Miami, gara: Dan Wheldon fa felice Michael Andretti

Si è aperto con un successo di Dan Wheldon il campionato Indycar 2005. Sull'ovale di Homestead Miami, l'inglese del team Andretti/Green ha fatto bottino pieno trascorrendo tre quarti di gara al comando con una condotta intelligente e di gran carattere sfruttando bene la lotta che si scatenava alle sue spalle. Wheldon, che i nostri lettori ricorderanno per essere stato "Il personaggio" della scorsa settimana, è il vice campione 2004 e sul traguardo ha preceduto Sam Hornish, Tony Kanaan e Vitor Meira, incredibilmente uno a fianco dell'altro. Una volata, quella per il secondo posto, che ha richiesto il fotofinish. Nella bagarre finale è mancato Helio Castroneves che ha abdicato a tre tornate dal termine, forse per mancanza di benzina, accontentandosi del quinto posto. La stagione 2005 è dunqua partita all'insegna dei valori espressi lo scorso anno: il pacchetto Dallara-Honda si conferma il migliore così come il team Andretti/Green in grado di schierare piloti di altissima qualità. In ombra nelle prove, il duo di Penske (Castroneves e Hornish) si è subito inserito nella lotta di testa riaccendendo il confronto tra Honda e Toyota. Al traguardo è però mancato il poleman Tomas Scheckter. Il suo motore Chevrolet si è dimostrato all'altezza dei propulsori nipponici anche in gara e solo il poco attento Kousuke Matsuura lo ha estromesso dalla lotta per il podio. Il giapponese ha commesso un errore da pivello al 158° giro. Nella ripartenza da un periodo di safety-car, alla prima curva si è portato all'esterno di Scheckter (rispettivamente erano quinto e sesto), superandolo. Ma con le gomme che si erano raffreddate nella fase precedente di "congelamento" della corsa, Matsuura ha osato troppo e si è pericolosamente intraversato in mezzo al gruppo. Nel caos totale sprigionatosi sono uscite malconce le monoposto dello stesso Matsuura, di Sharp, Scheckter, Dixon, Carpenter, Yasukawa, Herta e Patrick. Era da parecchio tempo che non si vedevano otto monoposto coinvolte in un unico incidente. Scheckter ha definito Matsuura: "Un idiota". Danica Patrick, dopo avere colpito lateralmente la Panoz di Dixon, è schizzata a tutta velocità contro il muro. Un bel botto, che ha intontito la piccola e graziosa ragazza americana che stava facendo un debutto da applausi. Dopo il nono posto in qualifica, Patrick era decima in gara. Da quel che si è visto a Miami, Danica può divenire la ragazza di maggior talento espressa dall'automobilismo americano. Bella la corsa di Meira, che è emerso con prepotenza negli ultimi dieci giri dopo essere stato alla periferia dei primi cinque posti per buona parte dei 200 giri. Molto veloce è apparso Roger Yasukawa. L'americano del team Dreyer&Reinbold è stato costantemente tra i primi dieci. Poco da dire per Scott Dixon e Darren Manning, mai in lizza per qualcosa di importante con le Panoz-Toyota di Ganassi. Il terzo pilota del team, Ryan Briscoe, dopo l'incidente nelle libere si è ripetuto in gara perdendo il controllo della monoposto al 61° giro e rimediando un altro contatto con il muro. E' durata soltanto 12 passaggi la gara di Dario Franchitti, poi una nuvola di fumo lo ha accompagnato ai box. Stessa sorte per Buddy Rice, fermato al 92° giro dal motore Honda. Tomas Enge, brillante terzo in qualifica, ha fatto visita ai suoi meccanici dopo un giro e si è ritirato alla 41. tornata col motore Chevrolet rotto. Sottotono le prestazioni delle Dallara-Toyota del team Cheever per Patrick Carpentier e Alex Barron. I motori giapponesi hanno più di una difficoltà. I nuovi si rompono così si è tornati alla versione 2004 che sulle Dallara di Penske hanno però fornito ottime prestazioni. Nella foto, Dan Wheldon.

Max Shore

L'ordine di arrivo, domenica 6 marzo 2005

1 - Dan Wheldon (Dallara-Honda) - Andretti/Green - 200 giri
2 - Sam Hornish (Dallara-Toyota) - Penske - a 3"693
3 - Tony Kanaan (Dallara-Honda) - Andretti/Green - a 3"703
4 - Vitor Meira (Panoz-Honda) - Rahal - a 3"715
5 - Helio Castroneves (Dallara-Toyota) - Penske - a 3"850
6 - Darren Manning (Panoz-Toyota) - Ganassi - a 11"446
7 - Patrick Carpentier (Dallara-Toyota) - Cheever - a 11"626
8 - Alex Barron (Dallara-Toyota) - Cheever - a 1 giro
9 - Anthony Foyt (Dallara-Toyota) - Foyt - a 4 giri
10 - Paul Dana (Dallara-Toyota) - Hemelgarn - a 8 giri

Ritirati
12° giro - Dario Franchitti (Dallara-Honda) - motore
41° giro - Tomas Enge (Dallara-Chevrolet) - motore
61° giro - Ryan Briscoe (Panoz-Toyota) - incidente
92° giro - Buddy Rice (Panoz-Honda) - motore
158° giro - Tomas Scheckter (Dallara-Chevrolet) - incidente
158° giro - Kousuke Matsuura (Panoz-Honda) - incidente
158° giro - Roger Yasukawa (Dallara-Honda) - incidente
158° giro - Scott Dixon (Panoz-Toyota) - incidente
158° giro - Ed Carpenter (Dallara-Toyota) - incidente
158° giro - Danica Patrick (Panoz-Honda) - incidente
158° giro - Scott Sharp (Panoz-Honda) - incidente
158° giro - Bryan Herta (Dallara-Honda) - incidente