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Città del Messico - Qualifica
Sainz grande pole su Verstappen

Massimo Costa - XPB Images

Se Carlos Sainz avesse i super poteri per sdoppiarsi, nella griglia di partenza del GP di Città del Messico occuperebbe la prima e la seconda piazzola. E sì, perché lo spagnolo della Ferrari si è messo in tasca non soltanto la pole strepitosa in 1'15"946, ma anche il secondo miglior tempo ottenuto nel primo push in 1'16"055. Un ritmo e un passo incredibile quello di Sainz, imbattibile nel momento decisivo su un tracciato che si è rivelato alquanto infido per tutti. Ma lui non ha fatto errori, sbavature, come i suoi colleghi.

Sainz aveva lanciato un messaggio nella giornata di prove libere del venerdì risultando il più veloce, poi nel terzo turno libero del sabato, si era piazzato alle spalle delle due McLaren-Mercedes che pareva avessero calato l'asso vincente per andare a prendersi la pole. E invece, il pronostico si è ribaltato. Oscar Piastri non ha neanche superato la Q1 per via di una serie di errori sorprendenti mentre Lando Norris, approdato in Q3, ha iniziato con il quinto crono nel primo push per poi risalire terzo in 1'16"260.

Colpite e affondate le due McLaren, rimanevano Max Verstappen con la Red Bull-Honda e il compagno Charles Leclerc. L'olandese si è visto togliere il tempo nel primo push per track limits. Non poteva permettersi di sbagliare nulla nella sua seconda uscita dai box e così è stato. Verstappen ha spinto forte, è stato attento a non tagliare troppo la curva 6 (che in precedenza aveva tagliato troppo) e quando è piombato sulla linea di arrivo, ha fermato il tempo sul 1'16"171. Un divario notevole da Sainz di 225 millesimi.

Sainz è stato più veloce di Verstappen in tutti e tre i settori del tracciato nel suo giro finale: 27"037, 29"296, 19"613 mentre l'olandese ha segnato ha siglato 27"222, 29"318, 19"631. Va ricordato che Verstappen venerdì ha girato poco per via di una serie di problemi tecnici, nel terzo turno lamentava poco grip, alla fine ha trovato la "quadra" con il suo ingegnere portando la Red Bull in prima fila. Per Sainz, si tratta della sesta pole in carriera, la prima del 2024 e la prima in Messico.

Molto deluso Charles Leclerc. Il monegasco non ha nascosto di non aver fatto un buon lavoro. Il quarto posto finale a 319 millesimi da Sainz gli ha lasciato l'amaro in bocca. Leclerc non ha partecipato al primo turno libero lasciando in quella occasione la vettura ad Oliver Bearman, dopo di che non è mai parso competitivo rispetto al compagno di squadra. Nel Q3, non sono mancate le piccole sbavature da parte di Leclerc che lo hanno relegato in seconda fila dietro anche a Verstappen e Norris. Leclerc aveva vinto domenica scorsa il GP di Austin, ma va rilevato che in qualifica Sainz era stato più rapido anche in Texas risultando terzo, Charles quarto, proprio come in Messico.

Terza fila sbiadita per le due Mercedes. Nessun vero acuto dalla W15: George Russell, quinto, ha avuto la meglio su Lewis Hamilton per poco più di un decimo. Quarta fila per due outsider, Kevin Magnussen splendido settimo con la Haas-Ferrari e Pierre Gasly, magnifico con la disastrosa Alpine-Renault. Il francese è approdato nuovamente al Q3 come ad Austin quando si era piazzato ancora meglio, sesto. E molto meglio del compagno Esteban Ocon, nuovamente fuori dal Q3 e addirittura 19esimo.

Molto bravo Alexander Albon con la Williams-Mercedes. Nonostante abbia dovuto saltare tutta la giornata delle prove di venerdì, in quanto nei primi giri del primo turno per una disattenzione di Bearman è finito con violenza contro le barriere non potendo poi partecipare alla seconda sessione, Albon ha trovato la via per inserirsi nel Q3 e concludere nono. E questa volta non ha stupito Franco Colapinto, rimasto intrappolato nel Q1, 16esimo. Poteva fare meglio Nico Hulkenberg, decimo con la seconda Haas (gran lavoro compiuto dal team americano), ma autore di una super sbandata nel terzo settore.

Sesta fila per la Racing Bulls-Honda. Yuki Tsunoda nel finale del Q2 ha sbagliato, finendo contro le protezioni e togliendo così la possibilità a Liam Lawson, suo compagno, di completare il giro per l'uscita immediata della bandiera rossa. Settima fila per le due Aston Martin-Mercedes (sempre peggio) di Fernando Alonso e Lance Stroll. Bravo Valtteri Bottas che con una Sauber-Ferrari in crisi perenne è riuscito a superare il Q1 e come Lawson, Tsunoda gli ha tarpato le ali nel suo giro veloce finale. Non ci sono più parole, invece, per descrivere le prestazioni di Sergio Perez, drammaticamente 18esimo con la Red Bull, per di più davanti al suo pubblico che lo adora.

Sabato 26 ottobre 2024, qualifica

1 - Carlos Sainz (Ferrari) - 1'15"946 - Q3
2 - Max Verstappen (Red Bull-Honda) - 1'16"171 - Q3
3 - Lando Norris (McLaren-Mercedes) - 1'16"260 - Q3
4 - Charles Leclerc (Ferrari) - 1'16"265 - Q3
5 - George Russell (Mercedes) - 1'16"356 - Q3
6 - Lewis Hamilton (Mercedes) - 1'16"651 - Q3
7 - Kevin Magnussen (Haas-Ferrari) - 1'16"886 - Q3
8 - Pierre Gasly (Alpine-Renault) - 1'16"892 - Q3
9 - Alexander Albon (Williams-Mercedes) - 1'17"065 - Q3
10 - Nico Hulkenberg (Haas-Ferrari) - 1'17"365 - Q3
11 - Yuki Tsunoda (Racing Bulls-Honda) - 1'17"129 - Q2
12 - Liam Lawson (Racing Bulls-Honda) - 1'17"162 - Q2
13 - Fernando Alonso (Aston Martin-Mercedes) - 1'17"168 - Q2
14 - Lance Stroll (Aston Martin-Mercedes) - 1'17"294 - Q2
15 - Valtteri Bottas (Sauber-Ferrari) - 1'17"817 - Q2
16 - Franco Colapinto (Williams-Mercedes) - 1'17"558 - Q1
17 - Oscar Piastri (McLaren-Mercedes) - 1'17"597 - Q1
18 - Sergio Perez (Red Bull-Honda) - 1'17"611 - Q1
19 - Esteban Ocon (Alpine-Renault) - 1'17"617 - Q1
20 - Guan Yu Zhou (Sauber-Ferrari) - 1'18"072 - Q1
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