28 Mag 2003 [15:30]
INTERVISTA A GIACOMO PICCINI
«Spero che la prima vittoria arrivi al più presto»
Giacomo Piccini, 18 anni lo scorso marzo, nell'ultimo appuntamento del Tricolore F.3 a Imola è stato l'unico al volante di una Dallara a inserirsi tra le sempre più minacciose Lola-Dome del team Coloni. Un secondo posto che lo lancia al terzo posto in classifica, dietro al leader Fausto Ippoliti e al coetaneo Marco Bonanomi. Italiaracing.net lo ha raggiunto nel mezzo della lunga pausa che separa i piloti dalla prossima tappa di Pergusa, dove il pilota toscano, fratello dell'Andrea impegnato con la Lister nel FIA GT, punterà deciso al colpaccio.
- Perché hai scelto di fare subito il salto in Formula 3, senza passare dalla F.Renault 2000, come ci si poteva aspettare dopo la stagione in F.Renault Monza?
"Il fatto è che la F.Renault 2000 non mi è mai piaciuta, sin dal primo test. Sinceramente, non la reputo una gran monoposto... Poi è arrivata un'ottima offerta da parte dell'Imola Racing. Ho fatto un primo test con loro e mi sono subito trovato benissimo, così ho scelto la F.3. Oggi posso dire di aver fatto la cosa giusta, visto che stiamo andando bene in un campionato dove il livello è senz'altro cresciuto con l'ingresso delle Lola e la presenza di team più esperti del nostro".
- Molti dicono che tu ti trovi più a tuo agio sui circuiti veloci, ma il tuo secondo posto a Binetto dimostra che ci sai fare anche sui lenti...
"Sì, fino ad ora abbiamo fatto un buon lavoro dappertutto. Anche a Magione potevo dire la mia, però un contatto al primo giro mi ha messo fuori causa".
- A inizio stagione soffrivi di parecchi problemi di assetto, ora le cose stanno migliorando?
"Il problema principale è sempre la mancanza di un budget adeguato. Ho svolto soltanto tre giornate di test, e quando arrivi in circuito per la gara senza aver mai provato è evidentemente difficile trovare subito la strada giusta. In queste condizioni l'assetto giusto lo troviamo all'ultimo momento".
- Deve essere difficile non avere un compagno di squadra più esperto con il quale confrontarsi...
"Questo aspetto mi penalizza parecchio, perchè non sai mai se fai un errore, non riesci a rendertene conto perché non puoi confrontarti. A Imola, per fare un esempio, volevamo provare due tipi di assetto, uno più duro e uno più morbido, ma non c'è stato il tempo per farlo, mentre in due c'era questa possibilità. Comunque il team mi sta dando una gran mano; anche se non hanno tanta esperienza si danno da fare e inoltre con Sighinolfi ho subito trovato un'ottima intesa".
- Visti i risultati ottenuti fin qui, l'appuntamento è alla prima vittoria...
"Spero proprio che il primo successo arrivi al più presto. Possiamo farcela nelle prossime gare, anche se devo ammettere che adesso le Lola iniziano a fare veramente paura".