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9 Feb [11:14]

Hamilton-Mercedes, firma per un anno:
servirà a ragionare meglio sul futuro

Jacopo Rubino

Il nuovo contratto tra Lewis Hamilton e la Mercedes è per una sola stagione: significa che il pilota britannico ha già in mente di lasciare la Formula 1 a fine anno, magari fresco di ottavo titolo? Possibile, ma non scritto. Le parole del team principal Toto Wolff danno infatti una prospettiva più rilassata ai motivi di questo orizzonte temporale, deciso "congiuntamente" e figlio di circostanze particolari. In realtà, adesso, entrambe le parti avranno più margine per programmare il post 2021. Senza dimenticare che nell'accordo, pur non menzionata pubblicamente, si ritiene sia stata inserita una opzione di prolungamento automatico.

"Volevamo parlare del contratto in mezzo alle due gare in Bahrain, ma poi Lewis non è stato bene (positivo al Coronavirus, ndr). Così la trattativa è cominciata giusto prima di Natale, ed era importante concluderla al più presto. In quest'ottica, abbiamo pensato di rinviare ad una fase successiva il confronto sul 2022 e oltre", ha spiegato il manager austriaco. Ci sono infatti molteplici aspetti da chiarire con più tranquillità, rispetto alla fretta che si è venuta a creare durante questo inverno. "Lewis ha bisogno di decidere quale sarà il suo futuro, dall'altro lato la squadra ha bisogno di decidere come muoversi sul lungo periodo", ha sottolineato Wolff, ricordando: "Nel 2022 ci sarà un significativo cambio di regolamento, anche noi vogliamo vedere come si evolverà il modo, e l'azienda".

"Ci sono incertezze che influenzano i nostri guadagni, i proventi dalle TV o dagli sponsor. Il gruppo Daimler sta affrontando una enorme trasformazione verso la mobilità elettrica e questo richiede investimenti. Viviamo in un contesto diverso da quello di qualche anno fa. Detto questo, siamo totalmente allineati: io, Lewis e la Mercedes. Non c'è nessuna divergenza di opinioni".

Un punto, comunque, è fermo: "In rispetto dei nostri valori di fedeltà e correttezza, Lewis e Valtteri (Bottas, ndr) saranno i primi con cui parleremo". Solo dopo, se ritenuto necessario, si sonderà il mercato, ma Wolff è stato trasparente: "Il futuro è in mano ai giovani piloti e dobbiamo considerare come ci vogliamo configurare per gli anni a venire".

La scuderia di Brackley tiene sempre in caldo il suo pupillo George Russell, che si prepara a disputare il terzo campionato in prestito alla Williams ma non potrà restare a lungo ancora "parcheggiato". Se ne sciuperebbe il talento. Del resto, quando è stato chiamato a sostituire lo stesso Hamilton al Gran Premio di Sakhir, Russell ha subito dimostrato le proprie doti.

In queste settimane sembrava inoltre che il sette volte iridato avesse posto alcune pretese significative, come il ricevere una quota dei premi in denaro elargiti alla squadra, o addirittura il veto su un eventuale ingaggio di Max Verstappen, considerato l'avversario più temibile. Le voci su queste clausole "erano infondate", ha insistito Wolff, che ha ripetuto: "In nessun momento abbiamo pensato che Lewis non avrebbe firmato, così come lui non ha mai avuto dubbi".




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