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23 Ago [17:54]

Alonso si prepara a IndyCar e WEC:
«Addio F.1, anzi arrivederci...»

Stefano Semeraro

Un arrivederci, non un addio. «Al momento lo vedo più come un goodbye», ha detto Fernando Alonso a Spa rispondendo alle domande sulla sua intenzione di lasciare la F.1 alla fine di questa stagione. «Però nella vita tutto cambia in fretta, in passato ho imparato che le cose possono trasformarsi nel giro di due mesi, o anche di un anno. Come ho già scritto nel comunicato in cui annunciavo il mio ritiro, preferisco lasciare la porta aperta, non ho la palla di cristallo per prevedere quello che succederà».

Nando ha sempre scelto a modo suo, senza farsi dettare regole e tempi da nessuno, Helmut Marko lo ha confermato in questi giorni quando ha rivelato che le condizioni che Alonso aveva tentato di imporre in una trattativa in passato erano molto pesanti per il team. Mai dire mai, però. «È una cosa su cui ho iniziato a pensare un anno fa», ha poi spiegato il bi-campeon.

«Quest'anno ci sono stati tanti cambiamenti, mi piace guidare queste macchine con queste regole, le gomme più grandi, così ho pensato che valesse la pena restare per un'altra stagione. Due mesi fa poi ho capito che era venuto il momento giusto: mi sento bene, sono forte, veloce, non voglio andarmene quando non sarò più competitivo o per mancanza di alternative. Ho voglia di scegliermi nuove sfide che forse oggi la F.1 non può offrirmi». E la nuova sfida ha due nomi: IndyCar e Wec.

«Sono due cose che l'anno prossimo possono darmi più di quanto può darmi la F.1. La Triplice corona? Lo sto dicendo da mesi, forse da anni, per diventare il miglior pilota del mondo ci sono due strade: vincere otto titoli di F.1, che adesso non è realistico per me; oppure vincere in categorie differenti con macchine diverse. Con i prototipi penso di stare facendo bene al momento, e nella Indy mi sono sentito competitivo l'anno scorso, poi ci sono tante altre categorie che possono portarti ad un livello diverso nel mondo delle corse. In F.1 l'anno prossimo le possibilità sarebbero potuto essere poche, o tante, ma al momento ci sono probabilmente solo due team che possono vincere, e hanno deciso di tenersi i loro piloti. Poi la F.1 di oggi non è più quella che sognavo da piccolo, o quella che ho trovato nel 2001, e questo è il motivo più importante dietro la mia scelta».

Un lamento? Un rimpianto? In fondo Alonso ha avuto la possibilità di correre e di restare in entrambi i due tem più forti – ma ha scelto di andarsene. «Se fai parte di quei due team puoi comunque andare avanti, anche se non ti diverti poi troppo a correre o a viaggiare in continuazione dopo tanti anni passati a fare le stesse cose». Se si libererà un posto in Ferrari o in Mercedes, insomma, la sensazione è che Alonso potremmo anche rivederlo da queste parti.
RS Racing