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16 Nov [3:09]

Macao - Gara di qualifica
Vips domina, italiani in top 10

Massimo Costa

Vittoria netta di Juri Vips nella prima gara F3 di Macao. Il pilota estone del team Hitech, partito dalla pole, ha sempre tenuto il comando mettendo tra sè e Robert Shwartzman (Prema), mediamente un cuscinetto di sicurezza di 1"5 . Niente da fare per il campione in carica della F3, che ha preferito non rischiare troppo negli ultimi giri pensando alla finale di domenica. E sarà ancora prima fila con Vips e Shwartzman. Buon terzo posto per Christian Lundgaard del team ART: per lui una corsa in sicurezza che gli ha anche permesso di guadagnare una posizione rispetto a quella di partenza, passando al via Callum Ilott. L'inglese di FDA, nel finale ha perso il passo ed è stato superato da un grintoso Richard Verschoor di MP Motorsport, che ha così terminato quarto.

Ilott negli ultimi due giri ha lottato per tenere il quinto posto dagli attacchi di Logan Sargeant, sesto al traguardo. L'americano del team Carlin però, l'ha combinata grossa alla prima staccata dopo la partenza. Leggermente lungo in frenata, tutto all'interno, ha urtato Arjun Maini (Jenzer) che era scattato benissimo e stava percorrendo la Lisboa. L'indiano si è girato ed è stato centrato dall'incolpevole Jake Hughes, il quale a sua volta è rimbalzato su Daniel Ticktum, al suo fianco. Si è così creato un enorme blocco che ha favorito chi ha tagliato all'interno, come Alessio Lorandi e Leonardo Pulcini.

L'italiano del team Trident, che è tornato in gara dopo 10 mesi, partiva quattordicesimo, ma dopo il crash della prima curva si è ritrovato ottavo. Lorandi al restart dalla safety-car che era subito entrata, è stato abile nel prendere la scia di Ferdinand Habsburg superandolo con agilità per installarsi al settimo posto. Sempre alle spalle di Sargeant, Alessio nell'ultimo giro si è avvicinato molto al duo Ilott-Sargeant, ma non si è creata nessuna particolare opportunità. Per Lorandi comunque, un grande risultato che lo ripaga dopo una qualifica 2 sfortunata e una stagione sofferta a riposo. Per la Finale partirà dalla quarta fila.

Anche Pulcini è stato lesto nell'evitare il trambusto della prima curva e il romano del team Campos ha guadagnato qualcosa come una decina di posizioni. Attento a non commettere errori dopo l'uscita in qualifica 2, Pulcini ha guadagnato anche la top 10 quando David Schumacher, davanti a lui, è dovuto rientrare ai box . Insomma, una buona giornata per i colori italiani che hanno visto al traguardo anche Alessio Deledda, bravo nel chiudere ventiquattresimo.

Per l'incidente di Maini, si è dovuto ritirare anche Enaam Ahmed mentre Ticktum ha perso due giri ai box. Rimasti imbottigliati, tra gli altri, Marcus Armstrong, Liam Lawson, Yuki Tsunoda, Frederik Vesti, Oliver Caldwell. A 2 giri dalla conclusione, Felipe Drugovich mentre era quattordicesimo ha centrato le barriere della Lisboa.

Sabato 16 novembre 2019, gara 1

1 - Juri Vips - Hitech - 10 giri
2 - Robert Shwartzman - Prema - 1"549
3 - Christian Lundgaard - ART - 5"625
4 - Richard Verschoor - MP Motorsport - 7"402
5 - Callum Ilott - Sauber by Charouz - 10"767
6 - Logan Sargeant - Carlin - 11"216
7 - Alessio Lorandi - Trident - 11"900
8 - Ferdinand Habsburg - ART - 13"200
9 - David Beckmann - Trident - 20"006
10 - Leonardo Pulcini - Campos - 25"551
11 - Keyvan Andres - HWA Racelab - 26"416
12 - Lukas Dunner - MP Motorsport - 28"233
13 - Hon Chio Leong - Jenzer - 32"905
14 - Enzo Fittipaldi - Sauber by Charouz - 33"676
15 - Sebastian Fernandez - ART - 34"261
16 - Yuki Tsunoda - Hitech - 34"698
17 - Marcus Armstrong - Prema - 35"403
18 - Frederik Vesti - Prema - 35"653
19 - Andreas Estner - Jenzer - 36"687
20 - Liam Lawson - MP Motorsport - 37"151
21 - Sophia Floersch - HWA Racelab - 38"158
22 - Max Fewtrell - Hitech - 38"634
23 - Oliver Caldwell - Trident - 39"338
24 - Alessio Deledda - Campos - 58"920
25 - David Schumacher - Sauber by Charouz - 1'37"059
26 - Felipe Drugovich - Carlin - 2 giri
27 - Daniel Ticktum - Carlin - 2 giri

Ritirati
0 giri - Arjun Maini
0 giri - Enaam Ahmed
0 giri - Jake Hughes
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