Massimo Costa - XPB ImagesDa Montreal 2007 a Sochi 2021. In mezzo 281 Gran Premi disputati e 100 vittorie. Lewis Hamilton è sempre più nell'olimpo della F1. In pratica, un successo ogni 2,81 gare. Travolgente. E se consideriamo che dei piloti in attività con una prospettiva di carriera lunga, il più vincente è Max Verstappen con 17 primi posti su 134 corse svolte (un successo ogni 7,9 gare) si può intuire che ci vorrà moltissimo tempo prima che Hamilton venga buttato giù dal trono.
Quarto in griglia dopo aver sbagliato strategia in qualifica, picchiando pure contro il muretto all'ingresso box nel momento decisivo, Hamilton si è rifatto con gli interessi. Al via ha preso la scia del poleman Lando Norris, ma è rimasto imbottigliato alla prima curva ed è scivolato sesto. I primi giri per lui sono stati complicati, ma ha saputo pazientare, ragionare, non rischiare più di tanto. Piano piano si è ritrovato secondo alle spalle di Norris, che ben si difendeva. A un certo punto, Hamilton ha affondato la lama, ma il suo giovane connazionale ha risposto con autorità.
La McLaren-Mercedes, come si è potuto vedere a Monza, è una monoposto velocissima, ben costruita, che può tenere testa alla Mercedes. Norris ci stava riuscendo nel tenere dietro la W12 e cominciava a vedere la possibilità di vincere la sua prima gara in F1. Un sogno incredibile per lui e per di più battendo l'eroe nazionale Hamilton. Ma a 8 giri dal termine, ha cominciato a piovere. Mi fermo o non mi fermo ai box per montare le gomme rain, hanno cominciato a chiedersi sia Lando sia Lewis. Quale può essere la giusta scelta?
La pioggia inizialmente non cadeva forte e pareva stabile così. Qualcuno però, ha cominciato a fermarsi ai box anche perché dal meteo era giunta la segnalazione che l'intensità della pioggia sarebbe aumentata in maniera consistente. Hamilton al primo invito di fermarsi ha detto no, poi quando gli hanno comunicato che la situazione con le slick sarebbe stata impossibile nell'arco di pochissimi minuti, non ci ha pensato un attimo ed è rientrato. Norris ha quasi litigato con il box, ha suggerito che voleva rimanere fuori, ma è rimasto fregato gettando via una vittoria possibile, la prima per se stesso, la seconda consecutiva per la McLaren dopo Monza.
Norris è uscito di pista un paio di volte mentre Hamilton lo superava con estrema facilità andando a vincere la corsa. Quando l'inglese di Zak Brown è rientrato al pit-stop era tardissimo e alla fine si è piazzato settimo. Dirà poi che non gli era stato detto che la pioggia sarebbe aumentata, ma in ogni caso, pensare di concludere un Gran Premio bagnato con le slick è stato un atto di superbia. Una superbia comunque positiva, da pilota giovane che si sente sicuro di quel che fa. Ma anche il team in serata ha poi ammesso che la decisione di rimanere fuori con le slick è stata presa in comune accordo. Un modo per non far cadere tutte le colpe su Norris o è andata veramente così?
Norris alla prima staccata dopo la partenza era stato superato da un Carlos Sainz aggressivo. Lo spagnolo dopo pochi giri ha iniziato ad accusare un decadimento delle prestazioni delle sue gomme medie e così Norris è passato in testa al GP. Era il giro 13. Da quel momento il britannico ha condotto la gara in maniera autoritaria, fino alla scellerata decisione finale. Peccato davvero. Ma è ormai evidente che la McLaren, con Norris e Daniel Ricciardo, quinto al traguardo, ha due piloti, una monoposto e un motore in grado di puntare molto in alto nel futuro.
Tornando a Hamilton, la sua 100esima vittoria gli permette di ritrovare la vetta della classifica generale, ma di certo non si aspettava di incontrare sul secondo gradino del podio Max Verstappen. L'olandese della Red Bull-Honda partiva ultimo e non è stato rapidissimo nel suo recupero. La macchina non lo convinceva in pieno, troppo degrado con le gomme, nei giri finali con pista asciutta era stato addirittura superato dalla Alpine-Renault di Fernando Alonso.
Al 43° giro, Verstappen era settimo, in ogni caso un bel risultato considerando che era partito ventesimo. Ma la pioggia arrivata nel finale, ha cambiato lo scenario. Dal box Red Bull è arrivata la chiamata al momento giusto e con le rain Max ha potuto spingere forte guadagnando terreno su coloro che proseguivano con le slick e coloro che si sono fermati dopo di lui. Mossa giusta insomma, e Verstappen si è ritrovato secondo con pieno merito. Prima del via, il pilota Red Bull temeva un 25 a 0 a favore di Hamilton in quanto a punti, invece è finita 25 a 18. Per lui, una vittoria.
Applausi per Sainz. Nella prima fase della gara ha condotto con baldanza le operazioni, ma l'eccessivo e rapido degrado degli pneumatici di mescola media lo ha rallentato. Ha perso la prima posizione e si è dovuto fermare ai box molto in anticipo su quanto preventivato per montare le hard. Sainz ha però tenuto alta la barra, come si suol dire, spingendo sempre forte, tenendo un ritmo costante elevatissimo. E piano piano ha raggiunto la terza posizione. Bene la chiamata per il cambio gomme quando ha cominciato a piovere. Per Sainz è il terzo podio stagionale e in classifica generale è ora sesto avendo superato il compagno Charles Leclerc.
Il monegasco della Ferrari, come Verstappen è scattato dalla ultima fila. Ha rischiato tantissimo alla prima staccata e rapidamente da 19esimo è passato 12esimo. Ha corso come una furia gestendo bene le gomme hard con le quali era partito, sostituite al giro 35. Nel finale, con le medie poteva spingere forte ed era ottavo con buone prospettive di raggiungere le prime cinque piazze. Alle prime gocce d'acqua, ha pensato come Norris di rimanere con le slick, ma l'azzardo è stato troppo grande. Pare non vi sia stata la giusta comunicazione box-pilota. Fatto sta che Leclerc alla fine è finito fuori pista in maniera innocua, ha messo le rain ed ha concluso 15esimo e molto arrabbiato.
Buona gara per Ricciardo, quarto, ma considerando il ritmo del suo compagno Norris, ci si poteva aspettare qualcosa di più nell'arco della corsa. Valtteri Bottas pareva disperso, incapace di reagire. La scelta di cambiargli il motore per farlo retrocedere in griglia di partenza e bloccare in qualche maniera il recupero di Verstappen è fallita subito quando si è lasciato superare senza colpo ferire dall'olandese. Poi, ha navigato stancamente fuori dalla zona punti. Ma tutto è cambiato negli ultimi 8 giri con la chiamata del box per mettere le Pirelli rain. Bottas ha così concluso quinto ribaltando una gara certamente brutta per lui.
Chi ha disputato un Gran Premio di notevole intensità è stato Fernando Alonso, sesto con l'Alpine-Renault. Lo spagnolo ha esagerato al via tagliando la prima variante, poi ha ridato le posizioni, ma è sempre rimasto al vertice. Avrà anche 40 anni, ma di certo non li dimostra. E lo stesso si può dire di Kimi Raikkonen, spettacolare fin dalla partenza. Non si sa come, ma il finlandese dell'Alfa Romeo si è presto portato in zona punti con un 1° giro da fantascienza, poi è rimasto sempre in zona punti finché nel finale, in condizioni non facili, ha messo in campo tutta la sua esperienza di 41enne andando a prendersi un incredibile ottava posizione. E dire che aveva saltato gli ultimi due Gran Premi per Covid...
Peccato per Sergio Perez, bravissimo nella gestione gomme nel primo stint, per qualche giro in prima posizione. Dopo il pit-stop aveva recuperato forte salendo terzo dopo un bel sorpasso a Sainz, ma con la pioggia le cose per lui sono cambiate drasticamente in negativo ed è arrivato nono davanti a un buon George Russell. Con la Williams, nei primi giri ha tenuto non si sa come la terza posizione, alla fine ha recuperato un punto con la decima piazza. Delusione grande in casa Aston Martin, fuori dai punti. Lance Stroll era quarto nelle prime fasi. Male anche l'Alpha Tauri e Antonio Giovinazzi, sempre lontanissimo dal compagno di squadra Raikkonen dopo essere stato urtato al 1° giro ed avere sofferto tutta la gara problemi alla radio.
Domenica 26 settembre 2021, gara1 - Lewis Hamilton (Mercedes) - 53 giri 1.30'41"001
2 - Max Verstappen (Red Bull-Honda) - 53"271
3 - Carlos Sainz (Ferrari) - 1'02"475
4 - Daniel Ricciardo (McLaren-Mercedes) - 1'05"607
5 - Valtteri Bottas (Mercedes) - 1'07"533
6 - Fernando Alonso (Alpine-Renault) - 1'21"321
7 - Lando Norris (McLaren-Mercedes) - 1'27"224
8 - Kimi Raikkonen (Alfa Romeo-Ferrari) - 1'28"955
9 - Sergio Perez (Red Bull-Honda) - 1'30"076
10 - George Russell (Williams-Mercedes) - 1'40"551
11 - Lance Stroll (Aston Martin-Mercedes) - 1'46"198
12 - Sebastian Vettel (Aston Martin-Mercedes) - 1 giro
13 - Pierre Gasly (Alpha Tauri-Honda) - 1 giro
14 - Esteban Ocon (Alpine-Renault) - 1 giro
15 - Charles Leclerc (Ferrari) - 1 giro
16 - Antonio Giovinazzi (Alfa Romeo-Ferrari) - 1 giro
17 - Yuki Tsunoda (Alpha Tauri-Honda) - 1 giro
18 - Nikita Mazepin (Haas-Ferrari) - 2 giri
RitiratiNicholas Latifi
Mick Schumacher
Il campionato piloti1.Hamilton 246,5; 2.Verstappen 244,5; 3.Bottas 151; 4.Norris 139; 5.Perez 120; 6.Sainz 112,5; 7.Leclerc 104; 8.Ricciardo 95; 9.Gasly 66; 10.Alonso 58; 11.Ocon 45; 12.Vettel 35; 13.Stroll 24; 14.Tsunoda 18; 15.Russell 16; 16.Latifi 7; 17.Raikkonen 6; 18.Giovinazzi 1.
Il campionato costruttori1.Mercedes 397,5; 2.Red Bull-Honda 364,5; 3.McLaren-Mercedes 234; 4.Ferrari 216,5; 5.Alpine-Renault 103; 6.Alpha Tauri-Honda 84; 7.Aston Martin-Mercedes 59; 8.Williams-Mercedes 23; 9.Alfa Romeo-Ferrari 7; 10.Haas-Ferrari 0.