Jacopo Rubino - Photo4"Questa è una giornata che non dimenticherò mai: guidare una vettura di Formula 1 è il sogno di ogni pilota". La prima volta non si scorda mai, e Sean Gelael non ha certo smentito alla solita regola nel raccontare la giornata di test vissuta oggi in Bahrain con la Toro Rosso.
L'annuncio era stato dato circa un mese fa, l'attesa è stata lunga. Ma ben ripagata: "La vettura è una belva, velocissima. Durante la sessione mi sono progressivamente abituato e abbiamo sicuramente fatto dei progressi nel corso della giornata. Ho fatto molti giri (78 in tutto, ndr), prendendo così confidenza con la monoposto". Alla fine è maturato un buon ottavo tempo in 1'33"885, a un soffio dalla Renault di Nico Hulkenberg e dalla Williams di Lance Stroll.
Gelael, classe 1996, ha iniziato la gavetta in monoposto nel 2012 disputando la Formula Pilota China, per poi salire in F3 sempre assieme al nostro Antonio Giovinazzi, suo amico fraterno. Il caso ha voluto che sul circuito di Sakhir, oggi, fossero in azione entrambi: Gelael appunto sulla STR12, l'italiano sulla Ferrari. Sean ha militato anche in Formula Renault 3.5, dal 2015 è invece presenza stabile nella GP2 diventata da poco Formula 2. "L'aderenza in frenata e il salto sui cordoli sono le maggiori differenze che ho notato", ha raccontato facendo un paragone con la categoria cadetta.
Su Gelael sono arrivate parole positive anche da parte di Jody Egginton, ingegnere veicolista della squadra di Faenza: "Si è adattato molto bene, effettuando diversi test con differenti mescole di pneumatici, raccogliendo dati molto utili. Ha guidato bene e senza commettere errori, può essere molto soddisfatto".
Domani al volante della Toro Rosso torneranno, alternandosi, i titolari Carlos Sainz e Daniil Kvyat. Per Gelael il bis sulla Formula 1 è fissato ad agosto, nelle prove post Gran Premio a Budapest. "Non vedo l'ora", dice, ma ora l'attenzione torna sulla F2: fra un mese c'è il prossimo round a Barcellona.