24 Mag [16:37]
Button: "Mi sento quasi pronto
Fernando, torna sano e salvo!"
Massimo Costa - Photo 4
In un Gran Premio, quello di Monte-Carlo, che si annuncia caldissimo quanto meno per la qualifica, con una sfida ad altissimo livello tra Sebastian Vettel, Lewis Hamilton, Valtteri Bottas e Kimi Raikkonen, con le Red Bull-Renault pronte a entrare nella sfida e sorprendere, ad attirare ulteriore attenzione è il rientro temporaneo di Jenson Button. L'inglese aveva salutato la F.1 al termine del GP di Yas Marina 2016 dopo 17 anni, un mondiale vinto nel 2009, 15 vittorie e 305 gare disputate. Tanto bastava per dire stop. Tenendo però, una porticina aperta rimanendo legato a McLaren e Honda. Ed ecco che alla prima occasione, l'assenza di Fernando Alonso in quanto impegnato nella concomitante 500 Miglia di Indianapolis, Button è stato arruolato.
È la figura perfetta per un Gran Premio così complicato, la McLaren non poteva certo mettere in macchina un giovane senza avergli mai fatto svolgere prima un test. Button Monte-Carlo la conosce come le sue tasche, non sa nulla di queste nuove monoposto che non ha mai testato, ma se la caverà: "Potendo scegliere, penso che sia meglio vedersi il GP del Principato dall'abitacolo piuttosto che da fuori col bicchiere di champagne in mano. In fondo sono pur sempre un terzo pilota della McLaren", ha esordito Button, 37 anni, negli insoliti panni del... debuttante.
"Trovo piacevole essere a Monaco e ritrovare volti che non vedevo da mesi. Preoccupato? Non ho provato la monoposto certo, ma la preparazione è andata bene anche se non è stata perfetta perché l'ideale sarebbe stato poter fare prima un test in pista. L’alternativa sarebbe stata quella di andare in Bahrain, così col team abbiamo deciso di lavorare al simulatore. Differenze con le vetture che ho guidato fino allo scorso anno? Gran parte delle cose sono uguali, altre no. Ma in definitiva è sempre una vettura da corsa, solo più larga".
A giocare contro Button, la non competitività della McLaren-Honda che tanti problemi ha creato ad Alonso e a Stoffel Vandoorne, Anche se in Spagna qualche miglioramento lo si è visto. "Fernando ha fatto un bel lavoro, ma anche la macchina è migliorata. Monaco è speciale, ho anche vinto e ho belle esperienze, non sento pressione, farò del mio meglio come ho sempre fatto. Dovrò capire le gomme e lavorarci un po’, soprattutto nelle prove. Volete sapere con chi ho condiviso la scelta di tornare a correre? Ho chiesto alla mia fidanzata e ai miei cani se avrebbero sentito la mia mancanza... Non esiste un pilota che non vuole correre. Certo sarebbe stato meglio un test prima, ma la F.1 è così, bisogna farsi trovare pronti quando serve. Mi farà un po’ male il collo dopo il primo giorno, ma ho il fisioterapista per questo".
Button ha poi parlato di Alonso: "Sono rimasto sorpreso dalla sua decisione di partecipare alla 500 Miglia, a me invece piacerebbe correre a Le Mans o nella Nascar o nel Rallycross. La Indy per diversi motivi non mi ha mai attratto. A Fernando auguro il meglio e innanzitutto che torni sano e salvo!". Un pensiero Button lo ha rivolto ai suoi connazionali rimasti tragicamente colpiti dall'attentato di Manchester: "È una cosa che mi ha spezzato il cuore, è spaventoso che siano stati colpiti dei bambini che vanno a un concerto".