7 Lug [10:43]
Giovinazzi, che gara in Austria:
l'anno della maturazione inizia bene
Jacopo Rubino
Ha cominciato il nuovo Mondiale di Formula 1 conquistando due punti, un piccolo trionfo. "Sono davvero felice", dice Antonio Giovinazzi, e ne ha tutti i motivi: il pilota pugliese nel Gran Premio d'Austria ha superato ogni attesa. L'Alfa Romeo Racing si è infatti presentata a Spielberg a corto di prestazioni, come confermato dalle difficili qualifiche, ma "Giovi" si è destreggiato benissimo in una domenica ricca di variabili per centrare uno splendido nono posto. Una prova da veterano consumato.
"Entrare in zona punti era il massimo che potessimo fare. La gara non è stata semplice, all'inizio abbiamo sofferto un po', ma siamo diventati più forti con il passare dei giri", ha raccontato Antonio, che sabato aveva chiuso appena 18esimo, eliminato in Q1. Comunque davanti alla vettura gemella di Kimi Raikkonen. "Ovviamente in un Gran Premio così caotico serve un po' di fortuna, ma siamo stati pronti a sfruttare ogni occasione che si è presentata. Abbiamo lottato, questo è un ottimo modo di aprire il campionato".
Il Red Bull Ring, per Giovinazzi, si rivela un circuito amico: qui nel 2019 ha raggiunto la prima top 10 della carriera, e dodici mesi dopo, nel calendario rivoluzionato dal Coronavirus, ha inaugurato nel verso giusto una stagione che si preannuncia fondamentale per il suo futuro. Quella in cui è chiamato alla maturazione definitiva, così da assicurarsi una permanenza a lungo termine nel Circus.
Gioca a favore l'aver battuto il compagno Raikkonen, e in gara, senza il favore delle telecamere, Antonio è riuscito addirittura a superare la Ferrari di Sebastian Vettel. Come erede del tedesco il team di Maranello per il 2021 ha preferito puntare su Carlos Sainz, Giovinazzi nelle scorse settimane ha accettato il verdetto ("non era ancora il momento"), ma ora può dimostrare che non sarebbe stata una scelta azzardata. E magari scrollarsi di dosso un po' di pressione fastidiosa: già da tempo molti opinionisti in Germania spingono affinché venga promosso Mick Schumacher, ora in F2, per sostituirlo. Ma con altre prestazioni del genere, l'italiano potrà tenersi stretto il sedile in Alfa.