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10 Apr [18:06]

MONZA - GARA
Lamy-Gardel con la Ferrari 550-Larbre
mettono in riga tutte le Maserati MC12

Pista asciutta a Monza per il primo round del mondiale FIA GT, dopo le abbondanti precipitazioni durante le prove. Il warm-up scorre tranquillo con la Chevrolet Corvette di Hezemans, Longin e Kumpen a guidare il gruppo. I team Maserati hanno preferito una condotta conservativa, alle spalle anche delle due 550 Russian Age e Larbre.
Al via della corsa, davanti ad un pubblico numerosissimo, tutto regolare, salvo per la Ferrari di Lilian Bryner, costretta a partire dai box. Nelle prime fasi comanda Philipp Peter davanti a Michael Bartels e Christope Bouchut. Il francese, sulla 550 GTS condivisa con Vasiliev e Fomenko, è però fin troppo aggressivo, e viene passato sia da Bartels sia da Babini, poi la 550 russa sarà costretta al ritiro per guai tecnici. Proprio Fabio Babini si portava al secondo posto con un bel sorpasso sulla vettura gemella di casa Vitaphone, arrivando anche ad impensierire il driver della JMB. A metà gara, l'unico equipaggio in grado di procurare grattacapi all'armata Maserati è quello composto da Pedro Lamy e Gabriele Gardel, che con la seconda 550 GTS del team Larbre stacca tempi competitivi con il lotto di testa. Comanda Peter, seguito da Lamy, poi Biagi e Scheider, subentrati rispettivamente a Babini e Bartels. Ottimi riscontri cronometrici anche per il giovane e promettente pilota tedesco. Grandi difficoltà invece per quanto riguarda gli equipaggi di casa Saleen. Malgrado tempi in miglioramento rispetto alle prime sessioni, l'affidabilità delle GT statunitensi e la mancanza di test si fanno sentire. Sia il team Nash sia il Konrad navigano spesso nelle retrovie. Al traguardo, la prima vettura Saleen è quella di Paolo Ruberti e Joel Camathias: "Tutto sommato siamo contenti, l'ottava posizione malgrado due fermate in più porta un punticino prezioso. Abbiamo bisogno di un maggior numero di test per trovare il giusto feeling anche a livello di squadra. Proveremo sicuramente prima di Silverstone per trovare i meccanismi", ha detto a fine gara Camathias.
Dopo due terzi di corsa e un secondo pit-stop, è Buncombe, subentrato a Peter, a condurre davanti a Bartels e al sorprendente Kumpen, ben presto raggiunto e passato dalla Maserati di Babini. Le vetture di Modena, sulla prestazione assoluta sono superiori alla concorrenza, malgrado le restrizioni regolamentari sempre più limitanti; la conferma è il giro più veloce marcato da Babini sul crono di 1'46"077, di 5 decimi migliore di quelli della più performante avversaria. Al settantaseiesimo giro tre vetture sono in una manciata di decimi: la Maserati MC12 di Bartels, la 550 di Lamy e la la Corvette di Kumpen. La lotta si riduce immediatamente a due quando il motore Chevrolet del team GLPK cede di schianto, causando anche un principio d'incendio. Il ritiro è inevitabile.
Nelle fasi finali si accende la lotta, con l'arrembaggio di Lamy a Bartels che si fa sempre più pressante: la 550 è la vettura più veloce in pista, ed a sei tornate dalla conclusione l'attacco va in porto. In uscita di parabolica Lamy passa e mantiene il comando fino al termine. Grande soddisfazione dei vincitori: "Non mi sarei aspettato prima della gara di poter correre per la vittoria, la nostra vettura era più veloce nonostante le numerose stagioni alle spalle; ho solamente cercato di spingere più che potevo nei miei turni", ha raccontato l'ex pilota di F.1 Lamy. Anche Gardel rimarca la prestazione del team: "E' notevole vedere come i ragazzi del Larbre, arrivati dalla LMES, siano riusciti fin dalla prima gara a lottare per la vittoria".
A seguire la Ferrari Larbre quattro Maserati, nell'ordine quelle di Bartels-Scheider, Babini-Biagi, Peter-Buncombe-Rusinov, e Bertolini-Wendlinger. Quest'ultima vettura è stata penalizzata con un drive-through per un contatto con Jaime Melo, portacolori GPC in coppia con Belloc. Problemi anche per l'altra 575 del team GPC, quella di Andrea Piccini e Jean-Denis Deletraz, costretta ad un calvario tra pista e box. Gare anonime e tormentate per la Lamborghini Murcielago R-GT della Reiter Engineering e per la Mosler MT900R del Balfe Motorsport.
In GT2 doppietta prevedibile per il Gruppe M, che porta le sue 996 RSR al traguardo con Collard-Sugden e Lieb-Rockenfeller, ma ancora da rimarcare la performance di "Chicco" Busnelli e Luigi Moccia al volante della Porsche Ebimotors che chiudono terzi e non troppo distanziati dall'équipe ufficiale.

Marco Cortesi

L'ordine di arrivo, domenica 10 aprile 2005

1 - Lamy-Gardel (Ferrari 550) - Larbre - 87 giri in 2.40'30"881
2 - Bartels-Scheider (Maserati MC12) - Vitaphone - a 0"921
3 - Babini-Biagi (Maserati MC12) - Vitaphone - a 1"456
4 - Peter-Buncombe-Rusinov (Maserati MC12) - JMB - a 1 giro
5 - Bertolini-Wendlinger (Maserati MC12) - JMB - a 3 giri
6 - Bryner-Calderari-Zacchia (Ferrari 550) - Larbre - a 3 giri
7 - Lieb-Rockenfeller (Porsche 911) - Gruppe M - a 3 giri
8 - Collard-Sugden (Porsche 911) - Gruppe M - a 3 giri
9 - Keen-Halliday (Lister Storm) - Lister - a 4 giri
10 - Ruberti-Camathias (Saleen S7-R) - Nash - a 5 giri
11 - Moccia-Busnelli (Porsche 911) - Ebimotors - a 5 giri
12 - Stanco-Janus (Saleen S7-R) - RAM - a 7 giri
13 - Racz-Venc (Porsche 996) - Machanek - a 8 giri
14 - Longin-Kumpen-Hezemans (Corvette C5-R) - GLPK - a 9 giri
15 - Pickering-Haupt (Saleen S7-R) - Nash - a 9 giri
16 - Kaufmann-Jurasz (Porsche 996) - Renauer - a 10 giri
17 - VerdonRoe-Becker (Saleen S7-R) - Konrad - a 17 giri
18 - Ried-Ried (Porsche 996) - Proton - a 19 giri
19 - Melo-Belloc (Ferrari 575) - GPC - a 20 giri

Non classificati
23 giri percorsi - Panzavuota-Taylor-Hauraney
24 giri - Machanek-Studenic
28 giri - Kox-Simon
32 giri - Lechner-Lechner-Konrad
37 giri - Deletraz-Piccini
40 giri - Vonka-Amaduzzi
53 giri - De Castro-Premoli-Barbaro
59 giri - Balfe Derbyshire
RS RacingLP Racing