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4 Lug [21:43]

GT Endurance al Mugello
Vittoria a tavolino per Imperiale

Sono Alberto Di Folco, Andrea Amici e Stuart Middleton (Lamborghini Huracan) i vincitori del secondo appuntamento del Campionato Italiano Gran Turismo Endurance disputato al Mugello Circuit. I portacolori di Imperiale Racing hanno preceduto le due Ferrari 488 GT3 Evo di Fisichella-Gai-Zampieri (Scuderia Baldini) e di Mann-Cressoni (AF Corse), questi ultimi primi della GT3 PRO-AM. Piccini-Schiavoni-Mastronardi (Ferrari 488 GT3) si sono imposti nella GT3 AM, Delacour-Sbirrazzuoli (Ferrari 488 Challenge) si sono aggiudicati la GT Cup, mentre nella GT4 il successo è andato a Neri-Fascicolo-Nilsson (BMW M4-Ceccato Racing). Solo quarti Salaquarda-Basz-Postiglione (Audi R8 LMS-Audi Sport Italia), primi sotto alla bandiera a scacchi ma penalizzati di quasi 15 secondi per cambio irregolare. La classifica assoluta provvisoria vede al comando Di Folco-Amici-Middleton a quota 32 con due punti di vantaggio su Fisichella-Gai-Zampieri.
 
GT3
Una gara difficile, combattuta e ricca di colpi di scena quella disputata sul saliscendi toscano. Complice anche una leggera pioggia caduta nella parte centrale, numerosi equipaggi si sono succeduti al comando, ma la vittoria per i portacolori dell’Imperiale Racing è arrivata nel post gara, dopo la penalizzazione di quasi 15 secondi per cambio irregolare di Salaquarda-Basz-Postiglione che avevano tagliato per primi il traguardo. La vittoria dell’equipaggio della squadra emiliana è stata davvero meritata, grazie ad un primo stint fantastico del giovane pilota britannico Middleton, che ha preso subito il comando e non l’ha più abbandonato per tutta l’ora di gara nonostante l’ingresso di una safety car che ha ricompattato il gruppo.

Anche Amici nel secondo Stint è stato magistrale, guidando alla grande con le gomme slick sotto una leggera, ma insidiosa pioggia che ha indotto alcuni equipaggi a montare le rain. Il pilota romano si è sempre mantenuto a contatto con i primi, ha lottato duramente con Zampieri e Salaquarda, consegnando la vettura a Di Folco in terza posizione. A causa dell’handicap tempo di 10 secondi per il terzo gradino del podio a Pergusa, il pilota romano è scivolato in quinta piazza, ma ha ben presto recuperato guadagnando il secondo posto con due bei sorpassi su Cressoni e Fisichella, chiudendo di fatto sotto alla bandiera a scacchi al secondo posto, ma al comando dopo la penalizzazione dei portacolori Audi.

Nella classifica finale l’equipaggio dell’Imperiale Racing ha preceduto Fisichella-Gai-Zampieri, bravi a risalire dall’ultimo posto sulla griglia di partenza dopo un problema meccanico riscontrato nelle prove ufficiali. Sia Gai nel primo stint, che lo ha visto recuperare molte posizioni, che Zampieri al comando nella seconda parte di gara nonostante le gomme slick e pista bagnata, hanno permesso a Fisichella di mantenersi a ridosso dei primi, anche se il pilota romano ha accusato nel suo stint un eccessivo degrado delle gomme.

Al terzo posto hanno meritatamente chiuso Mann-Cressoni, primi della GT3 PRO-AM, con il giovane pilota americano che si è messo in evidenza con le gomme slick nel secondo stint nonostante la pista bagnata. Il resto è stata una cavalcata di un grande campione quale Matteo Cressoni, che in classifica ha chiuso davanti a Salaquarda-Basz-Postiglione. Per i portacolori Audi la penalizzazione è stata davvero una doccia fredda, ma un errore in un cambio pilota ha anticipato l’uscita della vettura dai box e il conseguente penalty a fine gara. Tutti e tre i piloti hanno disputato un’eccellente gara, a cominciare da Basz, secondo nel primo stint, così Salaquarda, al comando nella sua frazione di gara e autore di bellissimi duelli con Crestani.

Nel finale, poi, è salito in cattedra Vito Postiglione che ha allungato sugli inseguitori portando a quasi dodici secondi il suo vantaggio, non sufficienti, però, per conquistare la vittoria, chiudendo davanti a Piccini-Schiavoni-Mastronardi (Ferrari 488 GT3 Evo-Iron Lynx), primi della GT3 AM, e Greco-Crestani-Filippi. Per l’equipaggio dell’Easy Race continua il periodo sfortunato e, dopo il ritiro di Pergusa, al Mugello arriva solo un sesto posto che poteva valere molto di più. Greco è stato bravo nel primo stint a mantenersi a ridosso dei primi, così altrettanto Crestani, passato a condurre al 43° giro con slick e pista bagnata, ma poi scivolato di alcune posizioni a causa di un lungo sulla sabbia. Ritornato al comando dopo qualche giro, il pilota trevigiano ha perso di nuovo il comando a favore di Zampieri, consegnando poi la vettura a Filippi per il gran finale.

In una concitata fase di gara con Di Folco, però, un contatto ha causato una foratura di un pneumatico e il rientro ai box del pilota piemontese, che doveva dare così addio ad ogni speranza di una posizione da podio. Al settimo posto si sono classificati Schreiner-Hudspeth-Fuoco (Ferrari 488 GT3 Evo-AF Corse), davanti alla vettura gemella dell’RS Racing di Di Amato-Vezzoni, secondi della GT3 PRO-AM. Sempre fantastico il pilota romano, ottimo secondo nel primo stint, che ha permesso al suo coequipier Vezzoni di uscire al comando nel suo stint, ma poi condizioni difficili del tracciato hanno indotto il team a montare le gomme rain e successivamente di nuovo quelle slick, che hanno permesso a Di Amato di concludere davanti a Earle-Perel-Schirò (Ferrari 488 GT3 Evo-Kessel Racing), terzi della GT3 PRO-AM, e Magnoni-Zanotti (Honda NSX-Nova Race), secondi della GT3 AM.

Sfortuna, invece, per Drudi-Ferrari-Agostini (Audi R8 LMS-Audi Sport Italia) fuori al 12° giro per una uscita sulla sabbia del giovane pilota piacentino, per Cuhadaroglu-Fumanelli (Ferrari 488 GT3 Evo-Kessel Racing), ritiratisi al 15° passaggio per l’identico motivo e per l’equipaggio interamente femminile, Gatting-Frey-Bovy (Ferrari 488 GT3 Evo-Iron Lynx), 13° assoluto dopo essere stato attardato da un problema all’idroguida. Gara da dimenticare anche per Perolini-Negro-Veglia (Lamborghini Huracan-LP Racing), 14mi assoluti, e per Comandini-Zug-Spengler (BMW M6 GT3-Ceccato Racing), 15mi assoluti, penalizzati dalla foratura di un pneumatico dopo un contatto del pilota romano con Fumanelli nelle prime battute di gara.

GT CUP/GT4
All’esordio nella serie tricolore, Delacour e Sbirrazzuoli hanno ampiamente meritato la vittoria nella classe riservata alle vetture in configurazione monomarca. L’equipaggio dell’AF Corse, dopo aver ottenuto il miglior tempo in prova, ha sempre comandato la gara sin dal via, precedendo sotto alla bandiera a scacchi Dionisio-Varini-Barri (Lamborghini Huracan ST-Team Italy) e Baratto-Becagli-Vinella (Ferrari 458 Challenge-SR&R). Mesto ritiro, invece, per Demarchi-Risitano-Barbolini (Ferrari 488 Challenge-SR&R), bloccati dalla rottura di un collettore.

Nella GT4 il successo è andato alla BMW M4 di Neri-Fascicolo-Nilsson che hanno disputato una gara con un passo regolare in tutti e tre gli stint. Ha preso il via Neri a cui è seguito Fascicolo, mentre Nilsson ha concluso la gara, conquistando altri 20 punti in classifica generale che, dopo il primo posto di Pergusa, conferma i portacolori del Ceccato Racing al comando della classifica provvisoria.