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16 Dic [14:12]

Grande 2020 per la Racing Point,
ma anche molte occasioni mancate

Jacopo Rubino - XPB Images

Ai test invernali di Barcellona, portando in pista la vettura-clone della Mercedes 2019, la Racing Point aveva subito spaventato gli avversari. Abbastanza per candidarsi al terzo posto nel Mondiale Costruttori. L'andamento della stagione 2020 ha confermato quelle impressioni, ma proprio nella volata di Abu Dhabi la compagine di Silverstone si è vista soffiare l'obiettivo. Non da una mediocre Ferrari, messa nel mirino a febbraio, ma dalla McLaren. E alla fine in casa Racing Point resta un po' di amaro in bocca.

"È stato un anno di opportunità mancate, per molte ragioni", ha ammesso il team principal Otmar Szafnauer. Certo, è arrivata la gioia impagabile della vittoria di Sergio Perez nel Gran Premio di Sakhir, la pole di Lance Stroll in Turchia, un totale di quattro podi, che però potevano essere di più, così come i 195 punti accumulati. 7 in meno della McLaren. La sensazione è che la Racing Point, un po' per sfortuna e un po' per colpe proprie, non abbia sfruttato appieno il potenziale della sua RP20. Una macchina controversa per la sua origine progettuale, ribattezzata subito "Mercedes rosa", non a caso. Comunque velocissima, spauracchio per le altre compagini di metà schieramento.

Ci sono stati problemi di affidabilità, come quelli (decisivi) che hanno messo fuori gioco Perez nell'ultimo round a Yas Marina e gli erano già costati un podio nella prima gara in Bahrain. Ci sono stati gli errori di Lance Stroll, terzo a Monza ma poi entrato in un periodo sottotono, e la positività di entrambi i piloti al COVID-19. Nico Hulkenberg è stato un ottimo sostituto, ma è chiaro che la sua preparazione non potesse essere ideale. Un altro podio è stato gettato alle ortiche a Imola, richiamando Perez ai box sotto safety-car: uno scivolone strategico a cui il messicano non ha potuto rimediare con i sorpassi.

"Ci lasceremo la delusione alle spalle", guarda avanti Szafnauer, "per concentrarci sui lati positivi di una grande stagione, in cui abbiamo vissuto alcuni momenti splendidi. Abbiamo dimostrato di avere una macchina e una squadra competitive, un'ottima base per tornare ancora più forti nel 2021 con il nome Aston Martin".

Un cambio di identità, orchestrato sotto la proprietà di Lawrence Stroll, che coinciderà con l'arrivo di Sebastian Vettel. Il quattro volte iridato, chiuso il capitolo Ferrari, ricomincia con una nuova sfida, portando la sua esperienza in un progetto che lo vedrà fortemente coinvolto, anche a livello azionario. Ma Seb ha subito un compito impegnativo: non far rimpiangere Perez, "sacrificato" per liberare il suo sedile, pur protagonista di una annata da applausi. Checo ha chiuso quarto in classifica, proprio come la Racing Point: una scuderia a cui ha dato moltissimo sin dal suo approdo nel 2014, quando era ancora la vecchia Force India.
RS Racing