Rally

Land Rover pronta all’assalto
della Dakar 2026 con il Defender

Michele Montesano Se i protagonisti della 47ª edizione della Dakar oggi si stanno godendo il meritato riposo, Land Rover aff...

Leggi »
formula 1

Pilota per pilota, la stagione '24
Jack Doohan - Apprendista

E' stato proiettato nel Mondiale in occasione dell'ultimo Gran Premio 2024, ad Abu Dhabi. Una occasione da non perder...

Leggi »
formula 1

Cowell nuovo team principal
Aston Martin, Krack in altro ruolo

Andy Cowell, CEO del team Aston Martin, sarà il nuovo team principal e ricoprirà entrambi i ruoli. Mike Krack, che è stato il...

Leggi »
formula 1

Doohan già a rischio con l'Alpine
Che punta dritta su Colapinto

La posizione di Jack Doohan nel team Alpine è già a rischio. L'australiano ha disputato l'ultimo Gran Premio del 2024...

Leggi »
Rally

Dakar – 5ª tappa
Quintero vince, Al-Attiyah che beffa

Michele Montesano Dalla gioia della vittoria alla beffa della sconfitta per un solo secondo, capita anche questo nella Dakar...

Leggi »
formula 1

Pilota per pilota, la stagione '24
Daniel Ricciardo - Sfiduciato

Non ne aveva più. E lo si era capito ampiamente già quando correva per la McLaren. Daniel Ricciardo aveva perso lo smalto bri...

Leggi »
29 Ott [10:41]

Alla vigilia dei 100 GP in F1,
Verstappen deve ancora maturare?

Jacopo Rubino

"Avevamo una macchina in grado di vincere", ha sottolineato il team principal Christian Horner. In Messico, in effetti, la Red Bull ha parecchio da rimpiangere: Max Verstappen poteva centrare il terzo successo consecutivo su questo circuito, invece le cose hanno preso una piega sbagliata dopo la pole-position letteralmente gettata al vento. E si è riacceso qualche dubbio sulla reale maturazione del pilota olandese, che fino alla pausa estiva aveva disputato una stagione quasi impeccabile, ricevendo i giusti applausi.

L'episodio determinante in negativo, per Max, è stato la foratura dopo il sorpasso a Valtteri Bottas: "Mi è servito un giro intero per tornare ai box, poi sono stato costretto a percorrere 66 passaggi con le gomme dure. Fino a lì ero ancora in lotta". L'imprevisto, per certi versi, è sempre figlio della penalità di 3 posizioni per la svista (o bravata?) di sabato, quando Verstappen ha tenuto giù il piede nonostante le bandiere gialle sventolate all'ultima curva per il crash dello stesso Bottas. Un approccio sprezzante, quasi rivendicato dalle parole pronunciate in conferenza stampa, che non è piaciuto agli addetti ai lavori, e nemmeno ai colleghi più navigati quali Sebastian Vettel e Lewis Hamilton.

Ai microfoni di Ziggo Sport, questa volta, persino papà Jos ha ammesso: "A volte Max parla troppo apertamente, è il suo modo di essere, ma non sembra sempre quello giusto in uno sport ad alto livello. È positivo che sia sempre così diretto, ma questa volta non avrebbe dovuto dire nulla. La vedo però come un'altra occasione per imparare".

Senza la penalità, forse, l'alfiere Red Bull non si sarebbe trovato ai ferri corti con Hamilton alla prima curva, perdendo terreno ("sono dovuto andare sull'erba per evitarlo"), e non avrebbe dovuto compiere quella manovra su Bottas, sì spettacolare, ma che ha innescato la fatidica foratura. Siamo, ovviamente, nel campo delle congetture. "Per come sono andate le cose, il sesto posto non è nemmeno un brutto risultato", ha comunque rimarcato.

Ad essere concreti, invece, sono i numeri. Da quando il rookie Alex Albon è stato promosso sulla RB15, in Belgio, ha ottenuto più punti del celebrato compagno di squadra: 58 contro 39. Il thailandese ha chiuso in top 10 l'ottava gara consecutiva, striscia già iniziata in Toro Rosso, Max viene invece dai contatti al via con Kimi Raikkonen e Charles Leclerc, in Belgio e Giappone, senza dimenticare le peripezie di Monza. E adesso il pasticcio messicano. Ad Austin toccherà il traguardo dei 100 Gran Premi in carriera: ne serviranno altri per completare la crescita?
RS Racing