Massimo Costa - XPB ImagesSembrava impossibile che Lewis Hamilton potesse farcela, mettere la firma nella pagina della pole del primo Gran Premio dell'Arabia Saudita della storia. Nel suo primo giro lanciato, aveva commesso un errore in un punto da 250 orari, ma era riuscito a riprendere la sua Mercedes. Ci ha subito riprovato, realizzando il tempo di 1'28"035, lontanissimo dal crono di Max Verstappen, 1'27"635, mentre Valtteri Bottas non sembrava troppo ficcante fermandosi sul 1'28"143.
Un divario di 4 decimi tra il leader del mondiale e il suo inseguitore che avrebbe abbattuto chiunque. Dove recuperare un divario del genere? Ma Hamilton è uno che è capace di inventare e così ha fatto. Nel suo terzo e ultimo tentativo ha segnato nel primo settore il tempo di 32"007, poi 27"985 e infine 27"519 per un crono finale di 1'27"511. Anche Bottas ha tolto tanto dal suo primo limite portandosi prima sul 1'27"974 poi sul 1'27"622.
A quel punto, due Mercedes erano balzate in testa alla classifica e ci si aspettava la pronta replica di Verstappen, L'olandese della Red Bull ha rischiato tantissimo nel primo settore, sfiorando letteralmente i muretti. E difatti ha subito ottenuto il miglior tempo, 31"900. Nel secondo settore ha replicato, una furia, con 27"848, altro miglior settore assoluto. Era quindi 2 decimi sotto la pole provvisoria di Hamilton, ma all'ultima curva, il tornante, è arrivato leggermente lungo. Verstappen è andato fuori traiettoria, ha sporcato le gomme posteriori e quando si è rimesso "dritto" spingendo sull'acceleratore, il posteriore della sua RB16B ha svirgolato. La ruota posteriore destra ha colpito il muro e per Max non c'è stato niente da fare, dovendosi subito fermare.
Verstappen si è così classificato terzo, dietro ad Hamilton e Bottas. Per il sette volte campione del mondo una bella occasione per tentare la fuga, ma tutto potrà accadere in gara su un circuito così complicato. E sarà anche curioso vedere se il finlandese della Mercedes questa volta riuscirà a fare gioco di squadra, cosa che raramente gli è capitata quando ha dovuto duellare con la Red Bull numero 33.
Con lui in seconda fila troviamo uno splendido Charles Leclerc. Il ferrarista questa volta ha fatto tutto bene, anche di più a dire la verità, andando a prendersi una quarta posizione che pareva impossibile. E mettendosi dietro la seconda Red Bull di un deludente Sergio Perez, quinto a mezzo secondo dal capo squadra Verstappen. Il messicano ha preceduto per 2 millesimi Pierre Gasly, sesto con l'Alpha Tauri-Honda. Al francese non è riuscito il colpo grosso di piazzarsi in seconda fila, cosa che non pareva impossibile dopo le prove libere.
Quarta fila per un buon Lando Norris con la McLaren-Mercedes e per un brillantissimo Yuki Tsunoda, Non male proprio per il giapponese, al suo primo anno di F1, infilarsi nella top 10 su un circuito nuovo per tutti. Quinta fila per Esteban Ocon, che ha battuto il compagno di squadra Fernando Alonso, solo 13esimo, e per un grande Antonio Giovinazzi, bravissimo nel portare in Q3 l'Alfa Romeo-Ferrari. Kimi Raikkonen è risultato 12esimo. Tra le due Alfa Romeo, il deludente Daniel Ricciardo, che ha provato a qualificarsi con le gomme medie, ma non gli è andata bene.
La nota dolente della giornata l'ha offerta Carlos Sainz. Nel Q2 ha rischiato grosso alla curva 11 girandosi in piena velocità. Gli è andata bene in quanto ha leggermente danneggiato l'ala posteriore, ma tanto è bastato per non avere successivamente l'aderenza necessaria (non c'era tempo per cambiare l'alettone) e così Sainz partirà 15esimo. Ieri l'errore di Leclerc, oggi quello dello spagnolo. Bello spunto di George Russell che ha superato il Q1 con la Williams-Mercedes, cosa non riuscita alle due Aston Martin-Mercedes di Sebastian Vettel e Lance Stroll. E dire che il tedesco aveva iniziato benissimo, ma nel corso del weekend la AMR21 si è plafonata.
Sabato 4 dicembre 2021, qualifica1 - Lewis Hamilton (Mercedes) - 1'27"511 - Q3
2 - Valtteri Bottas (Mercedes) - 1'27"622 - Q3
3 - Max Verstappen (Red Bull-Honda) - 1'27"653 - Q3
4 - Charles Leclerc (Ferrari) - 1'28"054 - Q3
5 - Sergio Perez (Red Bull-Honda) - 1'28"123 - Q3
6 - Pierre Gasly (Alpha Tauri-Honda) - 1'28"125 - Q3
7 - Lando Norris (McLaren-Mercedes) - 1'28"180 - Q3
8 - Yuki Tsunoda (Alpha Tauri-Honda) - 1'28"442 - Q3
9 - Esteban Ocon (Alpine-Renault) - 1'28"647 - Q3
10 - Antonio Giovinazzi (Alfa Romeo-Ferrari) - 1'28"754 - Q3
11 - Daniel Ricciardo (McLaren-Mercedes) - 1'28"668 - Q2
12 - Kimi Raikkonen (Alfa Romeo-Ferrari) - 1'28"885 - Q2
13 - Fernando Alonso (Alpine-Renault) - 1'28"920 - Q2
14 - George Russell (Williams-Mercedes) - 1'29"054 - Q2
15 - Carlos Sainz (Ferrari) - 1'53"652 - Q2
16 - Nicholas Latifi (Williams-Mercedes) - 1'29"177 - Q1
17 - Sebastian Vettel (Aston Martin-Mercedes) - 1'29"198 - Q1
18 - Lance Stroll (Aston Martin-Mercedes) - 1'29"368 - Q1
19 - Mick Schumacher (Haas-Ferrari) - 1'29"464 - Q1
20 - Nikita Mazepin (Haas-Ferrari) - 1'30"473 - Q1