Michele Montesano
L’attesa è terminata, Ferrari ha svelato la SF-24 con cui cercherà di dare l’assalto al mondiale 2024 di Formula 1. Dopo una stagione vissuta sotto le aspettative, il team di Maranello ha cercato di far tesoro degli errori progettuali della precedente monoposto realizzando una vettura, come già anticipato da Frederic Vasseur, riprogettata per il 95%. Pur sé tutta nuova, la SF-24 mantiene una sua identità evolvendo alcuni concetti cardine visti lo scorso anno oltre a soluzioni totalmente inedite.
Muso corto e push rod anteriore
Così come visto sulla Aston Martin AMR24, in Ferrari hanno adottato un musetto più corto e piatto che si appoggia sul secondo elemento dell’alettone anteriore. I tecnici, diretti da Enrico Cardile, hanno preferito lasciare libero il profilo principale, lievemente a cucchiaio nella sezione centrale, affinché possa incanalare aria nel sotto vettura. I profili superiori, che presentano un’incidenza ridotta, scendono delicatamente verso il profilo verticale dell’ala per favorire l’effetto outwash, al fine di allontanare i flussi turbolenti dal corpo vettura e favorire il lavoro della sezione centrale.
In Ferrari è stato confermato lo schema push rod sull’anteriore. Tuttavia le sospensioni, così come la scocca, sono state ridisegnate. Il triangolo superiore presenta il braccio anteriore a filo della carrozzeria, quindi più alto rispetto quello della SF-23, mentre il posteriore è disallineato verso il basso per garantire l’effetto anti dive. Anche in Ferrari hanno esasperato tale concetto per cercare di rendere più stabile la monoposto anche in fase di frenata minimizzando, così, la variazione di altezza da terra. Il triangolo inferiore, leggermente più alto, è allineato al braccio dello sterzo per pulire la zona davanti i canali Venturi.
Fianchi snelli, confermato il by pass duct
La zona centrale presenta numerose novità. Innanzitutto il cono anti-intrusione inferiore, seguendo quanto fatto da Red Bull lo scorso anno, è stato annegato nel fono piatto in modo da ridisegnare le pance laterali. Queste presentano un ingresso leggermente rialzato e, con l’ausilio, del prominente labbro creano un generoso sottosquadro nella parte inferiore. Ciò significa che anche le masse dei radiatori sono state rialzate, al fine di incrementare il passaggio d’aria che lambisce la parte inferiore delle fiancate e il fondo dirigendosi verso il diffusore.
Marchio di fabbrica della SF-23, Ferrari ha mantenuto il “by pass duct” anche sulla nuova monoposto. Pescando aria nella feritoia posta sotto le pance laterali, il condotto poi sfoga sulla parte superiore del cofano motore velocizzando l’aria che investe i fianchi. Per accelerare i flussi espulsi dal “by pass duct” gli uomini di Maranello hanno quindi raccordato l’attacco dell’Halo con dei flap. L’aria verrà poi convogliata nel canale del cofano motore che sulla SF-24 presenta una forma meno pronunciata.
La monoposto del Cavallino Rampante conserva l’air scope triangolare che consente all’alettone posteriore di lavorare meglio. Tuttavia il cofano motore presenta dei rigonfiamenti, in stile Mercedes, nella sezione centrale. Ciò significa che in Ferrari hanno rivisto completamente la fluidodinamica interna, con solo quattro branchie a smaltire il calore generato dalla Power Unit.
Motore e cambio arretrati e pull rod al posteriore
Come dicevamo, la scocca è stata completamente ridisegnata. Il telaio è ora più lungo di circa 50 millimetri alle spalle dell’abitacolo. Ciò ha comportato un arretramento del motore e del cambio al fine di migliorare la distribuzione dei pesi, rendere la monoposto più docile da guidare e meno aggressiva sugli pneumatici posteriori. A tal proposito la sospensione posteriore, ancora con schema pull rod, presenta i cinematismi all’interno della scatola del cambio, per abbassare il baricentro, mentre il tirante non lavora più inclinato.
Il calore della Power Unit Ferrari sfoga tramite le aperture in coda al cofano motore. Il flusso investe la doppia beam wing, con l’elemento inferiore a corda maggiore, incrementando l’effetto di espansione dello scivolo del diffusore al fine di generare più carico sul retrotreno. L’alettone posteriore, sorretto dal singolo pilone, presenta un profilo principale a cucchiaio.
La SF-24 non rappresenta un punto di rottura con il recente passato, bensì una netta evoluzione. In Ferrari non si sono limitati a copiare la Red Bull, bensì hanno cercato di far proprie le soluzioni della RB19 integrandole con i concetti base della monoposto di Maranello. Ancora presto per affermare se questo sarà sufficiente per tornare stabilmente sul gradino più alto. Charles Leclerc, fresco di riconferma pluriennale, e Carlos Sainz, al suo ultimo anno in rosso, già quest’oggi scenderanno in pista sul tracciato di Fiorano per il primo shakedown.