La 24 Ore di Le Mans del Centenario è stata conquistata dal Cavallino Rampante. A distanza di 58 anni dall’ultimo trionfo, la Ferrari è tornata sul gradino più alto del podio interrompendo la striscia vincente della Toyota. L’esordiente 499P, magistralmente guidata da Alessandro Pier Guidi, James Calado e Antonio Giovinazzi, ha scritto un nuovo capitolo della vittoriosa storia della scuderia di Maranello.
Un finale vissuto tutto in apnea dopo l’uscita di pista da parte di Hirakawa. Autore di una strenua difesa, Giovinazzi ha lasciato il volante a Pier Guidi. Così come accaduto in mattinata, la 499P ha fatto nuovamente le bizze alla ripartenza dalla piazzola, ma questa volta il piemontese sapeva come intervenire minimizzando il tempo perso. Infine, cercando di stare lontano da ogni possibile situazione critica, il campione in carica GT del WEC ha completato l’ultima delle 24 ore tagliando per primo il traguardo. Tripudio da parte degli uomini AF Corse ancora increduli per l’impresa appena conquistata.
Onore ai vinti. In Toyota ci hanno creduto fino alla fine, ma questa volta si sono dovuti inchinare alla superiorità e consistenza della Ferrari. Gli iridati Sebastien Buemi, Brendon Hartley e Ryo Hirakawa hanno venduto cara la pelle fino alle ultime battute. Ma in un duello così serrato ogni minimo errore si è pagato a caro prezzo. A completare il podio la Cadillac di Earl Bamber, Richard Westbrook e Alex Lynn. Di ritorno a Le Mans dopo 22 anni di assenza, la Casa americana ha piazzato al quarto posto l’altra V-Series.R di Sebastien Bourdais, Scott Dixon e Renger van der Zande.
Quinta piazza piena di rimpianti per la Ferrari 499P di Antonio Fuoco, Miguel Molina e Nicklas Nielsen. Velocissimo quanto sfortunato, il calabrese ha dovuto dire addio ad una vittoria, decisamente alla sua portata, nel corso della notte quando ha colpito un detrito che gli ha danneggiato irrimediabilmente il radiatore dell’ERS. In gran spolvero le Glickenhaus 007 giunte sesta e settima al traguardo. Se le LMH italoamericane si sono rivelate affidabili, non lo sono stati altrettanto i loro piloti.
Non è andata meglio alla Peugeot. Ottavi a dodici giri dal vincitore Paul di Resta, Mikkel Jensen e Jean-Eric Vergne. Ma i veri sconfitti della 24 Ore di Le Mans 2023 sono stati gli uomini Porsche. Il grande dispiegamento di forze, con bene quattro 963 LMDh, non ha pagato. Tutti gli equipaggi sono stati bersagliati da diversi inconvenienti. Mestamente noni, Dane Cameron, Michael Christensen e Frédéric Makowiecki sono stati i più incisivi del team Penske Motorsport.
A chiudere il capitolo delle LMGTE è stata la Corvette C8.R di Ben Keating, Nicky Catsburg e Nico Varrone. Alla sua ultima apparizione a Le Mans, la classe riservata alle GT ha regalato tanto spettacolo e numerosi cambi al vertice. Ma lo strapotere del team americano è stato lampante. Costretta ai box nelle prime fasi di gara, per un problema ad un ammortizzatore, la Corvette è tornata in pista con ben cinque giri di svantaggio sui primi. Il recupero messo in atto dall’equipaggio USA è stato forsennato, tanto da conquistare la vittoria con un margine di oltre due minuti sull’Aston Martin Vantage di Charlie Eastwood, Michael Dinan e Ahmad Al Harthy.
Gradino più basso del podio per la Porsche del GR Racing del nostro Riccardo Pera in equipaggio con Benjamin Barker e Michael Wainwright. Finale amaro per le Iron Dames. Costantemente in zona podio, le ragazze si sono dovute accontentare del quarto posto davanti alla prima delle Ferrari, quella di Davide Rigon, Francesco Castellacci e Thomas Flohr. È terminata al trentanovesimo posto assoluto l’avventura della Chevrolet Camaro ZL1 di Jenson Button, Mike Rockenfeller e Jimmie Johnson. La vettura NASCAR è stata costretta a due lunghe soste ai box, dapprima per la sostituzione dei freni e poi per problemi alla trasmissione.
Domenica 11 giugno 2023, classifica finale di gara
1 - Pier Guidi-Calado-Giovinazzi (Ferrari 499P) - Ferrari - 342 giri
2 - Buemi-Hartley-Hirakawa (Toyota GR010) - Toyota - 1'21"793
3 - Bamber-Lynn-Westbrook (Cadillac V-LMDh) - Cadillac - 2'18"917
4 - Bourdais-Van der Zande-Dixon (Cadillac V-LMDh) - Cadillac - 2 giri
5 - Fuoco-Molina-Nielsen (Ferrari 499P) - Ferrari - 5 giri
6 - Dumas-Pla-Briscoe (Glickenhaus 007) - Glickenhaus - 8 giri
7 - Mailleux-Berthon-Gutierrez (Glickenhaus 007) - Glickenhaus - 10 giri
8 - Di Resta-Jensen-Vergne (Peugeot 9X8) - Peugeot - 12 giri
9 - Cameron-Christensen-Makowiecki (Porsche 963) - Penske - 13 giri
10 - Smiechowski-Scherer-Costa (Oreca 07-Gibson) - Inter Europol - 14 giri
11 - Andrade-Kubica-Delétraz (Oreca 07-Gibson) - WRT - 14 giri
12 - Jani-Binder-Pino (Oreca 07-Gibson) - Duqueine - 15 giri
13 - Vaxiviere-Canal-Milesi (Alpine A470-Gibson) - Alpine - 15 giri
14 - Gelael-Habsburg-Frijns (Oreca 07-Gibson) - WRT - 15 giri
15 - Lafargue-Chatin-Hörr (Oreca 07-Gibson) - Idec - 15 giri
16 - Cullen-Kaiser-Aubry (Oreca 07-Gibson) - Vector - 17 giri
17 - Derani-Sims-Aitken (Cadillac V-LMDh) - Action Express - 18 giri
18 - Pierson-Blomqvist-Jarvis (Oreca 07-Gibson) - United AS - 19 giri
19 - Negrão-Rojas-Caldwell (Alpine A470-Gibson) - Alpine - 20 giri
20 - Kurtz-Allen-Braun (Oreca 07-Gibson) - Algarve Pro - 20 giri
21 - Lubin-Hanson-Albuquerque (Oreca 07-Gibson) - United AS - 21 giri
22 - Estre-Lotterer-Vanthoor (Porsche 963) - Penske - 22 giri
23 - Lapierre-Coigny-Jakobsen (Oreca 07-Gibson) - Cool - 25 giri
24 - Heinemeier Hansson-Fittipaldi-Rasmussen (Oreca 07-Gibson) - Jota - 26 giri
25 - Maldonado-van der Helm-van Uitert (Oreca 07-Gibson) - Panis - 26 giri
26 - Keating-Varrone-Catsburg (Chevrolet Corvette) - Corvette - 29 giri
27 - Duval-Menezes-Müller (Peugeot 9X8) - Peugeot - 30 giri
28 - Al Harty-Dinan-Eastwood (Aston Martin Vantage) - TF Sport - 30 giri
29 - Wainwright-Pera-Barker (Porsche 911) - GR Racing - 30 giri
30 - Bovy-Gatting-Frey (Porsche 911) - Iron Dames - 30 giri
31 - Flohr-Castellacci-Rigon (Ferrari 488) - Af Corse - 30 giri
32 - Van Rompuy-de Wilde-Martin (Oreca 07-Gibson) - DKR - 31 giri
33 - James-Mancinelli-Riberas (Aston Martin Vantage) - Northwest - 32 giri
34 - Ugran-Viscaal-Correa (Oreca 07-Gibson) - Prema - 32 giri
35 - Hyett-Jeannette-Cairoli (Porsche 911) - Project 1 - 33 giri
36 - Hull-Haryanto-Segal (Ferrari 488) - Walkenhorst - 35 giri
37 - Lacorte-van der Garde-Pilet (Oreca 07-Gibson) - Graff - 39 giri
38 - Cozzolino-Tsujiko-Yokomizo (Ferrari 488) - Kessel - 39 giri
39 - Johnson-Rockenfeller-Button (Chevrolet Camaro) - Hendrick - 57 giri
40 - Ye-da Costa-Stevens (Porsche 963) - Jota - 98 giri
Ritirati
Kimura-Huffaker-Serra (Ferrari 488) - Kessel
Fassbender-Rump-Lietz (Porsche 911) - Proton
Perrodo-Barnicoat-Nato (Oreca 07-Gibson) - AF Corse
Tincknell-Yount-Ried (Porsche 911) - Proton
Dillmann-Guerrieri-Vautier (Vanwall Vandervell 680) - Vanwall
Hoshino-Stevenson-Fujii (Aston Martin Vantage) - D'Station
de Gérus-Lomko-Pagenaud (Oreca 07-Gibson) - Cool
Ried-Pedersen-Andlauer (Porsche 911) - Dempsey-Proton
Kvamme-Magnussen-Fjordbach (Oreca 07-Gibson) - Inter Europol
Pin-Bortolotti-Kvyat (Oreca 07-Gibson) - Prema
Conway-Kobayashi-Lopez (Toyota GR010) - Toyota
Neubauer-Prette-Petrobelli (Ferrari 488) - JMW
Yoluc-Gamble-Vanthoor (Oreca 07-Gibson) - RT Turkey
Nasr-Jaminet-Tandy (Porsche 963) - Penske
A.Robin-M.Robin-Hasse-Clot (Aston Martin Vantage) - TF Sport
Perez Companc-Wadoux-Rovera (Ferrari 488) - AF Corse
Schiavoni-Cressoni-Picariello (Porsche 911) - Iron Lynx
Hardwick-Robichon-Heylen (Porsche 911) - Proton
Dahlmann Birch-Sørensen-Møller (Aston Martin Vantage) - GMB
Piguet-Mann-de Paw (Ferrari 488) - AF Corse
Thomas-Taylor-Rast (Oreca 07-Gibson) - Tower
Sales-Beche-Hanley (Oreca 07-Gibson) - Nielsen