8 Gen [16:11]
L'intervista - Sean Gelael
"Continuerò il lavoro con Toro Rosso"
Antonio Caruccio - Photo 4
Il 2018 sarà l’anno della conferma per Sean Gelael. Ne è fortemente convinto il giovane indonesiano, ventunenne pilota del team Prema per la Formula 2, ma soprattutto stella nascente su cui la Toro Rosso e Red Bull, stanno puntando per il futuro a medio termine. Nella sua prima presa di contatto con una monoposto di Formula 1 nel 2017, Sean ha ricevuto lodevoli parole da parte del Team Principal Franz Tost, che sta cercando di rinnovare l’accordo anche per la stagione ormai alle porte.
Come stai passando questa pausa invernale?
“Non è un periodo di totale relax come magari si potrebbe pensare, anche perché pur non correndo nelle ultime settimane, la stagione è finita piuttosto tardi, con l’ultima gara ed il test in Formula 1 con Toro Rosso praticamente ad inizio dicembre. Fisicamente, e mentalmente, c’è un grande lavoro da fare perché bisogna essere preparati all’inizio della nuova stagione. La vettura di F.2 sarà diversa quindi anche la distribuzione dei pesi e devo cercare di essere il più leggero possibile, ma anche resistente agli sforzi, quindi c’è tanto lavoro che stiamo facendo sotto questo aspetto”.
Come valuteresti la tua stagione 2017 in F2?
“Complicata, con molti alti e bassi, ma non è un anno che può essere analizzato guardando soltanto la classifica finale ed i risultati che sono fini a se stessi. Sia io sia la Arden abbiamo perso tante occasioni per massimizzare il potenziale, ma non cerco scuse, oggettivamente alcuni problemi tecnici ci hanno impedito di raccogliere punti con maggior consistenza. Questo ovviamente ha creato una reazione da parte mia cercando di oltrepassare il limite e quindi a volte commettendo degli errori”.
Ma non si può parlare dello scorso anno senza menzionare il fatto che tu sei entrato nel team Toro Rosso in F.1. Una pietra miliare perché sei stato il primo indonesiano ad entrare a far parte del percorso formativo degli austriaci. Cosa porti con te di questa esperienza?
“Posso dire che è un’esperienza incredibile, qualcosa che ti cambia davvero la vita. Guidare la Toro Rosso è stato un privilegio e sono felicissimo di avere lavorato al fianco di tutti in seno al team, si è creata una bellissima atmosfera e ci siamo dati un gran da fare. Ovviamente a fine anno mi sono sentito più in confidenza anche con la vettura potendo migliorare i miei riferimenti ed il mio lavoro, fornendo il miglior contributo a tutta la squadra”.
Cosa ti ha maggiormente impressionato di una vettura di Formula 1?
“Sicuramente il carico aerodinamico, ma anche la quantità di informazioni che hai riguardo la vettura e quello che stai facendo con la telemetria, e quindi hai modo di essere più veloce anche solo in maniera teorica ancora prima di scendere in pista. Anche l’accelerazione in uscita di curva e la percorrenza ad alta velocità sono parametri davvero impressionanti in questo tipo di vetture.”
Continuerete a lavorare insieme anche quest’anno?
“Sicuramente cercheremo di continuare a lavorare insieme, l’obiettivo è di riprendere da dove abbiamo lasciato nei test di Abu Dhabi. Speriamo anche che la stagione principale in F.2 vada bene e che ci sia la possibilità di sfruttare qualche prova libera del venerdì in più in F.1. Se puntiamo poi a vincere il titolo grazie ai punti per la SuperLicenza, tutto sicuramente propenderebbe a nostro favore”.
Grazie a questi programmi hai passato molto tempo in Italia, ma non è la prima volta. Qual è il rapporto con il nostro Paese?
Sin dal kart, quando sono venuto in Europa, l’Italia è stata una nazione che ho sempre adorato. C’è una grandissima passione da parte delle persone che lavorano, molto diverso rispetto agli altri Paesi con cui ho avuto modo di interfacciarmi, c’è una dedizione incredibile ed un attaccamento al lavoro eccezionale.
Ed anche uno dei tuoi migliori amici, Antonio Giovinazzi è un nostro connazionale. Quest’anno vi siete entrambi ritrovati in Formula 1, sarà stato un momento di grande orgoglio per entrambi…
“Si è una persona davvero speciale, ed ha ovviamente meritato tutto quello che sino ad ora ha avuto, anzi avrebbe meritato un sedile già per questo 2018, ma per cause di forza maggiore questa possibilità non è ancora arrivata. Certo, non dovesse riuscirci il prossimo anno, vuol dire che c’è davvero qualcosa che non va nel sistema”.
Jagonya Ayam è diventata ormai una filiera di talenti nel mondo dei motori. Credi che questa importanza vi venga riconosciuta da parte degli addetti ai lavori?
“Mio padre è sempre stato un grande appassionato ed ha supportato tanti piloti nella loro carriera, dandogli una possibilità od una seconda opportunità come nel caso di Antonio, Mitch Evans o Tom Blomqvist. Tuttavia quello che è stato fatto non aveva un secondo fine, ovvero un ritorno, ma semplicemente per aiutare dei ragazzi che davvero lo meritavano”.
Parliamo del presente. Tornerai in Italia, la tua seconda casa, perchè correrai con Prema in Formula 2. Che obiettivi ti sei prefissato?
“Dobbiamo essere consistenti, come principale punto di partenza. Ci sarà una macchina nuova, ma siamo nel miglior team quindi chiaramente l’obiettivo è quello di essere competitivi anche se questo significherà avere tanta pressione, ma è parte dei giochi quando vuoi vincere”.
Hai già visto la nuova auto? Ti piace?
“Si, mi piace. È più grande, più pesante. L’halo sarà una novità interessante, ma c’è stato un grande lavoro di ricerca e sviluppo e credo sia un grande prodotto. Vedremo questa vettura migliorare progressivamente durante l’anno grazie all’applicazione da parte dei team e penso sarà una stagione entusiasmante”.
Ormai si avvicina il momento di tornare in Italia per iniziare a lavorare con la squadra ed il tuo nuovo compagno Nyck De Vries.
“Sarò in Prema a fine mese per concludere il lavoro invernale. Forse non sapete che la mamma di Nyck ha origini indonesiane, che è stata una cosa molto divertente da scoprire. Nyck è un ragazzo simpatico, ci siamo già conosciuti in pista negli scorsi anni e speriamo di avere una buona stagione insieme per portare risultati al team e conquistare entrambi più vittorie possibili”
Dal tuo Twitter c'è la frase “Amo correre, ma le corse non mi descrivono pienamente”. Tant’è vero che sei anche un abile rapper… Ora che sei entrato in Toro Rosso, seguirai le orme di Jaime Alguersuari e farai il DJ?
“Diciamo che per il momento mi tengo concentrato sulle corse. La musica è una mia grande passione, e forse in futuro mi piacerebbe mettermi alla prova nel campo più nella produzione che dell’interpretazione personale”.