Michele Montesano
Dopo la cocente delusione della 1000 Miglia di Sebring in Peugeot non si sono di certo fermati. Analizzato ciò che è andato storto nella prima tappa stagionale del FIA WEC, gli uomini del Leone si sono recati nuovamente sul circuito del Paul Ricard per testare l’affidabilità della loro 9X8.
Come già fatto lo scorso dicembre, la LMH francese è stata sottoposta a tre giorni di prove inanellando un totale di trentacinque ore con stint effettuati anche in notturna.
In Peugeot però non hanno fatto trapelare nessun’altra informazione. Tuttavia è lecito pensare che siano state provate le modifiche apportate alla trasmissione. Infatti, nel corso della 1000 Miglia di Sebring, entrambe le 9X8 hanno riscontrato noie all’attuatore del cambio. Problemi già noti secondo il DT Oliver Jansonnie, ai quali però non si è potuto porre rimedio in tempo per la gara della Florida. Ma per la 6 Ore di Portimão, prevista il 16 aprile, le Hypercar del Leone verranno finalmente dotate di attuatori idraulici al posto di quelli elettrici.
Non solo affidabilità, le 9X8 a Sebring non hanno brillato neppure per la loro prestazione cronometrica. In qualifica Loïc Duval si è fermato a 2”388 dalla Ferrari 499P del poleman Antonio Fuoco, mentre Mikkel Jensen ha chiuso con oltre tre secondi di scarto. Le asperità e i dossi del tracciato americano hanno messo in crisi l’aerodinamica della Peugeot. Essendo l’unica LMH priva di alettone posteriore nel WEC, la 9X8 genera la maggior parte del carico dal fondo piatto. Proprio quest’ultimo, a causa della conformazione del circuito di Sebring, non ha lavorato al meglio sbilanciando la vettura. Fortunatamente, a detta dei tecnici Peugeot, la 9X8 sarà decisamente più competitiva sui tracciati europei.