Jacopo RubinoLa McLaren ha ceduto... casa sua: la sede di Woking, che comprende il team di Formula 1, il reparto vetture stradali e dei progetti speciali, è stata acquistata per 170 milioni di sterline da Global Lease Network, gigante americano nel settore immobiliare. Un piano preparato da diversi mesi per aumentare la liquidità, specialmente con la pandemia del COVID-19 che nel 2020 ha ridotto in modo significativo la vendita delle supercar.
La scuderia britannica, in ogni caso, non lascerà il suo faraonico quartier generale, voluto dall'ex boss Ron Dennis e ultimato nel 2004 su dal celebre architetto Norman Foster: a Global Lease Network verrà corrisposto un canone d'affitto attraverso un accordo ventennale. Si tratta di un sistema ormai adottato da numerose multinazionali.
"Non siamo una compagnia immobiliare, siamo un team da competizione e un'azienda automotive, iniziamo a snellire il nostro stato patrimoniale", aveva già affermato qualche tempo fa l'attuale capo Zak Brown. "Questa struttura è molto costosa e non è un vantaggio quando vogliamo investire nella nostra attività. La venderemo a qualcuno, e sfrutteremo il denaro ricavato per diventare più forti".
Lo scorso anno, per evitare il rischio di insolvenza, la McLaren aveva ottenuto un mega-prestito da 150 milioni di dollari dalla banca nazionale del Bahrain, il cui fondo Mumtalakat detiene già la maggioranza del gruppo. A dicembre è stato poi
venduto il 15% della squadra F1 a MSP Sports Capital, fondo di investimento che ha portato nelle casse circa 200 milioni di euro. I risultati in pista che stanno via via crescendo sembrano confermare la bontà di queste mosse.