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16 Giu [17:22]

Darwin, gare: Il ritorno di Winterbottom

Silvano Taormina

L'appuntamento di Darwin, sede della sesta prova stagionale dell'International V8 Supercars Championship, ha riproposto l'eterna lotta tra il Triple Eight Racing e il Ford Performance Racing, le due compagini che negli ultimi anni hanno animato maggiormente la popolare serie australiana. Alla fine ha avuto la meglio la squadra di punta della Holden, con suoi alfieri Jamie Whincup e Craig Lowndes che si sono aggiudicati un successo a testa nell'arco delle tre gare in programma. A dispetto delle apparenze, per il team diretto da Ian Harrison si tratta di vittoria ai punti in quanto i rivali di casa Ford sono stati i più veloci del week-end in termini di prestazione pura.

Dopo un inizio di stagione alquanto opaco e al di sotto delle aspettative, le Falcon ufficiali hanno ritrovato uno stato di forma che, se confermato anche nei prossimi appuntamenti, potrebbe ridare vivacità al campionato. Ad emergere è stato sopratutto Mark Winterbottom che, a poco più di un anno dal suo ultimo successo di Phillip Island, è tornato sul gradino più alto del podio. L'onore di aprire le danze in casa Ford è toccato a David Reynolds, abile nel conquistare la pole in occasione degli shoot-out del sabato. Scattato a rilento allo spegnersi del semaforo rosso, il pilota del team FPR ha lasciato via libera a Whincup salvo poi riprendersi la leadership poche curve dopo. Questa è stata l'unica emozione di una prima batteria piuttosto monotona.

Al via della seconda, questa volta con partenza lanciata, Reynolds ha ceduto nuovamente la testa della corsa al campione in carica che, dopo un bel sorpasso all'esterno del primo tornante, ha badato a costruire un margine di sicurezza sul resto del plotone. A favorire la sua rincorsa ci hanno pensato proprio i piloti della Ford, impegnati in una lotta a tre per la seconda posizione. Tale battaglia però non si è conclusa nel migliore dei modi, con Winterbottom che ha speronato Reynolds a pochi giri dalla fine mentre Davison si è dovuto ritirare dopo un contatto con Lowndes, poi penalizzato con un drive-through. Tutto ciò ha favorito Van Gisbergen, il quale nel finale ha provato ad insidiare Whincup, e Courtney, ritrovatosi in terza piazza dopo una gara attendista. Giù dal podio l'ottimo Webb che ha preceduto la Nissan di Rick Kelly. Primo piazzamento in top-ten per la Mercedes grazie ad un intraprendente Tim Slade.

La prima delle due gare domenicali ha visto scattare al palo un ritrovato James Courtney, di nuovo in pole dopo quasi tre anni. Scattato magistralmente, il pilota del team HRT ha subito immediatamente la pressione delle Ford di Winterbottom e Will Davison che lo hanno sopravanzato rispettivamente al sesto e al decimo passaggio. Nel frattempo il gruppetto degli inseguitori formato dalle Commodore di Whincup, Coulthard, Van Gisbergen, Tander e Lowndes ha deciso di anticipare il pit-stop montando le gomme soft nei primi giri. Pochi passaggi dopo sono stati imitati dal trio di testa con le posizioni che sono rimaste pressoché invariate.

Ceduta momentaneamente la testa della corsa a McLaughlin e Fiore, gli ultimi a fermarsi per il cambio-gomme poco dopo metà gara, Winterbottom ha iniziato a la sua cavalcata verso la vittoria costruendo un gap di sicurezza sul compagno Will Davison. Quest'ultimo nel finale è andato in crisi con gli pneumatici e ha subito il ritorno di Courtney e Lowndes che si sono accaparrati gli altri due gradini del podio. Nelle tornate conclusive Davison si è dovuto difendere da Whincup ma alla fine è riuscito a portare a casa la medaglia di legno.

A seguire le Holden di Webb, Coulthard, Van Gisbergen e Tander mentre Reynolds è rimasto imbottigliato nel traffico subito dopo il pit-stop non riuscendo così ad andare oltre la decima piazza. Appena fuori dalla top-ten Slade che ad inizio gara ha navigato nelle prime posizioni dopo essere scattato dalla terza fila con la sua Mercedes E63 AMG.

L'ultima gara del fine settimana si è aperta con un gran carambola innescata a centro gruppo da Jason Bright. L'alfiere del Brad Jones Racing, nel breve allungo che segue il primo tornante, ha stretto Scott McLaughlin che è finito addosso a Tim Slade. Il pilota dell'Erebus Motorsport si è intraversato in mezzo alla carreggiata creando scompiglio nel resto del plotone che nel frattempo sopraggiungeva. Ad avere la peggio sono stati Wall, Moffat, Premat, Holdsworth e Fiore, tutti costretti al ritiro, mentre Ingall, Caruso e Alex Davison se la sono cavata con quale leggera ammaccatura sulle loro carrozzerie.

Esposta la bandiera rossa per rimuovere le vetture incidentate, la gara è ripartita da capo dopo circa venti minuti con sette vetture in meno sullo schieramento. A transitare in testa alla prima curva è stato Reynolds, scattato nuovamente dalla pole dopo aver prevalso nel terzo turno di qualifiche. Alle sue spalle si è subito issato Lowndes che al termine della tornata iniziale è rientrato per il pit-stop obbligatorio seguito in pit-lane da Winterbottom, Webb, Engel, D'Alberto e Pye. Il giro successivo è stato il turno di Whincup, Tander, Will Davison, Bright e Van Gisbergen mentre il leader Reynolds si è fermato all'inizio del quarto passaggio.

Questo prematuro valzer dei cambi-gomma ha favorito Lowndes, ritrovatosi a comandare le ostilità. Poco dopo la gara è stata neutralizzata brevemente con la safety-car per rimuovere la Commodore di uno sfortunato Courtney, bloccato da noie meccaniche mentre si trovava in zona podio. Nel frattempo Whincup è stato punito con un passaggio obbligato ai box per aver superato il limite di velocità in occasione del pit-stop. Al restart Reynolds ha provato timidamente ad agguantare la prima posizione ma nei giri successivi ha dovuto contenere gli attacchi del compagno Winterbottom. Quest'ultimo ha avuto la meglio al giro 23 e nell'arco di poche tornare si è portato in scia al leader Lowndes, oramai in crisi le gomme.

L'esperto pilota della Red Bull si è difeso con classe nel corso dell'ultimo giro inscenando insieme al rivale di casa Ford un corpo a corpo che si è concluso in volata sotto la bandiera a scacchi. Sul terzo gradino del podio è salito Reynolds, a sua volta seguito in scia da un pimpante Webb. Will Davison è andato nuovamente in crisi con le gomme e nel finale ha dovuto lasciar strada a Tander e Van Gisbergen. Maro Engel ha centrato per la prima volta la top-ten finendo in nona posizione davanti all'altro rookie Scott McLaughlin. Solamente penultimo Whincup, rimasto in fondo al gruppo dopo la penalità subita.

Al termine del week-end di Darwin, in cui Winterbottom è stato colui che ha totalizzato più punti, Whincup continua a comandare la classifica piloti incrementando leggermente il proprio vantaggio nei confronti di Lowndes. Con le pole position di Reynolds, di nuovo sul podio dopo la Bathurst 1000 dello scorso anno, e Courtney, la prima da quando è passato alla Holden, sale al sette il numero di piloti che hanno ottenuto almeno una partenza al palo in questa stagione. Fine settimana da dimenticare per il Brad Jones Racing, la sorpresa di questo inizio di stagione Racing, affacciatosi in top-ten con il solo Jason Bright mentre Fabian Coulthard ha navigato costantemente a centro gruppo.

Ci si aspettava qualcosa di più dalle Nissan Altima del Kelly Racing che, dopo le belle prestazioni di Austin, sono rimaste coinvolte in qualche incidente di troppo. Diversamente è stato un week-end positivo per le Mercedes dell'Erebus Motorsport, apparse in crescita sin dalle libere del venerdì. Slade ha centrato la top-ten in Gara 1, imitato in Gara 3 da Engel.

L'ordine d'arrivo di Gara 1

1 - Jamie Whincup (Holden) - Triple 8 - 42 giri 1.18'55''367
2 - Shane van Gisbergen (Holden) - Tekno Autosport - 0''343
3 - James Courtney (Holden) - HRT - 3''684
4 - Jonathon Webb (Holden) - Tekno Autosport - 4''992
5 - Rick Kelly (Nissan) - Kelly Racing - 8''146
6 - Tim Slade (Mercedes) - Erebus - 8''988
7 - Chaz Mostert (Ford) - DJR - 10''512
8 - Jason Bright (Holden) - Brad Jones Racing - 12''856
9 - Tony D'Alberto (Holden) - D'Alberto Racing - 13''132
10 - Michael Caruso (Nissan) - Kelly Racing - 13''493
11 - Scott McLaughlin (Holden) - GRM - 13''737
12 - Fabian Coulthard (Holden) - Brad Jones - 14''683
13 - Garth Tander (Holden) - HRT - 19''047
14 - David Reynolds (Ford) - Rod Nash Racing - 19''944
15 - James Moffat (Nissan) - Kelly Racing - 20''447
16 - Maro Engel (Mercedes) - Erebus - 21''403
17 - Todd Kelly (Nissan) - Kelly Racing - 21''773
18 - Lee Holdsworth (Mercedes) - Erebus - 24''793
19 - David Wall (Holden) - Britek - 25''095
20 - Alex Davison (Ford) - FPR - 26''494
21 - Alexandre Premat (Holden) - GRM - 28''207
22 - Mark Winterbottom (Ford) - FPR - 35''122
23 - Russell Ingall (Holden) - Walkinshaw Racing - 37''202
24 - Dean Fiore (Holden) - Dumbrell - 38''961
25 - Scott Pye (Holden) - Dumbrell - 39''804
26 - Craig Lowndes (Holden) - Triple 8 - 42''602

Giro più veloce: Jamie Whincup 1'11''021

Ritirati
Will Davison
Tim Blanchard

L'ordine d'arrivo di gara 2

1 - Mark Winterbottom (Ford) - FPR - 35 giri in 42'02''256
2 - James Courtney (Holden) - HRT - 6''011
3 - Craig Lowndes (Holden) - Triple 8 - 6''242
4 - Will Davison (Ford) - FPR - 7''592
5 - Jamie Whincup (Holden) - Triple 8 - 7''924
6 - Jonathon Webb (Holden) - Tekno Autosport - 9''906
7 - Fabian Coulthard (Holden) - Brad Jones - 15''246
8 - Shane van Gisbergen (Holden) - Tekno Autosport - 15''863
9 - Garth Tander (Holden) - HRT - 21''247
10 - David Reynolds (Ford) - Rod Nash Racing - 25''524
11 - Tim Slade (Mercedes) - Erebus - 26''115
12 - Todd Kelly (Nissan) - Kelly Racing - 26''669
13 - Jason Bright (Holden) - Brad Jones Racing - 28''511
14 - David Wall (Holden) - Britek - 29''413
15 - Alexandre Premat (Holden) - GRM - 31''053
16 - Lee Holdsworth (Mercedes) - Erebus - 31''245
17 - Chaz Mostert (Ford) - DJR - 34''957
18 - Tony D'Alberto (Holden) - D'Alberto Racing - 38''133
19 - Dean Fiore (Holden) - Dumbrell - 38''182
20 - Alex Davison (Ford) - FPR - 39''503
21 - Michael Caruso (Nissan) - Kelly Racing - 44''261
22 - Maro Engel (Mercedes) - Erebus - 44''990
23 - James Moffat (Nissan) - Kelly Racing - 45''154
24 - Tim Blanchard (Ford) - DJR - 49''995
25 - Rick Kelly (Nissan) - Kelly Racing - 50''200
26 - Russell Ingall (Holden) - Walkinshaw Racing - 51''644
27 - Scott McLaughlin (Holden) - GRM - 55''276
28 - Scott Pye (Holden) - Dumbrell - 1 giro

Giro più veloce – Fabian Coulthard in 1'10''160

L'ordine d'arrivo di gara 3

1 - Craig Lowndes (Holden) - Triple 8 - 24 giri 31'39''694
2 - Mark Winterbottom (Ford) - FPR - 0''116
3 - David Reynolds (Ford) -Rod Nash Racing - 1''779
4 - Jonathon Webb (Holden) - Tekno Autosport - 2''463
5 - Garth Tander (Holden) - HRT - 4''635
6 - Shane van Gisbergen (Holden) - Tekno Autosport - 5''150
7 - Will Davison (Ford) - FPR - 7''747
8 - Scott McLaughlin (Holden) - GRM - 8''929
9 - Maro Engel (Mercedes) - Erebus - 9''208
10 - Jason Bright (Holden) - Brad Jones Racing - 11''253
11 - Michael Caruso (Nissan) - Kelly Racing - 15''760
12 - Rick Kelly (Nissan) - Kelly Racing - 17''650
13 - Fabian Coulthard (Holden) - Brad Jones - 19''858
14 - Tony D'Alberto (Holden) - D'Alberto Racing - 20''767
15 - Tim Blanchard (Ford) - DJR - 21''559
16 - Russell Ingall (Holden) - Walkinshaw Racing - 21''994
17 - Chaz Mostert (Ford) - DJR - 25''521
18 - Scott Pye (Holden) - Dumbrell - 26''750
19 - Jamie Whincup (Holden) - Triple 8 - 1 giro
20 - Todd Kelly (Nissan) - Kelly Racing - 2 giri

Giro più veloce: Craig Lowndes 1'09''959

Ritirati
James Courtney
Tim Slade
David Wall
Alex Davison
Lee Holdsworth
James Moffat
Dean Fiore
Alexandre Premat

Il campionato
1.Whincup 1423; 2.Lowndes 1264; 3.Davison 1148; 4.Van Gisbergen 1127; 5.Coulthard 1108; 6.Bright 1101; 7.Winterbottom 1079; 8.Tander 1062; 9.Courtney 1003; 10.Webb 996.