Michele Montesano
Imprevedibile e tirato fino all’ultimo il primo E-Prix di Hyderabad. La Formula E ha riportato in India una competizione mondiale su quattro ruote e, soprattutto, tanto spettacolo. Sono passati esattamente 10 anni dall’ultimo GP di Formula 1, ma questa volta è stata la serie Full Electric a focalizzare l’attenzione degli appassionati. Al termine di una gara tirata e senza esclusioni di colpi, è stato Jean-Eric Vergne a conquistare la vittoria, braccato fin sotto la bandiera a scacchi da Nick Cassidy.
Se nelle prime fasi di gara il poleman Mitch Evans ha mantenuto agilmente la prima posizione, davanti alla DS Penske di Vergne e alla Envision di Sebastien Buemi, la sua strategia però non si è rivelata altrettanto efficace. Infatti, nel corso del settimo passaggio, l’alfiere Jaguar è transitato nell’Activation Zone scivolando addirittura in quarta posizione. Buemi ne ha approfittato per sopravanzare Vergne e balzare, in un sol colpo, al comando dell’E-Prix.
Perso il treno dei primi, Evans è poi stato colpito dal fuoco amico del compagno di squadra Sam Bird. Nel corso del tredicesimo giro l’inglese, provando ad attaccare Sacha Fenestraz, è arrivato lungo al tornantino centrando l’incolpevole Evans (nella foto sotto). Fra le facce sbigottite del box Jaguar, sono così andati in frantumi le speranze di raccogliere punti importanti. A beneficiarne è stato Cassidy che, al volante della Envision, è salito in zona podio. Il neozelandese ha approfittato dell’Attack Mode dapprima per sbarazzarsi del compagno di squadra Buemi, scivolato nel mentre in seconda posizione, per poi iniziare a pressare Vergne.
A 10 giri dalla bandiera a scacchi, il duello per la vittoria stava per diventare incandescente quando l’ingresso della safety-car ha fatto rifiatare il francese del DS Penske. Un detrito si è incastrato dietro il volante della McLaren di Jake Hughes che, non potendo sterzare, ha terminato la sua gara contro il muretto di curva 4. L’E-Prix di Hyderabad si è rivelato stregato per la McLaren. Nella ripartenza René Rast, tradito dalle gomme fredde, ha colpito Jake Dennis fino a quel punto bravissimo a risalire in quarta posizione.
La gara è proseguita per altri 7 giri con Vergne, in crisi di energia, placcato da Cassidy. Il francese ha dovuto mettere in mostra tutta la sua esperienza di bi-campione di Formula E per tagliare il traguardo con una carica residua dello 0,4%. Vergne ha così interrotto un digiuno che durava dall’E-Prix di Roma del 2021 regalando il primo successo al nuovo sodalizio DS Penske. Secondo posto per l’Envision Jaguar di Cassidy, mentre Buemi si è visto comminare una sanzione di 17” per uso eccessivo di potenza precipitando in quindicesima posizione. A salire sul gradino più basso del podio è stato così Antonio Felix da Costa (nella foto sotto) al suo centesimo E-Prix in carriera.
Nonostante un weekend tribolato, Pascal Wehrlein ha approfittato dei numerosi ritiri per terminare al quarto posto e allungare in classifica generale. Quinto Sergio Sette Camara che ha preceduto Oliver Rowland, costretto ad affrontare gli ultimi giri con lo sterzo piegato a causa di un contatto con Buemi. Settimo posto per Norman Nato, miglior piazzato fra i motorizzati Nissan, seguito da Stoffel Vandoorne penalizzato di 5” per aver ripetutamente oltrepassato i track limits.
A chiudere la zona punti André Lotterer ed Edoardo Mortara. Nel corso delle fasi iniziali il pilota Maserati ha valutato male una frenata tamponando la Jaguar di Bird. A rimetterci è stato però l’italo svizzero che, privo dell’ala anteriore, e scivolato nelle retrovie. Ma, grazie ai numerosi ritiri e alle penalità comminate agli avversari, Mortara ha conquistato la decima posizione. Solamente tredicesimo Maximilian Günther rimasto coinvolto nel groviglio causato dalle Jaguar quando occupava saldamente la top 5.
Sabato 11 febbraio 2023, gara
1 - Jean-Eric Vergne (DS) - DS Penske - 33 giri
2 - Nick Cassidy (Jaguar) - Envision - 0"400
3 - Antonio Felix da Costa (Porsche) - Porsche - 1"859
4 - Pascal Wehrlein (Porsche) - Porsche - 2"855
5 - Sergio Sette Camara (NIO) - NIO - 3"523
6 - Oliver Rowland (Mahindra) - Mahindra - 7"138
7 - Norman Nato (Nissan) - Nissan - 7"318
8 - Stoffel Vandoorne (DS) - DS Penske - 7"564
9 - André Lotterer (Porsche) - Andretti - 8"703
10 - Edoardo Mortara (DS Maserati) - Maserati - 9"073
11 - Nico Müller (Mahindra) - Cupra Abt - 10"622
12 - Sacha Fenestraz (Nissan) - Nissan - 11"635
13 - Maximilian Günther (DS Maserati) - Maserati - 15"446
14 - Lucas di Grassi (Mahindra) - Mahindra - 15"999
15 - Sébastien Buemi (Jaguar) - Envision - 17"735
16 - Jake Dennis (Porsche) - Andretti - 1'10"562
Giro più veloce: Nico Müller 1'14"656
Ritirati
René Rast (Nissan) - McLaren
Jake Hughes (Nissan) - McLaren
Sam Bird (Jaguar) - Jaguar
Dan Ticktum (NIO) - NIO
Mitch Evans (Jaguar) - Jaguar
Kelvin van der Linde (Mahindra) - Cupra Abt
Il campionato
1.Wehrlein 80 punti; 2.Dennis 62; 3.Vergne 31; 3.Buemi 31; 5.Cassidy 28; 6.Bird 28; 7.Hughes 27; 8.Rast 26; 9.da Costa 21; 10.di Grassi 18.