Jacopo RubinoNasce negli Stati Uniti la prima serie regionale di Formula 3, sposando le linee guida volute dalla FIA per ridisegnare l'intera categoria. Ad Austin, alla vigilia del Gran Premio di Formula 1, è stato presentato il futuro F3 Americas Championship che scatterà nel 2018 sotto l'organizzazione dello Sports Car Club of America, già a capo della F4 nazionale.
La vettura costruita da Onroak Automotive (usando il marchio Ligier), appare in effetti come una evoluzione della sorella minore: ci sarà però un'aerodinamica più sofisticata, con ali di dimensioni maggiorate e paratie laterali, standard più elevati per i crash test e l'adozione del sistema halo per proteggere l'abitacolo. Una novità assoluta per l'automobilismo d'Oltreoceano. Il propulsore Honda da 270 cavalli, prodotto nel reparto corse californiano di HPD, sarà la versione sovralimentata del 2 litri usato in Formula 4, derivato dalla Civic stradale. I pneumatici, invece, saranno forniti dalla Pirelli.
"Sarà un'opportunità per ristudiare l'attuale configurazione delle gare monoposto in Nord America", ha commentato Steve Oseth, direttore generale dello SCCA. Charlie Whiting, responsabile per la Federazione Internazionale delle competizioni a ruote scoperte, ha aggiunto: "Per i tanti giovani americani era importante mettere a disposizione un'opportunità di carriera in casa propria. Speriamo di vedere altri campionati regionali di F3 prendere forma, e rafforzare questo ecosistema".
In Europa, però, non si registrano ancora mosse significative in tal senso. Almeno per caratteristiche tecniche, il concetto di F3 regionale è avvicinato quasi alla perfezione dalla British F3 rinata nel 2016: l'auto, realizzata dall'italiana Tatuus, è un upgrade della fortunata F4 che ha spopolato nella serie tricolore, in Germania, Spagna, Nord Europa ed Emirati Arabi. A spingerla è un propulsore 2.0 litri Cosworth da 230 cavalli. Il tutto in attesa che nasca nel 2019 l'F3 International Championship, destinato a fondere l'attuale FIA F3 e la GP3.