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2 Set [17:23]

Hamilton non sbaglia mai
Vettel e la Ferrari sì...

Da Monza - Massimo Costa

La Ferrari ha dominato per tutto il fine settimana, ha monopolizzato la prima fila, ma prima sul traguardo di Monza è transitata la Mercedes di Lewis Hamilton. Una beffa terribile, una disfatta totale per la Ferrari che non ha saputo ripetere l'exploit di Spa nonostante la superiorità evidenziata nel weekend. Sebastian Vettel ha gettato tutto alle ortiche con un errore banale alla variante della Roggia. Secondo dietro a Raikkonen, è stato attaccato all'esterno da Hamilton. Una manovra perfetta quella del campione del mondo. Vettel, anziché farlo sfilare per poi attaccarlo successivamente, ha tenuto duro col risultato di colpire con la sua ruota anteriore destra la fiancata della Mercedes e finire in testacoda.

Vettel, un errore da principiante"
Come ha dimostrato Raikkonen poco dopo, superato da Hamilton e poi ripreso e passato proprio alla Roggia, il tedesco della Ferrari considerando la forza della sua SF71-H doveva essere più freddo e ragionatore anziché farsi prendere dall'ansia per essere stato affiancato da Hamilton. E così, Vettel, ripartito da ultimo e costretto ai box per sostituire il musetto, ha dovuto rimontare giro dopo giro (e gli è anche andata bene che è uscita la SC al 1° giro per l'incidente occorso a Brendon Hartley, urtato in fase di partenza da Stoffel Vandoorne e Marcus Ericsson) fino a concludere quarto.

Pit-stop troppo anticipato per Raikkonen?
Purtroppo per la Ferrari, Hamilton ha giocato duro e da vero hammertime non ha mai mollato Raikkonen. Il team italiano ha fermato il finlandese al 21° giro per cambiargli le gomme, forse troppo presto perché Kimi a un certo punto ha accusato problemi al pneumatico posteriore sinistro. Hamilton si è fermato 7 giri dopo Raikkonen. Bloccato da Valtteri Bottas, magistralmente utilizzato dalla Mercedes per permettere ad Hamilton dopo il pit-stop di ricongiungersi alle loro spalle, Raikkonen quando l'inglese della Mercedes lo ha attaccato non ha potuto far nulla per difendersi. E così è clamorosamente sfumata una vittoria che pareva certa pochi minuti prima del via del Gran Premio.

Vettel precipita a meno 30 punti da Hamilton
Qualcuno potrà obiettare che Raikkonen in partenza doveva far subito passare Vettel, che la Ferrari non ha saputo giocare di squadra. Invece, fino alla Roggia il disegno era perfetto, ma Vettel lo ha scarabocchiato non difendendosi a dovere da Hamilton in fase di staccata e concedendogli la parte esterna della pista, quella migliore per il sorpasso. Difficile prevedere quel che sarebbe potuto accadere successivamente, nel corso del primo o secondo giro, anche se è logico pensare che Kimi prima o poi si sarebbe dovuto spostare. Di certo, Vettel non se l'è giocata per niente bene e ancora una volta ha regalato ad Hamilton punti pesantissimi. A Spa aveva raddrizzato in parte la situazione accorciando a meno 17 da Lewis con quella splendida vittoria, ora è precipitato a meno 30 punti. P

Bottas e Mercedes, gioco di squadra perfetto
Va anche sottolineato come la Mercedes abbia deciso di sacrificare Bottas. Nei primi giri è stato stranamente quarto, dietro alla più lenta (rispetto alla sua W09) Red Bull-Renault di Max Verstappen che veleggiava in terza posizione. Successivamente si è capito che Bottas aveva il compito di "giocare" su Raikkonen una volta che la Ferrari numero 7 aveva completato il pit-stop. Il più giovane dei due finlandesi ha operato al meglio, correttamente. Raikkonen però, in quella fase non è parso incisivo, non si è mai avvicinato con decisione a Bottas e presto ha iniziato ad accusare noie alla gomma posteriore sinistra. Insomma, il delitto perfetto...

Verstappen, il vizietto non l'ha perso
In una gara così emozionante e incerta fino al termine, gli altri piloti che hanno animato il GP sono passati in secondo piano. Verstappen, bravo e concreto, ha avuto un attimo di follia spostandosi in frenata alla prima variante mentre Bottas lo stava affiancando nel finale, tornando colui che si mette in mostra per la poca correttezza. Il vizietto dunque non l'ha perso e Verstappen ha rimediato 5" di penalità più che giusti venendo arretrato al quinto posto.

La Haas raggiunge la Renault al quarto posto
Ancora una gara tosta per Romain Grosjean e la Haas-Ferrari. Con Kevin Magnussen entrato in contatto con Sergio Perez nelle prime fasi della corsa, Grosjean si è preso la squadra americana sulle spalle e l'ha portata in sesta posizione. Otto punti pesanti perché la Haas ha raggiunto la Renault al quarto posto nella classifica costruttori. Dietro a Grosjean, che sembra aver cancellato la fase negativa, le due Racing Point Force India-Mercedes con Ocon settimo e Perez ottavo.

Williams sorprendenti, Sauber e Toro Rosso deludenti
La Renault ha arrancato in ottava posizione con Carlos Sainz, poi le due sorprendenti Williams-Mercedes che hanno tenuto un passo elevato per tutta la gara. Lance Stroll ha preso un punto con la decima posizione, Sergey Sirotkin è risultato undicesimo. Non ha graffiato Charles Leclerc con la Sauber-Ferrari, dodicesimo davanti a Stoffel Vandoorne, unico al traguardo con la McLaren-Renault dopo il ritiro di Fernando Alonso. Indecifrabile la prova di Nico Hulkenberg e della Toro Rosso-Honda di Pierre Gasly, lontano dal ripetere l'exploit della qualifica. Il francese ha, però, avuto difficoltà col fondo della sua vettura, danneggiato da contatti con Alonso e Ricciardo. Troppo presto KO Daniel Ricciardo (partito in ultima fila) con l'altra Red Bull-Renault: un problema alla frizione ha mandato in fumo, letteralmente, ogni speranza di rimonta.

Domenica 2 settembre 2018, gara

1 - Lewis Hamilton (Mercedes) - 53 giri 1.16'54"484
2 - Kimi Raikkonen (Ferrari) - 8"705
3 - Valtteri Bottas (Mercedes) - 14"066
4 - Sebastian Vettel (Ferrari) - 16"151
5 - Max Verstappen (Red Bull-Renault) - 18"208
6 - Romain Grosjean (Haas-Ferrari) - 56"320
7 - Esteban Ocon (Racing Point Force India-Mercedes) - 57"761
8 - Sergio Perez (Racing Point Force India-Mercedes) - 58"678
9 - Carlos Sainz (Renault) - 1'18"140
10 - Lance Stroll (Williams-Mercedes) - 1 giro
11 - Sergey Sirotkin (Williams-Mercedes) - 1 giro
12 - Charles Leclerc (Sauber-Ferrari) - 1 giro
13 - Stoffel Vandoorne (McLaren-Renault) - 1 giro
14 - Nico Hulkenberg (Renault) - 1 giro
15 - Pierre Gasly (Toro Rosso-Honda) - 1 giro
16 - Marcus Ericsson (Sauber-Ferrari) - 1 giro
17 - Kevin Magnussen (Haas-Ferrari) - 1 giro

Ritirati
23° giro - Daniel Ricciardo
9° giro - Fernando Alonso
0 giri - Brendon Hartley

Il campionato piloti
1.Hamilton 256; 2.Vettel 226; 3.Raikkonen 164; 4.Bottas 159; 5.Verstappen 130; 6.Ricciardo 118; 7.Hulkenberg 52; 8.Magnussen 49; 9.Perez, Alonso 44; 11.Ocon 43; 12.Grosjean 35; 13.Sainz 32; 14.Gasly 28; 15.Leclerc 13; 16.Vandoorne 8; 17.Ericsson 6; 18.Stroll 5; 19.Hartley 2.

Il campionato costruttori
1.Mercedes 415; 2.Ferrari 390; 3.Red Bull-Renault 248; 4.Haas-Ferrari, Renault 84; 6.McLaren-Renault 52; 7.Toro Rosso-Honda 30; 8.Racing Point Force India-Mercedes 28; 9.Sauber-Ferrari 19; 10.Williams-Mercedes 5.
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