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Rally del Cile – 2° giorno
Rovanperä batte Evans, Ogier si ritira

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Montmelò - Gara 1
Vittoria per Bergstrom-Menzel
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Montmelò - Gara 1
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Dominio incontrastato di James Wharton, che dalla pole position ha allungato con autorità sui propri avversari, per andare a ...

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Spielberg - Gara 1
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Michele Montesano Gara perfetta per Mirko Bortolotti al Red Bull Ring. Sul circuito dello Spielberg il portacolori della Lamb...

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Montmelò - Gara 1
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E adesso sono 12 le vittorie, su 16 gare disputate, di Freddie Slater nel campionato italiano di F4. L'inglese del team P...

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Montmelò - Qualifica 1
Prima pole per Menzel

Prima pole nell'International GT Open per Nico Menzel. Il 23enne tedesco, ha segnato il miglior tempo nelle primissime fa...

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17 Mag [0:52]

Ecclestone non molla, e litiga con Renault

Stefano Semeraro

La pesantissima accusa di corruzione che dopo lunghi mesi di indagini gli ha mosso il tribunale di Monaco, e che secondo alcuni potrebbe portare alla fine del suo lunghissimo regno sul paddock della F.1, non lo inquieta. Anzi. Nonostante i giudici tedeschi siano convinti che Bernie Ecclestone abbia versato 44 milioni di dollari come tangente all’allora consulente bancario Gerhard Grikowsky per agevolare il passaggio di una quota di diritti commerciali della F.1 al fondo di investimento CVC (quello che attualmente “possiede” la F.1), e che lo abbiano formalmente rinviato a giudizio, il Supremo esibisce grande sicurezza.

«E’ tutto un nonsense – ha dichiarato – i soldi che ho dato a Grikovsky non c’entrano nulla con quell’affare. I giudici non mi hanno avvertito dell’accusa, questo è il punto. Ma per ora non sono minimamente preoccupato. Se dovrò preoccuparmi, lo farò». L’82enne boss del Circus a quanto dice non è inquietato nemmeno dalla prospettiva che i suoi datori di lavoro della CVC lo mollino. «Gli azionisti decideranno, ma non credo mi licenzieranno. Alla fine del mio contratto potranno sostituirmi con chi vogliono. Io so solo di essere innocente, e la verità alla fine trionferà». E tanto per far capire di avere altri pensieri in testa, Ecclestone ha fissato un meeting con il Presidente della Renault Carlos Ghosn per discutere di alcune “differenze di vedute”.

Apparentemente si tratta di una questione banale – e cioè il diritto della Renault di parcheggiare il suo motorhome nel paddock durante i GP. «Sono solo fornitori – ha chiarito Ecclestone - se lo concediamo a loro dovremmo concederlo a tutti, e nel paddock non ci sarebbe più posto per nessuno», sostiene Ecclestone. In realtà dietro la (futile?) disputa c’è come al solito una questione di soldi: Ecclestone vuole convincere i francesi ad abbassare il prezzo per la fornitura nuovi motori 1.6 turbo che diventeranno obbligatori l’anno prossimo. Al momento la Renault avrebbe stabilito un costo compreso fra i 20 e i 23 milioni di dollari.
RS Racing