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26 Set [14:44]

Christian Montanari si racconta
dopo la bella vittoria di Brno

Voci di paddock sentenziano che è Christian Montanari, in questo momento, il pilota più veloce del FIA GT. Nessuna sorpresa a dire la verità. Notoriamente, quando un formulista di assoluto livello (ed è il caso del sammarinese, vincitore di gare nella World Series Renault e per due anni consecutivi in pole a Montecarlo) passa al Gran Turismo, la differenza con gli altri piloti è ragguardevole. Vedi anche Ferdinando Monfardini o Enrico Toccacelo, benché penalizzati da una vettura meno competitiva rispetto a quella di Montanari. Alcuni poi, perdono quel tocco in più che le monoposto richiedono e prendono il ritmo tipico richiesto dalle GT, altri no. Montanari ha ancora nel piede la staccata della formula e con una Maserati semplicemente fantastica, riesce a fare la differenza. La vittoria di Brno non è arrivata casualmente se pensiamo, tra l'altro, che Montanari ha saltato tutti i test invernali.

- Finalmente la prima vittoria in Gran Turismo. Ed ora il gran finale di stagione che ti vede in piena lotta per la vittoria del titolo. Com'è il tuo stato d'animo?

"Sicuramente molto positivo. Questa vittoria è stata voluta e cercata da un po'. In gara è andato tutto bene, con la macchina, con il team, ed anche con Miguel Ramos, che ha fatto un grande stint a Brno. Dobbiamo ringraziare anche Michelin, per l'ottimo livello del materiale fornito. Mancano due gare alla fine, Nogaro e Zolder, e fino ad ora abbiamo registrato un bel crescendo nei risultati ottenuti. Siamo chiamati a svolgere un lavoro perfetto, ma sono tranquillo e sereno. Guardando la classifica ci sono tanti piloti in lizza per il campionato. Abbiamo visto una gran consistenza da parte dell'Aston Martin di Wendlinger e Sharp, ma sono da tenere in considerazione anche le due Maserati, quella dei nostri compagni, con Biagi in testa al campionato, e quella di Bertolini e Piccini. Ogni gara ha i suoi favoriti, Nogaro è un po' nuova per tutti. E' positivo per noi che pochi colleghi ci abbiano girato: ci permetterà di arrivare in Francia sullo stesso livello degli altri."

- Quali sono state le principali difficoltà di adattamento, nel passaggio dalle monoposto?

"Non è semplice, la macchina è diversa da guidare perché è ovviamente più pesante, comunque la MC12 ha delle caratteristiche, in particolare nel veloce e nei cambi di direzione, assimilabili a quelle di una formula. Chiaramente con dimensioni più generose e un maggior peso, ma anche con un gran motore. Mi ha fatto molto piacere essermi adattato subito, anche se praticamente non ho fatto test prima della stagione e mi sono trovato alla prima gara con zero km di esperienza. Inoltre sono andato in crescendo, sento di essere migliorato tantissimo."

- Nelle gare endurance è necessario fidarsi totalmente del proprio compagno di squadra, come hai affrontato questa nuova variabile?

"Questo è l'elemento fondamentale delle gare di durata. Non sei da solo, devi avere un gran feeling col tuo compagno, cosa che ho trovato con Ramos. E' bellissimo collaborare nelle scelte tecniche, con Miguel che mi asseconda e mi ascolta molto. Altro concetto importante è che nelle formule hai sedile, pedaliera e molte altre cose, su misura, mentre in GT devi trovare dei compromessi con l'altro pilota. Poi, rispetto alle gare in monoposto, c'è molta più strategia, e le corse, anche se di due ore, sono tiratissime, è quasi come fare una lunga qualifica, devi essere quasi sempre al limite".

- Ovviamente, la 24 Ore di Spa è stata uno degli avvenimenti principali della stagione. Hai dovuto affrontare una preparazione particolare?

"Sono arrivato concentrato e carico alla 24 Ore perché sapevo di affrontare una gara massacrante. Sicuramente bisogna essere a posto psicologicamente, mentre dal punto di vista della preparazione fisica, è la stessa che porto avanti sin dagli anni del karting e che mi ha molto aiutato. La parte maggiore l'ha avuta però, il fatto di essere tranquillo, grazie al gran lavoro portato avanti dal team e dai miei compagni. Abbiamo centrato un risultato importante per la stagione, considerando poi che a Spa c'erano molti più punti in palio".

- Molti piloti della formula hanno deciso di passare alle ruote coperte. Che considerazioni puoi fare quando sei ormai in dirittura d'arrivo della tua prima stagione?

"Quest'anno mi sono trovato a fare una scelta. Sono più che consapevole, e molto soddisfatto della decisione che ho preso, non ho alcun rimpianto. Ho sempre seguito questo ambiente, che è davvero affascinante. Avere poi la possibilità di lavorare con un top team come Vitaphone Racing e puntare da subito alla vittoria è fantastico, e mi sto togliendo grandi soddisfazioni. In più, nelle ruote coperte hai modo di lavorare da professionista con case costruttrici di altissimo livello, come Maserati, e di essere davvero considerato parte del gruppo."

- Hai mai fatto un pensiero alla 24 Ore di Le Mans?

"La 24 ore di Le Mans è una tappa importantissima nella carriera di un professionista, quindi perché no... per ora sono al primo anno, sicuramente mi piacerebbe farla, in futuro lavorerò anche in questa direzione."
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