5 Ott 2007 [13:34]
Mark Webber: "Non ho fatto reclamo contro Hamilton"
Dopo aver detto nella conferenza stampa di giovedì che Lewis Hamilton, quando al Fuji era dietro la safety-car, ha fatto un lavoro di merda (testuali parole), oggi l'australiano della Red Bull, attraverso un comunicato stampa del proprio team ha voluto precisare che: "Vogio chiarire che benché abbia criticato il comportamento di Hamilton, non ho fatto nessuna protesta ufficiale ai commissari dopo il GP del Giappone". Webber ha quindi voluto uscire pulito da questa storia che pare invece coinvolgere la Toro Rosso nella persona di Franz Tost.
Il quale, per cercare di far togliere la penalità di 10 posizioni a Sebastian Vettel (inflittagli per la tamponata a Webber mentre erano dietro la safety-car al Fuji), avrebbe invitato i commissari FIA a visionare un filmato apparso su YouTube e poi ripreso dal website del Times, quotidiano inglese. In questo filmato, Hamilton si sposta completamente a destra mentre è alle spalle della safety-car. Webber fa come per infilarlo all'interno, forse pensando ad un problema del pilota McLaren, poi rallenta per non superarlo (come da regolamento) e in quel momento viene tamponato da Vettel, a sua volta distratto da Hamilton e in fase di accelerazione. E' vero che l'inglese della Mercedes non ha avuto un comportamento irreprensibile nei 20 giri compiuti con la safety-car in pista. Il regolamento dice che in quelle circostanze si deve tenere una velocità costante. Ma Hamilton ha riferito a più riprese che con tutta quella pioggia era importante tenere caldi freni e gomme e quindi era necessario rallentare e accelerare.
Rimane il fatto che la FIA ha deciso di visionare la posizione di Hamilton a cinque giorni dall'accaduto e solo per via di un filmato che uno spettatore giapponese del Fuji ha messo su YouTube. E lo sta facendo nel pieno di un weekend di gara già iniziato, in Cina, penultima prova di un mondiale che vede Hamilton al comando e in grado di poter vincere il titolo già domenica. La speranza è che non venga deciso di punire in qualche maniera il pilota McLaren, per la credibilità del campionato e di una categoria che la FIA proprio non sa gestire.
Massimo Costa