dtm

Intervista a Mirko Bortolotti: “Vincere
il DTM è un sogno che si avvera, con la
SC63 LMDh il bicchiere è mezzo pieno”

Michele Montesano Determinazione, tenacia e dedizione, tutte caratteristiche che hanno accompagnato Mirko Bortolotti nel cor...

Leggi »
Rally

Toyota: nel 2025 torna Rovanperä,
arriva Pajari, Ogier a mezzo servizio

Michele Montesano Neppure il tempo di festeggiare il titolo costruttori del WRC, artigliato al termine del Rally del Giappon...

Leggi »
formula 1

Mercedes torna grande
Sainz e Leclerc litigano

San Paolo 2022, Las Vegas 2024. Sono trascorsi due anni molto complicati per Toto Wolff, con più bassi che alti, per rivedere...

Leggi »
formula 1

Verstappen, il campione programmato
Con lui la Red Bull è tornata mondiale

Ha debuttato in F1 che ancora non aveva 18 anni (oggi ne ha 27) e con alle spalle una sola stagione in monoposto vissuta nel ...

Leggi »
formula 1

Las Vegas - La cronaca
Verstappen campione del mondo
Russell vince davanti a Hamilton

Vince Russell davanti a Hamilton Sainz e Leclerc, poi Verstappen, campione del mondo per la quarta volta consecutiva. Sesto è...

Leggi »
Rally

Rally del Giappone – Finale
Neuville campione a Toyota il costruttori

Michele Montesano Non poteva esserci finale di stagione più rocambolesco. Il Rally del Giappone ha offerto una gara incerta e...

Leggi »
19 Giu [12:22]

Il passo in avanti di Renault
e nel GP di casa novità per la RS19

Massimo Costa - Photo 4

Quattordici punti in un colpo solo la Renault quest’anno non li aveva mai conquistati. Anzi, era il numero ottenuto nelle prime sei corse 2019 e che, prima di Montreal, nel campionato costruttori li vedeva tristemente ancorati nei bassifondi. Soltanto in una occasione, da quando è rientrata in F.1 come squadra nel 2016, la Renault si era presa 14 punti in una sola corsa, Austin 2018, con Nico Hulkenberg sesto e Carlos Sainz settimo. Quest’anno tutto andava male nonostante l’arrivo di un top driver come Daniel Ricciardo.

L’affidabilità che mancava aveva costretto i motoristi francesi a sacrificare le prestazioni della power unit togliendo così ogni chance al pilota australiano e a Hulkenberg di ben figurare. Trovato il punto debole nelle bielle, su un circuito cittadino come quello canadese dove le prestazioni velocistiche sono importanti, se non fondamentali, Renault ha deciso di liberare i cavalli sulla power unit nuova che era stata introdotta in Spagna. Et voilà, Ricciardo in qualifica ha stampato un incredibile quarto tempo che, neanche a dirlo, equivaleva alla miglior prestazione conquistata il sabato dal 2016. Date una macchina che funziona e il buon Daniel la porterà al vertice.

Ricciardo ha commesso qualche errore nella prima fase stagionale, ma si sa che quando un pilota abituato al vertice si ritrova costretto a centro gruppo, la frustrazione, la voglia di uscire da quella situazione, porta a lasciare sul campo qualche sbavatura di troppo. Ricciardo era stato subito criticato, quasi dimenticato da una F.1 che giudica sempre con eccessiva fretta. In gara, l’altro capolavoro di Daniel che ha addirittura impegnato per diversi giri la Mercedes di Valtteri Bottas.

Alla fine della gara di Montreal, Ricciardo ha strappato la sesta posizione mentre Hulkenberg ha concluso settimo: "Probabilmente la cosa più positiva è stata tenere Bottas dietro per così tanto tempo ed essere stato in lotta con una Mercedes per pochi giri. È stato bello, mi sarebbe piaciuto averlo fatto anche con Verstappen, ma lui è arrivato forte con le gomme soft, io avevo le medie ed era più rapido”.

Con Bottas, invece, si è divertito: “Quando ho visto dagli specchietti che avrebbe iniziato a danneggiare le sue gomme nel duello con me, mi sono detto, adesso mi diverto. Anche le mie Pirelli ne hanno risentito, ma ne è valsa la pena, mi è piaciuto rendergli la vita difficile”. Ricciardo sul lungo rettifilo che porta verso la chicane finale ha compiuto anche qualche manovra dura, al limite del regolamento, ma Bottas non si è lamentato: “Si è difeso duramente e mi ha bloccato mentre eravamo in piena velocità, ma mi piacciono i duelli duri e non mi sono lamentato”, ha detto il finlandese.

Il passo in avanti compiuto dalla Renault, Ricciardo l’ha visto così: "Col DRS avevamo ancora una buona velocità in rettifilo, sento che abbiamo colmato molto il divario dagli altri, certamente c'è ancora molto lavoro da fare, ma l’inizio sembra molto positivo". A inizio gara, quando Ricciardo era alle spalle della Ferrari di Charles Leclerc, aveva addirittura immaginato l’impensabile: “Nella mia testa ero convinto che potevo superare il monegasco, poi non ci sono riuscito…”. Ma l’importante per l’australiano è avere ritrovato quello stato mentale da leader.

In Canada, nonostante la giornata di festa di Renault, Hulkenberg ha trovato il modo per litigare con il team principal Abiteboul a fine gara, non contento dell’ordine ricevuto dal box. Cosa era accaduto? Hulkenberg aveva cambiato le gomme 8 giri dopo Ricciardo e nel finale, con gli pneumatici leggermente più freschi anche perché non era stato impegnato nelle battaglie sostenute da Daniel, era rinvenuto forte sul compagno di squadra.

A spiegare l’arrabbiatura del tedesco ci ha pensato Abiteboul: “Sì abbiamo detto a Nico di non provarci benché fosse più veloce di Ricciardo e penso che lo avrebbe superato. Ma avevamo bisogno del risultato, non volevamo correre rischi inutili. Non è nel nostro stile agire in questa maniera, ma i punti in questo caso erano più importanti di ogni altra cosa e difatti ora siamo balzati al quinto posto a sole due lunghezze dalla McLaren che è quarta”.

Parlando invece, della ritrovata competitività ed affidabilità, Abiteboul ha sottolineato: “Abbiamo dimostrato la nostra crescita e adesso guardiamo con fiducia alla gara di casa”. E sì perché domenica si correrà a Le Castellet e non mancheranno gli sviluppi per la RS19 che, uniti alla buona vena della power unit, potrebbero permettere alla Renault di avvicinare ulteriormente la Red Bull che Abiteboul ha nel mirino dal giorno del polemico divorzio con Christian Horner e compagnia.
RS Racing