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12 Feb [19:07]

La FIA limita il nome F.3
Più chiarezza o eccesso di zelo?

Massimo Costa

Come un marchio registrato, ma non risulta, la FIA ha deciso che il nome F.3 lo potranno usare soltanto quei campionati che seguono le norme regolamentari in uso per il campionato europeo. Quindi, solo i tornei che utilizzano monoposto e motori dell'ultima generazione. Ma anche quelli che organizzano serie nazionali, non di carattere continentale. Una questione di chiarezza, per fare ordine, lascia intendere la FIA. Un sopruso bello e buono, fanno capire altri. Rimane il fatto che la sigla F.3 nel 2014 la potranno sbandierare soltanto il campionato europeo e quello giapponese.

Oltre al campionato tedesco, che con furbizia ha modificato il calendario eliminando le tappe in Slovacchia e Olanda e inserendo nel regolamento della stagione 2014 la possibilità di impiegare il pacchetto di ultima generazione. Se poi nessuno lo porterà in pista... è un altro discorso, intanto è salvaguardata la sigla F.3. Che per molti è fondamentale per riconoscere la categoria, qualsiasi regolamento si adotti, come avviene da quando è nata la serie cadetta. Ma la FIA ha deciso diversamente. Ed ora il British F.3 e la F.3 Open dovranno modificare i loro loghi. Colpevoli di girovagare per l'Europa e di non essere in regola con... le nuove regole.

Secondo indiscrezioni, Jesus Pareja, presidente di GTSport, chiamerà la sua Europeean F.3 Open con il termine Euro Open (o qualcosa di simile), mentre ancora non è noto come reagiranno in Gran Bretagna anche se Peter Briggs ad Autosport ha dichiarato: "Non penso che la mancanza del nome F.3 farà la differenza sul numero dei partecipanti. Ma è triste, per la storia, che una macchina costruita per la F.3 non possa chiamarsi F.3". Non è escluso che per ovviare al problema anche in Gran Bretagna si possa seguire la linea tedesca.

Antonio Ferrari, che con la sua Eurointernational è iscritto sia al FIA F.3 sia al Formel 3 teutonico, ha dichiarato a Italiaracing: "Sono rimasto molto sorpreso da questa decisione perché il termine Formula 3 non è un trade mark come potrebbe essere quello della Coca Cola, per esempio. Mi pare che si tratti di un messaggio politico atto a mettere in chiara evidenza la serie europea rispetto alle altre. Un eccesso di potere. In Germania hanno comunque reagito modificando il calendario e ammettendo le nuove vetture. Inoltre, già lo scorso anno nel Formel 3 la FIA aveva forzato la serie a togliere il push-to-pass che con successo veniva impiegato e che rendeva le monoposto decisamente più veloci di quelle dell'europeo. Ed ora i team dovranno spendere molto di più".