Jacopo RubinoSi può definire una scelta davvero controcorrente, quella della Haas: la squadra americana mantiene Santino Ferrucci nel proprio programma giovani, nonostante la folle condotta tenuta nella tappa della
F2 a Silverstone che gli è costata la squalifica per due appuntamenti (compreso quello alle porte in Belgio) e l'appiedamento da parte del team Trident.
La compagine italiana aveva preso duramente posizione contro Ferrucci, evidenziando il comportamento "antisportivo e incivile" che aveva dovuto sopportare il compagno Arjun Maini (e la sua famiglia) durante la stagione, rendendo inoltre note le sue inadempienze economiche.
Il driver statunitense in queste settimane ha però trovato una nuova sistemazione in IndyCar, per disputare le ultime due gare in calendario a Portland e Sonoma con il team Coyne, lo stesso di cui aveva difeso i colori già a giugno nella doppia sfida di Detroit. Non senza rendere perplessa la stessa Trident, visti i mancati pagamenti da questo lato dell'Atlantico.
"Penso lo terremo con noi per il tempo previsto, vedremo cosa farà in IndyCar", ha confermato Gunther Steiner, team principal Haas, alla vigilia di Spa. "Questo ragazzo sta cercando di farsi una carriera, e non vogliamo togliergli il tappeto da sotto i piedi". A caldo dopo i fatti di Silverstone, Steiner aveva preferito non essere precipitoso sulla questione: "Gestirò il problema quando avrò più informazioni". E alla fine, ecco la decisione di tenere Ferrucci nel vivaio. Almeno per adesso.