7 Gen [15:16]
Lotterer e le sfide del 2016
"Da metà febbraio via ai test Audi"
Alfredo Filippone
André Lotterer si è goduto la pausa natalizia in Belgio, sua seconda patria (vi è cresciuto e vissuto per vent’anni) e Paese dove torna spesso per vedere la mamma e gli amici di infanzia. La serata che lo ha visto ospite d’onore al ‘Club des V’ di Bruxelles, ritrovo di protagonisti e appassionati dei motori, ci ha permesso di fare una chiaccherata con il leader della pattuglia Audi nel WEC, alla vigilia di una stagione che si presenta impegnativa e che inizia in questi giorni con lo stage di preparazione fisica di due settimane organizzato dall’Audi a Fuerteventura, alle Canarie.
“A metà febbraio riprendiamo il programma di test con la nuova R18 2016 e ci attende moltissimo lavoro”, spiega il 34enne pilota tedesco, “E’ una vettura interamente nuova, in tutto, con soluzioni tecniche molto radicali e lo sviluppo praticamente inizia ora, perchè quelli di Sebring a metà dicembre sono stati soltanto i primissimi test, non volti a sondare i limiti della macchina”.
Non sarà facile per l’Audi essere subito allo stesso livello delle Porsche, ormai dominatrici nel WEC, ma André prende con filosofia il nuovo ruolo dell’Audi, passata già nel 2015 da mattatrice ad inseguitrice: “E’ la legge delle gare, non si può rimanere sempre al vertice, ma tornarci è una sfida entusiasmante, anche se difficile, per l’estrema comeplessità tecnica delle LMP1 odierne”. Che un po’ lo preoccupa, perchè “non è semplice da capire per lo spettatore medio”.
Lotterer è sereno, invece, riguardo i tagli di bilancio che hanno costretto a sacrificare la terza vettura del team: “Vorrà dire che ci sarà una macchina in meno da battere”, dice scherzando, “ma nel contesto attuale del gruppo, è una decisione comprensibile.”
Tornare al vertice nel WEC (il cui titolo piloti ha vinto nel 2012 prima di collezionare tre allori di vice-campione) è l’obiettivo, ma sempre con un occhio di riguardo alla 24 Ore di Le Mans, la gara del cuore, dove André vanta un ruolino invidiabile, tre successi in sette partecipazioni: “Sarebbe bellissimo vincere di nuovo, perchè Le Mans è davvero unica, uno sprint lungo un giorno a 270 di media, in un’ambientazione da sogno, anche se nulla potrà superare la magia del primo successo nel 2011, dopo un lungo duello con la Peugeot vinto per appena 13 secondi...”
Ormai fra i grandi dell’endurance, Lotterer non rinuncia alla monoposto e sarà ancora al via (per la quattordicesima volta) della Super Formula giapponese, conquistata nel 2011: “Correre in monoposto mi diverte sempre tanto e continuerò a farlo, e il Giappone mi affascina sempre di più. Prototipo e formula, Occidente e Oriente: mi sento privilegiato di poter vivere due vite diverse e parallele...”