Michele Montesano
Lo sviluppo della Isotta Fraschini Tipo 6 LMH è proseguito sull’Autodromo Nazionale di Monza. Come da programma, sabato scorso gli uomini della Michelotto Engineering si sono recati sul tracciato brianzolo per affinare ulteriormente l’Hypercar e iniziare a cercare la prestazione sul giro secco.
Così come avvenuto a Vallelunga, anche nel Tempio della velocità Marco Bonanomi e Jean-Karl Vernay si sono alternati al volante della Tipo 6. Sono quindi proseguiti i lavori sulle regolazioni e sull’ottimizzazione dell’assetto, con l’obiettivo di trovare il miglior bilanciamento tra il comportamento della vettura nelle curve più lente senza intaccare la velocità di punta sui lunghi rettilinei.
Nel corso della tarda mattinata, sfruttando le temperature più calde, è stato montato anche un treno di Michelin Soft per effettuare una simulazione di qualifica. Al termine della sessione, in cui sono stati completati dodici giri, è stato registrato il miglior crono in 1’35”622. Un tempo decisamente lusinghiero se si considera che Kamui Kobayashi ha ottenuto la pole della 6 Ore di Monza, andata in scena lo scorso luglio, con un tempo di 1’35”358.
Purtroppo al termine della giornata del sabato, dopo aver inanellato 98 giri per un totale di oltre 550 chilometri percorsi, una perdita di lubrificante ha generato un principio d’incendio nel vano motore danneggiando diversi cablaggi della Tipo 6. Per precauzione il test è stato interrotto anzitempo, la vettura è quindi rientrata nella sede della Michelotto Engineering dove verrà smontata e analizzata.
Nonostante la sessione dimezzata, Bonanomi si è detto più che soddisfatto: “È stato un test molto positivo. Abbiamo fatto ulteriori passi avanti sulla comprensione della vettura, sia dal punto di vista della meccanica che sull’integrazione dei vari sistemi. Anche se ancora in ripresa con mano e polso, mi sono sentito a mio agio in macchina riuscendo a fare più giri rispetto al test di Vallelunga”.