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27 Set [15:33]

Hamilton, errore inspiegabile,
Bottas e Verstappen ringraziano

Massimo Costa

Era tutto pronto per festeggiare la 91esima vittoria di Lewis Hamilton nel Mondiale F1, tante quanto Michael Schumacher, al comando della classifica di chi ha raccolto più successi in carriera. Un numero che pareva inavvicinabile per sempre quello dello sfortunato sette volte iridato tedesco. E invece, Hamilton è ad un passo non solo per eguagliarlo, ma anche per superarlo, divenendo così il recordman assoluto della F1 per quanto riguarda vittorie e pole. Ma il pilota della Mercedes si è fregato con le sue mani compiendo per due volte una manovra incomprensibile: nei giri pre griglia, Hamilton per provare le partenze anziché fermarsi a fine pit-lane nell'apposito spazio permesso per questo tipo di prove, sulla destra della corsia, è andato ben oltre, praticamente in pista, e lì si è posto per simulare il via.

Inevitabile quindi la penalità, doppia, 5 + 5 secondi. Una leggerezza, quella di Lewis, che è difficile da comprendere considerando che su ogni pista del calendario iridato, da anni e anni, vige la regola sopra citata. Eppure, è accaduto e così Hamilton che pareva lanciato verso la vittoria, in occasione del pit-stop ha pagato i 10 secondi di penalità lasciando libero a Valtteri Bottas il sentiero verso la bandiera a scacchi. Il finlandese, già al via si era fatto minaccioso dalla seconda fila, superando Max Verstappen e tentando il sorpasso all'esterno della curva 2 ad Hamilton. Manovra non riuscita. Bottas, dopo la penalità al compagno di squadra che si è piazzato terzo, ha corso... alla Hamilton. Giri veloci, passo sicuro, nessun errore, sbloccandosi psicologicamente e il Bottas remissivo che abbiamo visto negli ultimi Gran Premi non pareva certo quello visto a Sochi.

Per il finlandese per cui il due volte iridato F1 Mika Hakkinen ha grande ammirazione, è arrivata la nona vittoria in carriera, la seconda a Sochi dopo quella del 2017, ed ha rosicchiato 10 punti a sua Maestà. Che conduce sempre la graduatoria generale, forte di 205 punti mentre lui ne ha 161. Il divario è di 44 punti e con sette gare ancora da disputare, possiamo dire che il discorso titolo è ancora aperto. Lewis, raggiunta la terza posizione, ha provato ad andare a prendere Verstappen, ma si è presto arreso.

Per l'olandese e la Red Bull-Honda un secondo posto importante che cancella gli ultimi due ritiri avvenuti a Monza e al Mugello. Un po' d'aria fresca insomma, perché si temeva veramente un inizio di crisi dei motori Honda. Verstappen su dieci gare ha visto l'arrivo sette volte e sempre sul podio. Notevole. Gran quarto posto per la Racing Point-Mercedes grazie a Sergio Perez. Una prova maestosa la sua, tutta di attacco, con ottimi sorpassi. Il messicano ha confermato una volta di più che non può rimanere a piedi dopo il sacrificio del team di Lawrence Stroll per permettere l'arrivo di Sebastian Vettel, sarebbe uno spreco folle da parte della F1. Haas e Alfa Romeo ci pensino bene. Con i 12 punti acquisiti, la Racing Point si è portata a 2 punti dalla McLaren, terza nella classifica costruttori e a secco a Sochi.

Lando Norris ha infatti concluso 15esimo, ma non è mai stato tra i protagonisti mentre Carlos Sainz si è autoeliminato dopo il via quando per rientrare in pista dal taglio della curva 2, ha clamorosamente colpito il muretto. In grande risalita la Renault, quinta con Daniel Ricciardo, molto pimpante, e settima con Esteban Ocon, calato nella seconda parte della gara. Sono comunque 16 punti pesanti per il costruttore francese, rientrato a pieno titolo nella battaglia per la terza posizione avendo 99 punti contro i 106 della McLaren.

Positiva la sesta posizione della Ferrari, con un Charles Leclerc graziato dalla direzione gara dopo aver eliminato al 1° giro Lance Stroll. Sempre nella top 10, il monegasco ha corso bene e la SF1000 questa volta non ha completamente deluso, seppur abbia concluso a oltre un minuto da Bottas. Fuori dai punti Sebastian Vettel, tredicesimo e condizionato dalla posizione di partenza (settima fila) dopo l'incidente della qualifica. Bene le due Alpha Tauri-Honda, ottava con Daniil Kvyat e nona con Pierre Gasly. L'ultimo punto è andato ad Alexander Albon con la Red Bull-Honda, partito quindicesimo dopo la penalità per la sostituzione del cambio. Gara gagliarda per Antonio Giovinazzi, undicesimo, e Kevin Magnussen, dodicesimo.

Domenica 27 settembre 2020, gara

1 - Valtteri Bottas (Mercedes) - 53 giri
2 - Max Verstappen (Red Bull-Honda) - 7"729
3 - Lewis Hamilton (Mercedes) - 22"729
4 - Sergio Perez (Racing Point-Mercedes) - 30"558
5 - Daniel Ricciardo (Renault) - 52"065
6 - Charles Leclerc (Ferrari) - 1'02"186
7 - Esteban Ocon (Renault) - 1'08"006
8 - Daniil Kvyat (Alpha Tauri-Honda) - 1'08"740
9 - Pierre Gasly (Alpha Tauri-Honda) - 1'29"766
10 - Alexander Albon (Red Bull-Honda) - 1'37"860
11 - Antonio Giovinazzi (Alfa Romeo-Ferrari) - 1 giro
12 - Kevin Magnussen (Haas-Ferrari) - 1 giro
13 - Sebastian Vettel (Ferrari) - 1 giro
14 - Kimi Raikkonen (Alfa Romeo-Ferrari) - 1 giro
15 - Lando Norris (McLaren-Renault) - 1 giro
16 - Nicholas Latifi (Williams-Mercedes) - 1 giro
17 - Romain Grosjean (Haas-Ferrari) - 1 giro
18 - George Russell (Williams-Mercedes) - 1 giro

Ritirati
Carlos Sainz
Lance Stroll

Il campionato piloti
1.Hamilton 205; 2.Bottas 161; 3.Verstappen 128; 4.Norris 65; 5.Albon 64; 6.Ricciardo 63; 7.Leclerc, Stroll 57; 9.Perez 56; 10.Gasly 45; 11.Sainz 41; 12.Ocon 36; 13.Vettel 17; 14.Kvyat 14; 15.Hulkenberg 6; 16.Raikkonen, Giovinazzi 2; 18.Magnussen 1.

Il campionato costruttori
1.Mercedes 366; 2.Red Bull-Honda 192; 3.McLaren-Renault 106; 4.Racing Point-Mercedes 104; 5.Renault 99; 6.Ferrari 74; 7.Alpha Tauri 59; 8.Alfa Romeo-Ferrari 4; 9.Haas-Ferrari 1.
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