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2 Set [21:09]

Budapest, gara 2
Marciello e Meadows navigano meglio

Silvano Taormina

Il tortuoso tracciato dell'Hungaroring ha regalato a Raffele Marciello e Micheal Meadows la prima, nonchè meritatissima, vittoria nella Blancpain Sprint Cup. Il successo dell'equipaggio del team AKKA, giunto dopo la pole centrata ieri in Q2 dal casertano, non è stato dei più semplici in quanto la copiosa pioggia caduta sul circuito magiaro ha reso l'impresa ancora più ardua. Sia Marciello che Meadows hanno dimostrato di avere una marcia in più, e al contempo di sapersi districare bene in condizioni estreme, in tutte le fasi clou della gara. Dopo l'avvio che ha fatto seguito a qualche giro dietro la safety-car, Marciello ha imposto il proprio ritmo erigendo un muro tra se e la Mercedes gemella del Black Falcon affidata a Stolz. Poco prima della finestra dei cambi-pilota il suo vantaggio sul terzo si aggirava intorno ai quaranta secondi. Un enormità. Non appena la vettura è stata presa in consegna da Meadows, l'inglese ha portato a compimento l'opera avviandosi indisturbato verso la bandiera a scacchi. Nemmeno una nuova neutralizzazione, dovuta all'insabbiamento di Bhirombhakdi, ha distolto la sua attenzione.

Ad animare la gara, però, ci ha pensato la lotta per la seconda posizione. Alla fine ad avere la meglio sono stato Gachet e Haase del team Sainteloc che nel finale hanno fatto a gomitate contro le altre Audi R8. Specialmente il francese ha impressionato, destreggiandosi in maniera imperterrita nei corpo a corpo. Ne sa qualcosa Riberas che, dopo un lieve contatto, ha perso qualche posizione. Ne hanno approfittato soprattutto Schothorst e Van Der Linde che si sono accomodati sul gradino più basso del podio. In questa lotta fraticida ne hanno fatto le spese anche Vanthoor e Leonard, entrambi del team WRT, finite fiancata contro fiancata mentre lottavano in zona podio.

A chiudere la top-five ci ha pensato la Lamborghini di Hezemans e Perera, seguiti dalla Huracan gemella dei vincitori di gara 1 Engelhart e Bortolotti che in questa occasione hanno pagato caro un drive-through per irregolarità al pit-stop dopo aver occupato a lungo la terza posizione. Con la vittoria odierna Marciello e Meadows affiancano a pari punti in testa alla classifica piloti Riberas e Mies quando manca il solo appuntamento del Nurburgring. In Germania, seppur con un distacco abbastanza cospicuo, giungeranno con qualche possibilità di centrare ancora il titolo anche Engelhart-Bortolotti, Schothorst-Van Der Linde, Vanthoor-Stevens e Leonard.

Domenica 2 settembre, gara 2

1 - Meadows/Marciello (Mercedes AMG) - AKKA - 28 giri
2 - Gachet/Haase (Audi R8) - Sainteloc - 1''139
3 - S. Schothorst/Van Der Linde (Audi R8) - Attempto - 2''544
4 - Riberas/Mies (Audi R8) - WRT - 2''829
5 - Hezemans/Perera (Lamborghini Huracan) - Grasser - 5''716
6 - Engelhart/Bortolotti (Lamborghini Huracan) - Grasser - 6''453
7 - Vanthoor/Stevens (Audi R8) - WRT - 6''658
8 - Jamin/Bulatov (Mercedes AMG) - AKKA - 8''584
9 - Bastian/Manchester (Mercedes AMG) - AKKA - 12''578
10 - De Leener/Feller (Audi R8) - WRT - 15''067
11 - Perez Companc/Caldarelli (Lambroghini Huracan) - Grasser - 16''071
12 - Haupt/Stolz (Mercedes AMG GT3) – BlackFalcon – 17''287
13 - Klien/Costa (Lexus RCF) – Emil Frey – 18''554
14 - Siedler/Palttala (Lexus RC-F) - Frey - 20''214
15 - Watson/Moraes (BMW M6) - 3Y Technology - 20''469
16 - Leonard/Frinjs(Audi R8) - WRT - 33''538*
17 - P. Schothorst/Kaffer (Audi R8) - Attempto - 42''609
18 - Atoev/Korneev (Mercedes AMG) - SMP - 54''982
19 - Stievenart/Winkelhock (Audi R8) - Sainteloc - 1'46''047
20 - J. Malcharek/C. Malcharek (Audi R8) - ASS - 1 giro
21 - Bhirombhakdi/Van Dam (Ferrari 488) - Kessel - 2 giri

Giro più veloce: Micheal Meadows 2'00''163

* trenta secondi di penalità sul tempo finale per condotta antisportiva

Il campionato
1. Marciello, Meadows, Riberas, Mies 74; 3. Bortolotti, Engelhart 57,5; 4. Van Der Linde, S. Schothorst 53; 5. Vanthoor, Stevens 51,5; 6. Leonard 43,5; 7. Jamin 37,5; 8. Haase, Gachet 34,5; 9. Vervisch 25; 10. Perez Companc, Caldarelli 21, 5.
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