formula 1

Hamilton, lacrime di gioia
Verstappen di rimonta, McLaren sbaglia

Jeddah 2021. Silverstone 2024. In mezzo, una vita per un pilota di F1. E' il tempo intercorso tra la penultima e l'ul...

Leggi »
formula 1

Silverstone - La cronaca
Hamilton doma Verstappen e Norris

Grande vittoria di Hamilton che torna sul gradino più alto del podio da Jeddah 2021. Terzo Norris poi Piastri Sainz che segna...

Leggi »
indycar

Mid-Ohio, gara
O'Ward apre l'era ibrida IndyCar

Pato O'Ward ha vinto a Mid-Ohio la prima gara della nuova era ibrida IndyCar al termine di un gran duello durato tutti e ...

Leggi »
dtm

Norisring – Gara 2: Tripudio Lambo
Thiim vince, Bortolotti nuovo leader

Michele Montesano È festa per Lamborghini e il team SSR Performance a Norimberga. A trionfare sul cittadino del Norisring è s...

Leggi »
F4 Spanish

Le Castellet - Gara 2
Seconda affermazione di Colnaghi

Davide AttanasioNel momento in cui neanche Keanu Al Azhari (MP Motorsport) riesce ad acciuffarti, allora ci si rende conto ch...

Leggi »
dtm

Norisring - Qualifica 2
Thiim-Bortolotti, prima fila Lamborghini

Michele Montesano DTM nel segno del Toro di Sant’Agata Bolognese. Le Huracàn GT3 del team SSR Performance hanno letteralmente...

Leggi »
21 Apr [21:58]

Le attuali Dallara confermate
almeno fino alla fine del 2024

Marco Cortesi

Quando è stato annunciato che i nuovi motori ibridi dell'IndyCar sarebbero stati posticipati, era pensabile che l'idea fosse quella di procedere allo sviluppo insieme ai telai. Invece a quanto pare no, almeno secondo quanto ha anticipato Racer. In occasione dei test collettivi in corso di svolgimento a Indy, la serie ha annunciato che continuerà a utilizzare l'attuale generazione di chassis, nata nel 2012 e profondamente rinnovata nel corso degli anni, almeno fino al 2024 compreso.

Motivo principale, i costi. Roger Penske ha infatti spiegato che con la situazione attuale, spendere 600.000 dollari a macchina per tutti gli esemplari in circolazione, almeno 60, non è una priorità. Ma anche le difficoltà con le catene di approvigionamento, che potrebbero non tornare mai più come prima, potrebbero avere avuto il loro peso sulla decisione.‍