14 Mar 2025 [0:56]
Melbourne, libere
Martins emerge tra le bandiere rosse
Luca Basso
Per la prima volta nella sua storia, la Formula 2 inaugura la propria stagione in Australia, più precisamente sul circuito semipermanente di Albert Park, a Melbourne. Ancora prima di accendere i motori, però, sono state assegnate delle penalità a Jak Crawford (DAMS), a Max Esterson (Trident) e a entrambi i piloti Rodin, Amaury Cordeel e Alex Dunne: nei test collettivi di Barcellona, le squadre coinvolte hanno utilizzato un sensore di pressione dell’aria, vietate dai regolamenti.
Bruno Michel, CEO del campionato, ha sottolineato che questi dati sono forniti da Dallara a tutti i team e che è stato modificato un pezzo standard della vettura per inserire tale sensore. DAMS, Trident e Rodin hanno ricevuto una multa di 10.000 euro a vettura, oltre una penalità di 10 posizioni sulla griglia di entrambe le gare dell’appuntamento australiano; In più, nei prossimi test di Sakhir, potranno prendere parte solo a due giornate, scelte a discrezione del promoter.
Parlando dell’attività in pista, la prova libera è stata condizionata da due lunghe interruzione per le uscite di pista di Dunne, rimasto bloccato dopo la curva Stewart, e di Oliver Goethe, che ha parcheggiato la vettura poco lontano da curva 12. Dopodiché, a pochi minuti dallo scadere, sono finiti fuori anche Arvid Lindblad (Campos) e Cordeel, chiudendo di fatto il turno.
Ancora una volta, il format con una sola sessione di prove prima della qualifica dimostra tutte le sue problematiche, con i piloti costretti fin dal primo minuto a cercare il limite e, di conseguenza, più inclini ad errori; una formula addestrativa, soprattutto quella più vicina alla Formula 1, dovrebbe invece concedere più tempo ai piloti per crescere e formarsi.
Non è un caso se, in testa alla classifica, ci siano piloti “ripetenti” come Victor Martins di ART (1’32”687), anche se è stato protagonista di un fuoripista, Kush Maini di DAMS, secondo a mezzo decimo dal francese, Joshua Dürksen di AIX, terzo, Roman Stanek, quarto, e Crawford, quinto. I pochi giri effettuati dai piloti non hanno permesso di valutare al meglio i reali valori in campo, soprattutto quelli degli italiani Gabriele Minì e Leonardo Fornaroli, rispettivamente 14esimo e 16esimo.
Venerdì 14 marzo 2025, libere
1 – Victor Martins – ART – 1’32”587 – 12
2 – Kush Maini – DAMS – 1’32”736 – 10
3 – Joshua Dürksen – AIX – 1’32”827 – 12
4 – Roman Staněk – Virtuosi – 1’32”931 – 10
5 – Jak Crawford – DAMS – 1’32”934 – 11
6 – Luke Browning – Hitech – 1’32”966 – 10
7 – Dino Beganovic – Hitech – 1’33”324 – 10
8 – Max Esterson – Trident – 1’33”377 – 10
9 – Sebastián Montoya – Prema – 1’33”488 – 11
10 – Richard Verschoor – MP Motorsport – 1’33”530 – 9
11 – Ritomo Miyata – ART – 1’33”540 – 11
12 – Sami Meguetounif – Trident – 1’33”779 – 10
13 – Oliver Goethe – MP Motorsport – 1’34”343 – 7
14 – Gabriele Minì – Prema – 1’34”760 – 10
15 – Amaury Cordeel – Rodin – 1’34”824 – 10
16 – Leonardo Fornaroli – Virtuosi – 1’34”859 – 10
17 – Arvid Lindblad – Campos – 1’35”049 – 9
18 – Cian Shields – AIX – 1’35”318 – 11
19 – Pepe Martí – Campos – 1’35”983 – 9
20 – Rafael Villagómez – VAR – 1’36”030 – 10
21 – John Bennett – VAR – 1’37”178 – 9
22 – Alex Dunne – Rodin – 1’46”895 – 5