2 Giu [9:31]
L'Indy Lights si ferma per il 2020
Effetto Covid ma non solo...
Marco Cortesi
L’Indy Lights non correrà nel 2020. La serie di supporto della IndyCar, caratterizzata da numeri ridottissimi negli scorsi anni, ha deciso di fermarsi anche a causa delle ripercussioni sugli sponsor del coronavirus.
In realtà, anche prima dell’emergenza c’erano solo quattro team e 10 piloti confermati, tre dei quali diventati poi in forse per via delle problematiche economiche. Pilota più colpito da questa situazione, Kyle Kirkwood, campione della serie addestrativa Pro 2000 e vincitore di un premio che copriva parte del budget.
La categoria non paga solo lo scotto dell’emergenza, ma anche delle proprie problematiche a partire dagli alti budget che la rendono poco competitiva con le altre opzioni, a partire dalla Formula 3 FIA, ma senza l’attrattiva della F1 nello stesso weekend.
La titolarità dell’Indy Lights è dell’IndyCar, che la dà in gestione ad Andersen Promotions. Sembra che Roger Penske abbia in mente di investire nella sua crescita, magari ripartendo dalle solide basi di un’ottima vettura. Altrimenti, dopo una stagione di stop, sembra difficile pensare di poter riprendere, un anno dopo, con le stesse criticità.
Le altre serie cadette dell’IndyCar, Indy Pro 2000 e USF 2000, di proprietà di Andersen e con numeri attesi più alti, torneranno regolarmente in pista.