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1 Lug [16:40]

Ferrari: il sogno infranto per una
negligenza da parte della direzione gara

Michele Montesano

Da sempre un annoso problema di ogni automobilista, il traffico nel motorsport può trasformarsi in un vero e proprio incubo. Doppiaggi e situazioni caotiche in molti casi hanno cambiato l’esito finale delle gare. Ma ciò che si è assistito alla recente 24 Ore di Spa-Francorchamps ha del paradossale. Ferrari e il team AF Corse Francorchamps Motors hanno letteralmente visto, a pochi minuti dalla bandiera a scacchi, andare in frantumi una meritata vittoria per colpa di una vettura che ha ostruito involontariamente l’ingresso della corsia box.

Ma andiamo con ordine. Dopo una gara intensa e frenetica, condizionata da pioggia e numerose neutralizzazioni, il terzetto composto da Alessio Rovera, Davide Rigon e Alessandro Pier Guidi si trovava saldamente in prima posizione. L’equipaggio della Ferrari era riuscito a sfruttare il potenziale della 296 GT3 su pista asciutta per istallarsi al comando della 24 Ore di Spa verso mezzogiorno. Il dominio degli uomini di Maranello è proseguito quasi indisturbato, tanto che la vittoria era di fatto saldamente nelle loro mani.

Il colpo di scena, degno di un maestro del thriller, è arrivato nel corso dell’ultima ora. Dopo una breve fase di Full Course Yellow, Pier Guidi ha imboccato la corsia dei box per effettuare l’ultima sosta. Il pilota di Tortona si è però trovato dinanzi la Lamborghini del team Grasser ferma all’ingresso della pit-lane. Hugo Cook, al volante della Huracán GT3, ha provato in tutti i modi a riaccendere la vettura ma invano. Lo stesso Pier Guidi, dinnanzi a tale scena, non ha potuto far altro che aspettare l’arrivo dei commissari di gara. Infatti l’imbocco della corsia box è talmente stretto da non poter consentire l’ingresso di due vetture appaiate.

La scena tragicomica è proseguita con l’arrivato del mezzo d’intervento per trainare la Lamborghini rimasta in panne. Attimi interminabili che hanno visto la squadra AF Corse impotente dinnanzi a tale situazione. Quando, finalmente, la corsia box è stata liberata Pier Guidi ha potuto effettuare la sua sosta ma, ormai, con la consapevolezza di aver perso la gara. Rientrato in quinta posizione, l’ufficiale della Ferrari ha provato una disperata rimonta culminata, però, con il secondo posto e tanto rammarico per l’occasione sfumata.

Osservando i frangenti del fatidico momento, si nota l’assenza di segnalazione da parte dei commissari in merito alla Lamborghini ferma. Nessuna bandiera gialla all’imbocco della corsia box e tantomeno nessun avviso da parte della direzione gara. Considerando l’ingresso della pitlane, cieco e delimitato da alti muretti in cemento, ne il muretto box Ferrari che tantomeno il pilota si sono potuti accorgere della presenza della Huracan ferma.



La frustrazione di tutta la squadra Ferrari deriva proprio dalla mancata comunicazione da parte della direzione gara. Infatti, data la particolare situazione, la pitlane si sarebbe dovuta chiudere preventivamente. Lo stesso Pier Guidi, al termine della gara, ha raccontato: “Ho chiesto ai box se avevano visto un messaggio in merito a tale situazione, ma non c’era nessuna segnalazione da parte della direzione gara. Se ci avessero informato che la corsia box era bloccata non ci saremmo di certo fermati. Sarei rimasto fuori e avrei completato un altro giro, anche se era leggermente tirato penso che ce l’avrei fatta”.

Amareggiato Antonello Coletta, responsabile Ferrari Endurance e Corse Clienti: “Oggi ci è stato sottratto un sogno. La vittoria della 24 Ore di Spa del Centenario era alla nostra portata, quello a cui abbiamo assistito ha dell’incredibile. Non ci sono parole per descrivere l’amarezza per aver visto un episodio surreale cancellare un successo che avevamo meritato in pista, sia per il modo in cui i piloti della Ferrari numero 51 hanno condotto la corsa che per il lavoro svolto da tutta la squadra. Il podio nella classe Pro e in quella Bronze sono solamente una magra consolazione”.
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