Jacopo Rubino - XPB ImagesLa Formula 1 non è stata a guardare, non poteva: il Gran Premio di Russia, previsto il 25 settembre, è ufficialmente cancellato dal calendario 2022. La decisione è arrivata all'indomani dell'invasione russa in Ucraina, condannata da tutti i governi occidentali. Uno degli appelli dell'opinione pubblica era l'annullamento di tutti gli eventi sportivi internazionali in Russia: in mattinata anche la UEFA ha confermato lo spostamento della finale della Champions League di calcio da San Pietroburgo a Parigi.
Nella serata di ieri a Barcellona, dove sono in corso i test precampionato, Liberty Media, FIA e i team principal si sono riuniti per discutere il da farsi: la conclusione, come si legge nella breve nota diffusa, è che sia "impossibile disputare il Gran Premio di Russia nelle attuali circostanze". Anche se le parole usate, forse, fanno intendere che l'evento potrebbe essere ripristinato qualora il quadro dovesse normalizzarsi.
"Il Campionato del Mondo di Formula 1 visita Paesi in tutto il mondo con la visione positiva di unire le persone e avvicinare le nazioni. Stiamo osservando gli sviluppi in Ucraina con tristezza e sgomento, sperando in una rapida e pacifica soluzione", è stato sottolineato.
L'imbarazzo maggiore, fra le squadre, è ovviamente per la Haas, che schierando Nikita Mazepin dallo scorso anno ha ricevuto in dote i rubli dello sponsor Uralkali, colosso nel settore chimico capitanato da Dmitry, padre di Nikita e personalità molto vicina al leader russo Vladimir Putin. Nella giornata odierna la Haas è in pista con una livrea totalmente bianca, senza il marchio Uralkali e le finiture rosse e blu che rimandavano alla bandiera del Paese. E adesso il sedile di Mazepin potrebbe essere a rischio, se la Haas fosse costretta a rivedere gli accordi, per opportunità o per sottostare alle sanzioni imposte dalla comunità internazionale.
L'edizione 2022 del Gran Premio di Russia avrebbe dovuto essere l'ultima a Sochi, pista che ha ospitato il Circus dal 2014; a partire dal prossimo anno sarebbe già previsto il trasferimento della gara sul nuovo impianto Igora Drive, realizzato alle porte di San Pietroburgo. Adesso è da capire se la data vacante nel calendario verrà recuperata: un'ipotesi circolata nel paddock è quella di tornare in Turchia, in un weekend in cui era prevista anche la F2.