passato il compagno Pellinen per il quarto posto.

Fra i due piloti Seat sono iniziate delle schermaglie che, intelligentemente, si sono placate subito. In questo modo i due hanno raggiunto la Honda di Gleason e all’ottavo passaggio il pilota della Seat, con una bella manovra all’esterno della prima curva, è passato al comando immediatamente imitato dal compagno Nash. A quel punto Oriola ha preso un piccolo vantaggio che ha mantenuto per le due tornate rimanenti ed è andato a vincere precedendo il compagno per una bella doppietta Craft Bamboo.

Alle loro spalle le emozioni non sono mancate. Morbidelli ha attaccato il compagno Gleason, le due vetture si sono toccate e forse danneggiate. L'americano poco dopo è infatti arrivato largo in una curva e si è ritirato mentre Morbidelli ha visto esplodere il suo pneumatico anteriore sinistro nell’ultima tornata mentre era terzo. Il pesarese è arrivato al traguardo, ma solamente nono. Terzo è così arrivato un bravissimo Aku Pellinen e quarto Dusan Borkovic che ha preceduto Davit Kajaia, Homola, Sergey Afanasiev, Jordi Oriola, Morbidelli e Luigi Ferrara che ha conquistato il primo punto per la Subaru della Top Run come Jordi Oriola ha fatto per la Opel Astra.

Ritirata, per un problema alla trasmissione, Michela Cerruti. Peccato perché la partenza era stata davvero buona. Fuori anche Andrea Belicchi rientrato ai box dopo poche tornate. Ritiro per Stefano Comini andato in testacoda dopo essersi toccato con Grachev ed aver forato una gomma. Squalificato Vernay. Sulla sua Golf il paraurti posteriore si stava staccando, ma il francese non è rientrato ai box per sistemarlo. Inevitabile la bandiera nera.

Domenica 3 aprile 2016, gara 2

1 – Pepe Oriola (Seat Léon) – Craft Bamboo – 10 giri 22’36”458
2 – James Nash (Seat Léon) – Craft Bamboo – 1”572
3 – Aku Pellinen (Honda Civic) – West Coast – 4”372
4 – Dusan Borkovic (Seat Léon) – B3 – 6”463
5 – Davit Kajaia (Volkswagen Golf) – Engstler – 10”265
6 – Mat’o Homola (Seat Léon) – B3 – 12”848
7 – Sergey Afanasiev (Seat Léon) – Craft Bamboo – 15”063
8 – Jordi Oriola (Opel Astra) – Target – 23”461
9 – Gianni Morbidelli (Honda Civic) – West Coast – 23”617
10 – Luigi Ferrara (Subaru STi) – Top Run – 24”851
11 – Salman Al Khalifa (Seat Léon) – Koeten – 31”718
12 – Hussain Karimi (Seat Léon) – Koeten – 54”796

Giro più veloce Pepe Oriola 2’13”511

Ritirati
1° giro - Andrea Belicchi
2° giro – Stefano Comini
2° giro - Mikhail Grachev
7° giro – Jean- Karl Vernay
8° giro – Michela Cerruti
9° giro – Kevin Gleason

Il campionato
1. P. Oriola 51; Nash 36; 3. Pellinen 25; 4. Borkovic 24; 5. Afanasiev 23; 6. Morbidelli 22; 7. Homola e Kajaia 12; 9. Comini 6; 10. J.Oriola 4