5 Feb [11:06]
GP del Portogallo in dubbio,
la F1 valuta due gare in Bahrain
Jacopo Rubino - XPB Images
Due Gran Premi in Bahrain per aprire la stagione di Formula 1: è l'alternativa di Liberty Media qualora non si potesse andare a Portimao, pista sulla carta in pole-position per accogliere il Mondiale nel weekend del 2 maggio. Ma quella casella rimane tutt'ora vacante, e le incertezze dettate dal Coronavirus potrebbero far saltare in modo definitivo l'idea di correre in Portogallo. Ecco quindi l'ipotesi di raddoppiare le gare a Sakhir come nel 2020, in cui la seconda è stata allestita sul cosiddetto "Outer Circuit" per offrire maggiore varietà.
"È un possibile piano B, un'opzione sul nostro tavolo", ha confermato Stefano Domenicali, presidente della F1. "Stiamo cercando di tenere il calendario così com'è, ma dobbiamo essere pronti a cambiare, sarebbe sbagliato sostenere il contrario. C'è una data da assegnare. Appena possibile faremo un annuncio: nei prossimi giorni, non fra due mesi. Lo scorso fine settimana ho avuto degli incontri per capire quale sia la situazione".
Il Circus potrebbe quindi restare in Bahrain per quasi un mese, fra i test invernali del 12-14 marzo, la corsa di apertura del 28 marzo e un potenziale bis sette giorni più tardi. In questo caso, l'appuntamento di Imola programmato per il 18 aprile slitterebbe al 25, così da agevolare il rientro in Europa delle squadre.
"Siamo flessibili, se servissero abbiamo dei piani B, C e D. Sono sincero, le cose fissate oggi possono essere molto diverse domani, e per questo motivo siamo ogni giorno in contatto con tutti gli organizzatori. Loro sono preparati ad avere le gare, sia con il pubblico che senza, ma ovviamente devono rispettare le indicazioni dei vari governi, come noi. Vediamo come si evolvono le cose", ha insistito Domenicali.
"Tutti credevano che quest'anno sarebbe stato più facile, ma non lo è", ha ammesso il manager imolese, dal 1° gennaio alla guida della categoria regina. Resta comunque la fiducia di poter disputare 23 round, il numero previsto da subito. La trasferta in Australia è già stata spostata a novembre, "aggiustando" le altre date per creare spazio, mentre quella in Cina è stata rinviata a data da destinarsi. Il Paese asiatico "è molto importante per tutti noi, ma siamo stati informati dal governo che fino all'estate non c'è intenzione di avere eventi internazionali", ha anticipato Domenicali. "Considereremo la Cina nel calendario 2021 se ci fossero problemi con un altro tracciato, e avessimo bisogno di un cambiamento dell'ultimo minuto. Di sicuro speriamo che la situazione del COVID, con tutte le vaccinazioni, possa stabilizzarsi nella seconda metà dell'anno".