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27 Ott [21:52]

Il caso budget cap
Red Bull e FIA, c'è l'accordo

Massimo Costa - XPB Images

Da Suzuka ad Austin fino a Città del Messico, prosegue la telenovela, o sarebbe meglio dire la serie Crime, del budget cap. Domani, venerdì, dovrebbe essere reso noto l'accordo raggiunto tra la FIA e la Red Bull (oltre che l'Aston Martin, ma per una infrazione minima) per la violazione del limite imposto dei 145 milioni di dollari. Un accordo, quello tra Christian Horner e il presidente FIA Mohammad Bin Sulayem, che non fa che confermare l'illecito commesso dalla Red Bull.

Autosport quantifica in 1,8 milioni di dollari la spesa in eccesso sostenuta dalla squadra diretta da Horner e si prevede che la multa, se così vogliamo chiamarla, sarà espressa in termini finanziari e sportivi, come un minor utilizzo della galleria del vento e del CFD. Horner continua a sostenere che lo sforamento del budget cap non ha interessato gli sviluppi delle monoposto firmate da Adrian Newey, ma che è stato causato dai ricambi causa incidenti nonché spese aziendali come il catering in sede, indennità di licenziamento o malattia per i dipendenti e cose del genere.

Sembra quindi che alla Red Bull non abbiano compilato correttamente i moduli delle spese consegnati alla FIA in quanto i costi del catering e quant'altro non dovrebbero rientrare nel budget cap.: "Sono state fatte delle interpretazioni, che forse per altre squadre sono state leggermente diverse, e poi un cambiamento del genere ha un'enorme influenza su come hai completato il tuo modulo che, se fossimo stati in grado di ripresentare in quel momento, avremmo trattato in modo molto, molto diverso", ha detto Horner ad Autosport. Vedremo quel che emergerà nelle prossime ore...

Un errore procedurale, riguardanti il fisco britannico, ha invece coinvolto l'Aston Martin che subirà probabilmente una piccola multa, come già capitato alla Williams, che aveva presentato in ritardo i propri documenti. Quindi, nessuna violazione al limite del budget cap per la squadra di Lawrence Stroll.

Nella foto, Lawrence Stroll e Christian Horner
RS Racing