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1 Mag [1:27]

Giro 7, GP di Imola 1994
La telemetria che racconta
l'ultima curva di Senna

Massimo Costa

Cosa provocò l'incidente mortale di Ayrton Senna l'1 maggio 1994 a Imola? Per molti giorni, settimane, non si riuscì a capire il reale motivo del perché il pilota brasiliano della Williams uscì di pista alla curva del Tamburello. Tante le ipotesi, finché non prese corpo la convinzione che si fosse rotto il braccetto dello sterzo. Già dopo pochi giorni dal dramma imolese, Autosprint pubblicò una foto che evidenziava come si fosse verificata una grave avaria allo sterzo. Inizialmente tale teoria non trovò conferma, ma fu corretta.

Il 17 agosto del 1994, Auto&Sport Rombo, il giornale per cui chi scrive lavorava, pubblicò in esclusiva mondiale la telemetria di quel momento che fotograva perfettamente quanto accaduto. Il direttore del suddetto settimanale, Alberto Sabbatini, era riuscito ad entrare in possesso di quel prezioso documento che mostrava come la pressione idraulica dello sterzo e la velocità fossero crollate nel momento in cui Senna agiva sul volante per affrontare la veloce curva a sinistra del Tamburello.

In pochi decimi, Ayrton capì che lo sterzo non rispondeva, cercò di ovviare all'inconveniente, da 306 km/h scese a 210, ma la sua Williams, fuori controllo, sbattè con violenza contro le protezioni. Un pezzo della sospensione anteriore, staccatosi, perforò la parte alta della visiera del casco di Senna, provocandone una profonda ferita che ne causò la morte.

Sabbatini ha voluto raccontare sul proprio canale youtube, quegli istanti.
Ecco il video e, sotto, la sua spiegazione scritta




Alberto Sabbatini

L'1 maggio di 30 anni fa avvenne la tragedia di Ayrton Senna a Imola. Da giornalista ho seguito a fondo quella vicenda e grazie a un informatore riuscii a venire in possesso di un documento davvero esclusivo: la telemetria della Williams di Senna. Non potei trattenerlo, ma fui in grado di farne una una copia. In questo video vi racconto cosa è successo davvero sulla macchina di Ayrton al Tamburello: lo dimostrano i tracciati della telemetria e cosa lui cercò disperatamente di fare per evitare l'incidente.

Anche a 30 anni di distanza, è un documento eccezionale che il tribunale ha sottostimato nell'inchiesta sulla tragedia. E da quelle poche righe colorate, si vede tutto il dramma di un pilota che aveva compreso benissimo cosa stava per succedere e ha cercato disperatamente di fermare la macchina, ma non è riuscito ad evitare l'incidente.

Come inviato di F1, avevo conosciuto bene Ayrton Senna con cui avevo un ottimo rapporto professionale: ho raccontato in profondità nel libro, che ho pubblicato qualche anno fa, sia le ragioni della sua superiorità come pilota sia l'uomo di cui non tutti avevamo compreso a fondo il carattere. Nel libro analizzo anche in dettaglio la vicenda telemetria.

Trovate il mio libro "Senna, la magia della perfezione" (edizioni Kenness) in vendita nelle librerie o su Amazon.
 
Infine, un aneddoto sulla sigla di questo video: la canzone di cui ascoltate un accenno nella sigla iniziale e di coda, è la bellissima "Ayrton" scritta dal compianto cantautore cesenate Paolo Montevecchi. Il brano fu interpretato anche da Lucio Dalla, ma qui potete sentirlo dalla voce originale dell'autore durante una esibizione all’aperto alcuni anni fa a Imola, davanti ai tifosi proprio alla curva del Tamburello, nella quale rese omaggio ad Ayrton Senna cantando la canzone a lui dedicata.
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