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3 Nov [1:39]

Andretti amareggiato dai team F1
"Pensano che siamo tutti montanari"

Massimo Costa

La frase è di quelle forti: "Pensano che siamo un mucchio di montanari e che non sappiamo quel che stiamo facendo". Chi l'ha sparata è Michael Andretti, sempre più amareggiato per l'ostilità che riscontra riguardo il suo possibile ingresso in F1 dal 2025 (o 2026) . Benché abbia ricevuto la via libera dalla FIA, quindi ha superato tutte le richieste (e sono tantissime) imposte dalla Federazione per chi vuole entrare in F1, c'è da superare l'ostacolo dei termini commerciali da discutere con FOM. I dieci team già presenti nel Mondiale, non vogliono che entri una squadra in più perché avrebbero minori entrate . La solita miope visione che abita nel paddock F1.

Con tutto il rispetto per i montanari tirati in ballo da Andretti, ecco qual è stato il succo del discorso che ha espresso su Bloomberg Originals attraverso un canale Youtube: "Stiamo parlando sempre di politica, molta politica. E ce ne occuperemo. Non pensavo che fosse così complicato entrare a far parte del Mondiale F1, in molti pensano che siamo un mucchio di montanari che non sa cosa sta facendo", ha spiegato amareggiato Michael.

"Noi abbiamo molta esperienza nel mondo delle corse e potremmo arrivare in F1 leggendo una prospettiva diversa rispetto a tutti gli altri e potrebbe funzionare. Credo che aggiungere due monoposto allo schieramento F1 possa soltanto aiutare la categoria. Sono in ballo premi in denaro, una fetta della torta e queste cose qui, bene, ma pensiamo di poter portare più di questo. Guardate la Haas. Non aveva infrastrutture, non poteva costruire in proprio una monoposto e sono dei mini Ferrari, comprano da loro tutto quello che possono, hanno anche ingegneri di Maranello. Come vedete, portare le monoposto in pista è la parte più semplice della storia", ha proseguito Andretti.

"Dobbiamo costruire da zero una vettura mentre in Indycar la compri da Dallara, è uguale per tutti e sei subito in pista. Noi saremo in toto un team completamente statunitense, con la monoposto realizzata nel nostro Paese, con un pilota e un motore americano (in realtà, per ora la power unit a stelle e strisce non è prevista, ndr) e questo creerà molto interesse negli USA. Insomma, abbiamo un piano fantastico e alle spalle un colosso come General Motors e il marchio Cadillac".

Durante l'intervista, ad Andretti viene chiesto cosa potrebbe accadere se alla fine il suo team dovesse essere respinto: "Sarebbe una enorme delusione. Ma non mi arrenderò mai. Troveremo una soluzione".

RS Racing