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dtm Il DTM al lavoro sull'elettrico:<br />in pista un prototipo da 1200 cv
9 Nov [17:13]

Il DTM al lavoro sull'elettrico:
in pista un prototipo da 1200 cv

Jacopo Rubino

Il weekend di Hockenheim è stato un crocevia tra presente e futuro del DTM. Abbiamo visto in azione per l'ultima volta le auto Class 1, che dopo solo due anni lasceranno il posto alle GT3. Un assaggio di 2021 lo hanno dato i giri dimostrativi con esemplari di Audi R8, Mercedes AMG GT3, Ferrari 488 e Lamborghini Huracan. In più il DTM ha presentato l'idea di una serie elettrica di supporto che potrebbe scattare nel 2023, con un prototipo da 1200 cavalli portato come anteprima. "Vogliamo convincere i fans del motorsport tradizionale sulle nuove tecnologie, e affascinarli con gare divertenti", ha commentato il boss Gerhard Berger.

La vettura, perfettamente marciante, è stata sviluppata dall'organizzatore ITR insieme alla specialista Schaeffler, azienda già coinvolta nel DTM come sponsor (quest'anno della BMW di Marco Wittmann) e in Formula E come partner Audi. A Hockenheim l'auto è stata usata ad esempio come apripista dei giri di ricognizione di gara 1 e gara 2, e ha visto alternarsi alla guida Daniel Abt, Hans-Joachim Stuck, Timo Scheider e Sophia Florsch. Ha colpito l'accelerazione "bruciante" ma... silenziosissima.

Fra le peculiarità tecniche realizzate da Schaeffler, il sistema di sterzo elettronico che non prevede un comando meccanico (si parla infatti di "steer-by-wire") e il pacco batterie raffreddato a liquido che viene considerato il top della tecnologia oggi disponibile. E proprio su questo si studia un'idea molto interessante per il format delle manches, che sarebbero di 30 minuti con un pit-stop obbligatorio: non solo per i pneumatici, ma anche per sostituire in modo automatizzato le stesse batterie. Di fatto, un equivalente "elettrico" del rifornimento di benzina.

L'idea del cambio-batterie, come riportato da TouringCarTimes, ha stimolato la curiosità di Dieter Gass e Jens Marquardt, direttori sportivi di Audi e (ormai uscente) di BMW. Anche se entrambi hanno evidenziato i molti ostacoli da superare per un'applicazione concreta, anche a livello di sicurezza. La strada è ancora lunga.