Jacopo RubinoDa lunedì a mercoledì Jerez ha ospitato la tre-giorni di rookie test del DTM, ultima occasione per vedere assieme in pista Audi, BMW e Mercedes: anche la casa di Stoccarda, nonostante il ritiro al termine della stagione 2018, è stata presente per onorare gli accordi con l'organizzatore ITR. Per il definitivo congedo della C63 AMG si sono così alternati Jake Dennis, Jake Hughes, Thomas Preining e Ferdinand Habsburg, accompagnati da Daniel Juncadella nel ruolo di tutor.
Molta attenzione è stata però puntata sul box Audi, che ha invitato "al volo" Sergey Sirotkin: fresco di appiedamento dalla Williams in F1, il russo ha preso confidenza con la RS5 percorrendo 70 tornate nell'ultima giornata. "Guardavo il DTM già da bambino, ero piuttosto emozionato", ha raccontato. "Il test è stato abbastanza impegnativo, non ho trovato il feeling perfetto al volante. Non ho mai guidato una vettura simile a questa, la più vicina forse è la F3". Ma Sirotkin ha anche ringraziato gli ingegneri per l'aiuto nell'ambientarsi il più in fretta possibile.
Insieme a lui, il marchio di Ingolstadt ha schierato Jonathan Aberdein, Andreas Bakkerud, Sacha Fenestraz, Benoit Tréluyer, Frederic Vervisch e soprattutto il nostro Mattia Drudi, già alfiere Audi nel GT italiano (con una vittoria a Monza) e quest'anno quinto nella Porsche Supercup.
"Il DTM è il livello più alto nelle gare turismo, e questo è stato il momento più importante della mia carriera", ha commentato il giovane romagnolo. "All'inizio ero un po' intimorito dalla grandezza del team, ad essere onesto, ma poi è stato molto bello lavorare in un contesto così professionale. Nei primi tre o quattro giri non smettevo di sorridere, la potenza e la rapidità in curva sono incredibili".
Per BMW, in cerca di un sostituto di Augusto Farfus nella sua line-up, si sono misurati Mikkel Jensen, Nick Catsburg, già legati al brand, Nick Yelloly e Sheldon van der Linde. Più o meno in coro, si sono detti impressionati dal carico aerodinamico e dalla percorrenza in curva. Persino il danese Jensen, che pure conosceva la M4 DTM in versione "taxi", ha ammesso: "Abituato alle Gran Turismo, pensi di sederti nello stesso tipo di vettura. Ma in curva questa va molto più forte".
In pista anche BMW e Audi 2019Mentre saggiavano i rookies con i modelli in versione 2018, BMW e Audi hanno proseguito i collaudi sulle nuove macchine turbo per il regolamento Class 1. La casa di Monaco si è affidata a Marco Wittmann e Bruno Spengler, che ha sintetizzato: "Abbiamo completato parecchi giri e fatto buoni progressi. Le prove sono state produttive". Per Audi il lavoro è stato svolto invece da Mike Rockenfeller e Nico Muller, mettendo assieme oltre 1400 km "senza alcun problema", come svelato dal capoprogetto Andreas Roos.