Da Jerez - Marco CortesiLa Red Bull RB11 ha già fatto parlare di sé. Non solo per la livrea "camo" che lascia intravedere poco le forme. Anche perché sembra essere nata abbastanza bene e avere degli assi nella manica tipici del genio di Adrian Newey. Il muso, come per quasi tutte le vetture, è cambiato. Si è scelta una soluzione bassa e cortissima, con l'estensione per rispettare le regole. Rispetto all'anno scorso, è meno pronunciato l'effetto pellicano, ma si nota un disegno più aggressivo della parte centrale dell'alettone. Si stanno inoltre testando diverse possibili soluzioni per i "turning vane" sotto il muso.
Una soluzione particolarissima quella della chiglia, molto avanzata. Al di sopra, rimane l'uscita dell'S-Duct mentre sono stati adottati i mozzi forati soffianti. Nella parte centrale, si nota una riduzione nelle aperture dei radiatori non tanto nella parte inferiore quanto nella parte inferiore, che rimane strettissima rispetto alla RB10. Una forma quasi a clessidra. Si è privilegiata quindi (senza sorpresa per quanto riguarda Newey) l'efficienza aerodinamica, mentre per il posteriore si confermano il monkey seat fissato al crash box ed il supporto singolo.