Jacopo Rubino - XPB ImagesLewis Hamilton è stato squalificato dai risultati della qualifica disputata ieri Interlagos: l'ala posteriore della sua Mercedes, finita sotto il mirino dei commissari, è stato giudicato irregolare venendo meno all'articolo 3.6.3 delle normative tecniche di Formula 1. Il verdetto è arrivato a quasi 24 ore di distanza. Hamilton non partirà quindi davanti a tutti, ma ultimo, nella Sprint Qualifying di oggi, con il rivale Max Verstappen a ereditare la prima casella in griglia. Un'occasione d'oro per l'olandese, che invece è stato
solo multato per aver toccato proprio l'ala incriminata in parco chiuso, non avendo provocato alterazioni.
Sulla vettura del campione del mondo, la distanza tra i profili dell'ala posteriore ha superato in qualifica il massimo di 85 millimetri a DRS attivato. La segnalazione era partita proprio dai rivali della Red Bull, e dopo verifiche statiche, analisi video e ascoltando il parere delle parti in causa ecco l'attesissimo il responso, certamente di grande peso nelle dinamiche della lotta per il titolo 2021.
Un aspetto, a scanso di equivoci, va comunque sottolineato: non c'era intento da parte della Mercedes di violare le regole o di ottenere un vantaggio non consentito. Lo hanno messo in chiaro anche i commissari, affermando "di non aver mai dubitato" che i test non superati (quattro volte) fossero frutto di un intento antisportivo. La flessione oltre i limiti è stata dovuta probabilmente a un problema nel meccanismo degli attuatori del DRS, o a un errore di assemblaggio, secondo la spiegazione fornita dalla Mercedes. Un inconveniente, insomma, anche perché analoghe verifiche sono state compiute in moltissime occasioni senza criticità.
Il weekend di Hamilton, ora, si mette decisamente in salita: nella corsa-sprint dovrà cercare di recuperare più posizioni possibili, pensando allo schieramento del Gran Premio di domani, quando comunque pagherà altre 5 caselle di arretramento per la sostituzione del motore termico già effettuata ieri.