15 Set [9:01]
La parola ad Arrivabene
"Leclerc una mia decisione, Giovi..."
Massimo Costa - Photo 4
Non parla quasi mai con i media, ma alla vigilia di Singapore il team principal Ferrari si è aperto con il settimanale Autosprint. In quella occasione non ha mancato di fare le scuse a Bottas per averlo definito un maggiordomo: "Gli ho mandato un messaggio, lo ritengo un ottimo pilota, ha capito qual era il senso di quella mia affermazione fatta dopo il GP di Monza". Poi, nel paddock di Singapore ha aperto le porte ai media ed ha iniziato a spiegare il perché della scelta di Charles Leclerc.
«Quando prendi una decisione così importante non lo fai pensando al presente e ai valori attuali. È una scelta per il lungo periodo. Raikkonen? Lo abbiamo rispettato come pilota e uomo. È una scelta che mi sembra chiara, che ho fatto io non Homer Simpson o chissà chi. E che sono convinto sia giusta per noi e anche per Kimi. L’errore più grande adesso sarebbe quello di mettere troppa pressione su Leclerc, uno dei migliori talenti in circolazione e grazie a Dio è con noi e ci resterà almeno fino al 2022».
Arrivabene è poi tornato su quel primo mezzo giro del GP di Monza, costato tantissimo alla Ferrari: «Chi può essere tanto pazzo da dare un ordine di strategia in partenza? E poi pensiamoci, Raikkonen era in pole, con Vettel otto metri dietro, come avrebbe potuto vederlo? Avrei forse dovuto dire: 'Kimi, parti piano e fatti pure superare da Lewis'. Ma di cosa stiamo parlando? Sono in F.1 da 28 anni e ho sempre sentito ordini di scuderia. Il problema è che a Monza non ce n’è stato il tempo, perché nelle prime curve è successo quel che è successo a Seb. Tutti in F1 fanno errori, e noi vinciamo e perdiamo tutti insieme. Se puntassi il dito contro di lui dovrei farlo anche contro altri quando i problemi sono al motore o al pit-stop. E non è quello che voglio. Se ci sono stati errori, la responsabilità è mia. Accetto le critiche, a patto che siano in buona fede. Perché sono una persona corretta».
C'è poi stata la conferma che Raikkonen ha saputo della non conferma in Ferrari il giovedì pre Monza, non proprio il massimo come tempismo... Arrivabene spiega: «Kimi è un professionista. Era infelice e nervoso quando gliel’ho detto. Così infelice che al sabato ha fatto la pole. Allora dovrò renderlo infelice tutte le settimane», ha replicato bonariamente Frederic Vasseur, team principal della Sauber. E Giovinazzi? "Del suo futuro sapremo nelle prossime settimane, non sono preoccupato».